La nuova guida

Maritozzi gourmet, olive all'ascolana e pastrami di periferia: tutti gli imperdibili street food d'Italia

Presentata allo Street Food Village di Roma la guida 2026 di Gambero Rosso dedicata al cibo di strada. Le tendenze e i premiati regione per regione

  • 03 Luglio, 2025

Non c’è aspetto della cucina contemporanea che racconti il cuore popolare del nostro patrimonio gastronomico quanto il cibo di strada. Una tradizione viva e pulsante, capace di mescolare memoria e contaminazioni globali.

La guida dedicata al cibo di strada: Street Food 2026 del Gambero Rosso

Dal 2013, il Gambero Rosso traccia l’evoluzione del cibo di strada con una pubblicazione annuale dedicata: Street Food, una guida che celebra l’autenticità e la varietà di questo settore. Un mondo che mette insieme eredità e sapienze antiche, come quelle dei trippai, dei fornai, dei norcini, e tendenze di marketing contemporanee, un mondo che sempre più si lascia contaminare dalle influenze estere e dalle tecniche dell’alta cucina.

Sono quasi 700 gli indirizzi segnalati nella pubblicazione, che, oltre alle schede dei singoli locali, si arricchisce di alcuni approfondimenti sui più importanti (gastro)mercati sparsi nella Penisola e di un’appendice dedicata alle attività itineranti. I food truck, settore cresciuto tantissimo negli ultimi anni, come è cresciuto il numero di fiere ed eventi nei quali ambulanti e truck sono sempre più richiesti (esempi la manifestazione Street Food Village che ci coinvolge in questi giorni a Parco Schuster di Roma o l’Anteprima Street Food di Torgiano): in questo ambito nasce il premio speciale Street Food on the Road, dedicato nella guida alla migliore proposta gastronomica su ruote, he quest’anno va al food truck Il Vecchio Carro e ai suoi formidabili panini con la porchetta di Suino Nero dei Nebrodi.

Stigghiola – Il Massimo dello Street Food, Palermo

Cosa emerge dalla guida?

Il cibo di strada ancora oggi è capace di restituire un’esperienza autentica per chi è alla ricerca di specialità tradizionali: alcune delle attività segnalate in questo volume custodiscono un patrimonio storico inestimabile per la cucina italiana. Basti scorrere l’elenco dei Campioni Regionali, il premio che fa luce sulle migliori attività in ogni regione: la pizza sotto lu focu nel borgo di Portaria, in Umbria (Pesciaioli), l’antica cucina delle frattaglie a Palermo (Il Massimo dello Street Food), le olive all’ascolana fatte come ortodossia comanda nel centro di Ascoli Piceno (Maclè). E ancora, la sontuosità dei prodotti tipici racchiusi nei panini, dal Trentino (Il Pizzicagnolo di Mezzolombardo) alla Toscana (Il Macello Panini, Bolgheri).

Yallah, Trieste

Non rimane deluso nemmeno chi, invece, vuole travalicare i confini: le proposte internazionali – in guida le trovate sotto categoria “dal mondo” – sono sempre più ricche e attrattive. Se negli ultimi anni abbiamo assistito a un’ascesa delle specialità asiatiche, sudamericane, ma anche nelle cucine mediorientali (a Trieste, ad esempio, ci ha conquistato Yalla, take away libanese, ma la cucina internazionale è protagonista anche a Lecce con MU Mercato Urbano).

Funghi burger – Legs, Roma

Infine, se le statistiche sui grandi numeri ci dimostrano che le preferenze delle persone vanno sempre più verso esperienze di ristorazione casual, semplice, veloce, l’osservazione dal nostro piccolo punto di vista ci racconta anche quanto siano gli stessi (giovani) cuochi e cuoche, magari con curricula blasonatissimi nell’alta ristorazione, a preferire forme di impresa più leggere e immediate, migrando sempre più nel settore street food e arricchendolo di attività di grande valore.

Chi transita dalla Calabria, ad esempio, non lesini una tappa da A Casalura a Cirò Marina. Grande tecnica nei maritozzi gourmet di ODD a Bologna, nella pizza al taglio di Hippo, a Isernia, o nei pastrami strepitosi di Martello, a Roma. E sempre a Roma due cuochi di razza, Francesca Barreca e Marco Baccanelli, che già con Legs, format dedicato ai panini con pollo, avevano guadagnato il titolo di Campione Regionale nella guida Street Food 2021, tornano tra le nostre pagine per l’impeccabile proposta di panini vegetariani del locale: il bun con crocchetta di funghi e coleslaw ci fa letteralmente volare. E per questo vince il premio speciale Panino dell’Anno.

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