Quando, in vista dellโultima edizione di Florence Cocktail Week (quella tenutasi a settembre del 2021), รจ stato stampato lโormai rituale book dei bar partecipanti, allโinterno oltre alle solite tre categorie (High Volume, Bar dโHotel e Cocktail Bar) in via del tutto eccezionale ne era stata inserita una quarta, chiamata con un filo di ironia future bar. In questa sezione compariva una sola pagina, con il nome di un locale, Seeds, e la foto di Julian Biondi e Anastasia Kovrigina in rappresentanza proprio di Seeds. Tutti sapevano che quel bar non avrebbe aperto in tempo, ma il desideri della cittร di vedere uno dei suoi grandi protagonisti tornare sul palcoscenico della miscelazione e della kermesse, aveva orientato la scelta degli organizzatori, desiderosi di vederlo partecipare.
Quellโedizione, con la genialitร artistica che lo contraddistingue, Julian si era limitato a creare dei drink e a โseminarliโ – appunto – in giro per la cittร in bottigliette ready to drink, rendendo omaggio al nome e al concept da lui sviluppato. E in effetti, allโepoca, la nascita di Seeds sembrava essere dietro lโangolo, forte di un progetto che partiva dalontano, figlio di una coppia (tanto nella vita quanto sul lavoro) di professionisti dell’hospitality, che dal 2018 avevano cominciato a ripensare il bar.
Lโidea alla base รจ quella di creare un locale che non abbia impatto sul pianeta, ripensando il modello di consumo e di scelta delle materie prime. Se infatti diamo per scontate queste tematiche nel mondo della ristorazione, e sappiamo che spesso sono decisive per il consumatore nella scelta del vino, altrettanto non si puรฒ dire per quanto riguarda il mondo del bar. Tolta qualche generica incursione dei distillati nel mondo del biologico (che ricordiamo essere buona prassi per il pianeta, ma non per il consumatore, visto che in distillazione comunque si perde ogni eventuale traccia di prodotti chimici) e il graduale abbandono delle cannucce, in generale tutto quello che ruota intorno al bancone รจ, a oggi, ancora molto indietro in fatto di etica di consumo. Ad esempio, in un mondo che vede tra i protagonisti gli agrumi freschi, e che si impegna in continuazione a riutilizzarne gli scarti, nessuno pare interessarsi particolarmente al Carbon footprint dei lime e di applicarsi nel cercare eventuali soluzioni alternative.
Come detto, allโepoca in cui venne stampato il libretto con il ย future barย per la Florence Cocktail Week 2021, lโapertura pareva imminente, poi perรฒ le cose hanno preso un’altra piega e da allora sono serviti altri anni, caratterizzati da vari rallentamenti e battute dโarresto importanti, capaci di far mettere in discussione tutto tranne lโidea alla base. Perchรฉ quel progetto era come un seme, forse inadatto allโecosistema circostante, ma capace comunque di mettere radici. Ora i tempi sono maturi, e finalmente รจ germogliato. Non piรน cocktail bar tradizionale con una sede fisica, come una pianta in vaso: il tempo lโha reso tarassaco, pronto a fiorire per esplodere nel vento e volare, mettendo radici in luoghi inaspettati e all’apparenza inaccessibili.
Seeds nasce come pop-up bar all’interno di una realtร giร esistente, e con il desiderio di restare tale. L’obiettivo รจ infatti di portare il concept ovunque, chiudendolo e riaprendolo infinite volte, in altre cittร e per periodi di tempo variabili. Accettando la sfida piรน importante: essere etico e sostenibile, ma anche redditizio e replicabile, in modo da diventare un reale incentivo e sensibilizzare su uno dei temi piรน urgenti della nostra era, convincendo clienti e partner che la chiave del successo passa anche dallโavere dei valori e saperli trasmettere al palato. Per fare questo รจ necessario avere un rapporto stretto con fornitori locali, selezionati sulla base del loro impegno verso la sostenibilitร e la valorizzazione dell’ambiente, e di pensare a ogni azione sulla base dell’impatto che ha sul pianeta, e ripensarla in modo tale che questo sia minimo.
Non nascondendosi dietro a un dito, nel settore del bere miscelato, bisogna per esempio soppesare se avere prodotti dal Messico o dalla Martinica รจ sostenibile, e quali sono le reali condizioni per cui lo sia. In parte la soluzione a questo dilemma nasce dallโautarchia produttiva che Julian riesce a oggi a mettere in piedi, grazie alla sua distilleria Fermenthinks, dove puรฒ realizzare in autonomia i prodotti che gli servono, secondo le regole che egli stesso si รจ dato.
Il punto di partenza del concept di Seeds, inaugurato giusto in tempo per partecipare alla prossima Florence Cocktail Week (dal 17 al 23 aprile), รจ una realtร decennale ben conosciuta in cittร , l‘Ostello Tasso in via Villani 15. Questo keep secret, molto apprezzato dai fiorentini e dai turisti che vi soggiornano, รจ un vero e proprio ostello, da sempre noto per la sua apertura verso iniziative culturali tra artigianato, arte e ospitalitร . In questo terreno fertile รจ stato piantato il primo seme, con una collaborazione basata sulla convivenza di due identitร forti che โ cosรฌ โ possono dare vita a un ecosistema che vale piรน della somma delle parti: mentre a Ostello Tasso rimarrร la gestione del bar nelle serate di venerdรฌ e sabato, Seeds sarร aperto tutte le settimane dalla domenica al giovedรฌ, diventando di fatto il primo cocktail bar chiuso nei giorni di maggior afflusso. Una scelta che mira a raggiungere una maggiore sostenibilitร del lavoro nel settore del food&beverage, con uno staff che lavora cinque giorni a settimana.
Aperto ufficialmente martedรฌ 11 aprile, rivelerร la sua anima gastronomica a partire dal brunch del 16 aprile. Aperto dalle 18 all’1.30 di lunedรฌ, martedรฌ, mercoledรฌ e giovedรฌ, mentre la domenica sarร operativo dalle 12 alle 15.30 e dalle 18 all’1. Fino a data da rivelarsi. Perchรฉ se รจ certo che la collaborazione con Ostello Tasso avrร un tempo limitato (che non verrร divulgato, ma ovviamente parliamo di una progettualitร seria), nel frattempo nulla esclude che altri semi vengano piantati e fioriscano. Dunque, un giorno potremmo trovare un Seeds con drink a base di limoni del Casentino allโinterno di uno stabilimento balneare, oppure a base di nespole di stagione nel bar allโultimo piano di un nuovo grattacielo di Milano. Perchรฉ il futuro lo si puรฒ intendere in due modi: o come linea temporale di un domani che segue allโoggi, o come l’estendersi di un’idea, che fonda un’evoluzione e un progresso; ma il concetto non cambia: Julian Biondi ed Anastasia Kovrigina hanno creato il future bar.
Seeds@Ostello Tasso – Firenze – via Villani 15 – Pagina Facebook
a cura di Federico Silvio Bellanca
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