Vino

Vino e vigne nel mondo: un bilancio del 2021

Il direttore generale dellโ€™Oiv, lโ€™Organizzazione internazionale della vigna e del vino, Pau Roca, traccia un bilancio e analizza gli scenari futuri del comparto

  • 02 Maggio, 2022

Produzione e superfici vitate in lieve calo, consumi finalmente in risalita e numeri record per gli scambi internazionali di vino. รˆ, in sintesi, il quadro relativo al 2021 offerto dallโ€™Oiv, lโ€™Organizzazione internazionale della vigna e del vino, che ha illustrato via web la consueta congiuntura del mercato mondiale. Il direttore generale, Pau Roca, ha esordito citando la guerra in Ucraina auspicando, da un lato, il rispetto degli accordi sul diritto internazionale e, dallโ€™altro, prospettando un 2022 difficile e pieno di incognite. Lโ€™inflazione, i costi di energia, materie prime e la difficoltร  nelle forniture potrebbero determinare una โ€œriduzione della domanda globale, un maggiore consumo di prodotti entry level e un calo della marginalitร  per le imprese vitivinicole. Anche per questo i governiโ€ ha avvertito โ€œdovranno fare attenzione a non aumentare le tasse. Considerando che il settore vinicolo ha dovuto difendersi, di recente, anche dalle accuse di essere una sostanza cancerogena tout court, ci sono tutti gli ingredienti, secondo Roca, per una โ€œtempesta perfettaโ€.

Oiv - direttore generale Pau Roca

Oiv – direttore generale Pau Roca

Italia e Francia guidano la crescita del vigneto mondiale

Entrando nel dettaglio del quadro congiunturale illustrato dallโ€™Oiv, il vigneto mondiale si estende nel 2021 per 7,32 milioni di ettari, lievemente al di sotto dei livelli del 2020 (-0,3%). Il dato comprende i terreni destinati a produrre vino, mosti, uva da tavola e da appassimento, compresi gli impianti giovani e non ancora produttivi. Dopo il calo progressivo iniziato nel 2004, il trend sembra essersi stabilizzato dal 2017 in avanti. Anche se gli ettari del 2021 sono tra i piรน bassi dal 2000. Secondo lโ€™Oiv, lโ€™Italia e la Francia (per lโ€™Unione europea) e la Cina con lโ€™Iran (per lโ€™area orientale) stanno guidando la crescita del vigneto mondiale. Invece, importanti Paesi dellโ€™emisfero sud, con lโ€™eccezione di Australia e Nuova Zelanda, stanno registrando una diminuzione. Tra questi ci sono Argentina, Sud Africa, ma anche Stati Uniti, Turchia e Moldova.

vigneto - gemme primavera - Foto di Matthias Bรถckel da Pixabay

Foto di Matthias Bรถckel da Pixabay

La top 10 per superficie vitata

Nella classifica mondiale (top 10), il vigneto piรน esteso รจ quello della Spagna (964mila ettari; +0,4% sul 2020) seguita da Francia (798mila; +0,2%), Cina (783mila; stabile), Italia (quarto posto con 718mila ettari; stabile), Turchia (419mila; -2,7%), Stati Uniti (400mila; stabile sul 2020 ma in trend calante dal 2014), Argentina (211mila; -1,7%), Cile (210mila; +1%), Portogallo (194mila; -0,2%) e Romania (189mila; -0,7%).

Produzione di vino sotto le medie per il terzo anno consecutivo

Rispetto alle prime stime rilasciate a novembre scorso, migliora il quadro della produzione di vino del 2021, che si dovrebbe attestare a 260 milioni di ettolitri (esclusi succhi dโ€™uva e mosti), con un calo di circa 3 mln/hl sul 2020 (-1%). รˆ il risultato di una tendenza calante nella gran parte dei Paesi Ue (Italia esclusa) e dellโ€™eccellente livello raggiunto nellโ€™emisfero australe. Una cosa รจ certa: per il terzo anno consecutivo, i volumi sono lievemente al di sotto della media dellโ€™ultimo decennio.

Lโ€™Europa

Lโ€™Europa, nel 2021, totalizza 153,7 mln/hl in calo dellโ€™8% sul 2020 e al di sotto del 5% sulla media quinquennale. Le gelate che hanno colpito la Francia hanno condizionato il dato. Lโ€™Italia cresce del 2% sul 2020, si conferma il primo produttore mondiale e torna sopra i 50,2 mln/hl (dati definitivi Mipaaf, rispetto a stime nazionali che a settembre parlavano di 44,5 mln/hl), seguito da Francia (37,6 mln/hl, con -19% sul 2020 e -14% sul quinquennio) e Spagna (35,3 mln/hl, con -14% sul 2020 e -8% sul quinquennio). I tre Paesi valgono, assieme, il 47% delle quote mondiali di vino. Germania, Portogallo, Romania, Austria e Grecia mitigano le perdite.

mercati - calice vino - consumi - bere responsabile - Foto Roberta Radini da Pixabay

Foto Roberta Radini da Pixabay

Al di fuori dellโ€™Ue

Al di fuori dellโ€™Ue, lโ€™Oiv rileva un quadro positivo pressochรฉ ovunque. In particolare, in Russia la produzione di vino cresce del 2% a 4,5 milioni di ettolitri; record per la Georgia che tocca i 2,1 mln/hl (+17%) e bene anche la Moldova a 1,1 mln/hl (+20%) nonostante piogge e gelate. In Estremo Oriente, per la Cina si registra il quinto anno consecutivo di decrescita: il -10% del 2021 porta la produzione sotto i 6 milioni di ettolitri. Secondo lโ€™Oiv, si tratta probabilmente di un segnale che il settore vitivinicolo cinese non sia poi cosรฌ promettente come molti osservatori avevano previsto negli anni precedenti. Negli Stati Uniti, poi, i 24,1 mln/hl di vino prodotti significano il 3% in meno della media del quinquennio, nonostante la crescita del 6% sul 2020 in unโ€™annata caratterizzata da incendi e effetto fumo sulle uve.

Nellโ€™emisfero meridionale

Nellโ€™emisfero meridionale, dopo la crisi del 2020, la produzione di vino 2021 รจ tornata a salire in modo marcato, raggiungendo il livello record di 59 mln/hl con una crescita del 19%. Cile, Argentina, Brasile registrano incrementi rispettivamente del 30%, del 16% e del 60% (record dal 2008). In terreno positivo anche il Sud Africa, con 10,6 mln/hl di vino prodotti nel 2021, anche se si resta al di sotto dei livelli medi registrati a partire dal 2016, anno in cui รจ iniziato un lungo periodo siccitoso. Infine, in Oceania, lโ€™Australia si riprende da un complicato 2020, caratterizzato da incendi, siccitร  e danni da fumo, grazie a un +30% a 14,2 mln/hl (record dal 2005); la Nuova Zelanda, invece, perde il 19% (2,7 mln/hl) dopo il record produttivo registrano lโ€™anno precedente.

Per quanto riguarda lโ€™emisfero sud del mondo, lโ€™Oiv ha fornito le prime stime sulla vendemmia 2022 per lโ€™emisfero australe. I dati preliminari sono negativi per Argentina (-13,1%), Australia (-5,3%), Brasile (-10%) e Cile (-9,9%) e positivi per Nuova Zelanda (+12,6%) e Sud Africa (+0,4%).

 

a cura di Gianluca Atzeni

foto di copertina di Ognjen Odobasic da Pixabay

L’articolo completo, con le analisi di consumi, vendite, export e import, grafici e tabelle di riferimento รจ stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 28 aprile 2022

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