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Le sculture di Arnaldo Pomodoro che hanno scritto la storia dell'arte in cantina

Dalla Romagna all'Umbria, fino al Trentino. Le opere dell'artista hanno abbellito aziende già dalla metà degli anni Ottanta

  • 23 Giugno, 2025

Il 6 giugno, una delle sue creazioni più note, il Carapace, che si può ammirare nelle colline tra Bevagna e Montefalco, aveva compiuto 20 anni. Ma Arnaldo Pomodoro e il vino hanno avuto negli anni un rapporto molto stretto. L’artista, scomparso il 22 giugno 2025, ha regalato alcune sue opere che ancora oggi abbelliscono vigne e cantine. Se, infatti, le sfere bronzee, disseminate da New York a Dublino, sono forse le creazioni più note dello sculture italiano, il mondo vitivinicolo ricorda alcuni altri capolavori del maestro.

Il Carapace e Centenarium

Il più imponente è il Carapace (nella foto sopra), cantina visionaria e di design del gruppo Lunelli, che a Montefalco (in Umbria) ha celebrato i suoi 20 anni. Questo scrigno per il vino Sagrantino che Pomodoro aveva accettato di studiare e concepire rappresentò una difficile – ma riuscita – sfida artistica, che tiene assieme bellezza, funzionalità produttive e rispetto del paesaggio. Un’opera di grande fascino, per Tenuta Castelbuono, inserita tra le migliori cantine al mondo secondo World’s best vineyards 2024, che arrivò dopo la realizzazione di un altro capolavoro sempre per Cantine Ferrari.

Carapace – Arnaldo Pomodoro – Tenuta Castelbuono

La famiglia Lunelli, nel 1992, contattò Pomodoro per i 90 anni della cantina e lui creò il Disco. Ma dieci anni dopo, nel 2002, il telefono squillò nuovamente per il secolo di attività delle Cantine Ferrari. Nacque una nuova scultura, chiamata appunto Centenarium. L’opera in bronzo, di circa 6 metri d’altezza, è oggi ben visibile dagli automobilisti che percorrono l’autostrada del Brennero, all’altezza di Trento. Con la sua forma a spirale, vuole rappresentare – come spiegò lo stesso Pomodoro – la gioia nel momento dell’apertura di una bottiglia di Trentodoc.

Ca’ del Bosco e il Cancello solare

Gli enoturisti che percorrono le strade della Franciacorta, ma anche gli addetti ai lavori, non possono certo dimenticare la bellezza del cancello di ingresso di Ca’ del Bosco, altra realtà spumantistica, che fa parte delle tenute di Herita Marzotto. Il Cancello solare di Arnaldo Pomodoro è probabilmente una delle opere più instagrammate dai visitatori della cantina. Con un diametro di 5 metri, che si apre in due semicerchi, il cancello (in bronzo e acciaio) è stato progettato nel 1987 e terminato nel 1993. Maurizio Zanella, allora alla guida dell’azienda agricola, commissionò i lavori ad Arnaldo Pomodoro perché voleva un ingresso che fosse emblematico, verso le vigne e verso l’intera proprietà. Il cancello circolare celebra il rapporto tra vino e arte, tramite un grande sole, nutrimento per le uve.

Cancello Solare – Arnaldo Pomodoro – foto Ca’ del Bosco

La Torre a spirale II di Tenuta Mara

Pomodoro ha lasciato opere anche nelle aziende vitivinicole del suo territorio d’origine, la Romagna, a pochi chilometri dal suo paese natale, Morciano di Romagna. Tenuta biodinamica Mara, azienda vitivinicola ma allo stesso tempo cantina-museo, a San Clemente, dal 1985 può fregiarsi al suo interno di una creazione dell’artista. Si tratta della Torre a spirale II (la prima è quella presente a Milano, di fronte al Teatro Strehler), opera in bronzo, che dal basso verso l’alto si sviluppa per segmenti circolari tagliati e incisi con iscrizioni cuneiformi, che per Tenuta Mara svelano la gioia e la forza della vita.

Torre a spirale II – Arnaldo Pomodoro – 1985 – Tenuta Mara (foto Tenuta Mara)

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