Alessandro Nicodemi sarà il presidente del Consorzio vini d’Abruzzo anche per il triennio 2025-2028. Confermata la fiducia all’imprenditore vitivinicolo, primo produttore privato (che guida la Fattoria Nicodemi a Notaresco, a guidare dal 2022 l’ente di tutela, che oggi conta circa 250 soci e circa 6mila produttori di uve Doc e Igt. La linea scelta è quella della continuità, anche in considerazione delle novità introdotte in questi anni, che hanno portato il Consorzio ad adottare e promuovere il “modello Abruzzo“, ovvero la riorganizzazione della piramide qualitativa tra Dop e Igp regionali (dal 2024 tutte le Igt sono riunite nell’unica Igt Terre d’Abruzzo), con una promozione all’estero che ha dato i suoi frutti.
I numeri dell’export dicono che, nel 2024, sono stati raggiunti i 290 milioni di euro di giro d’affari, con un incremento del 15 per cento sul 2023: non solo Montepulciano d’Abruzzo, ma anche Cerasuolo d’Abruzzo, attualmente in crescita ma anche i bianchi autoctoni, a partire dal Pecorino. «Il mio obiettivo primario è continuare il percorso iniziato, valorizzando l’essenza dei vitigni abruzzesi e lavorando instancabilmente per rendere i nostri vini protagonisti in tutto il mondo», ha dichiarato Nicodemi, che sarà affiancato dai vice Lorenzo Di Ciano (Cantina Tollo) e Domenico Mastrogiovanni (Bio Cantina Orsogna).
Altri membri del Cda sono Nicola Paolucci (Rinascita Lancianese), Vincenzo Bucci (Vinicola Villese), Miki Antonucci (Progresso Agricolo), Domenico Pasetti (Pasetti), Katia Masci (Valle Martello), Franco D’Eusanio (Chiusa Grande), Dino D’Ercole (Citra), Carlo Di Campli Finore (Viticoltori del Mediterraneo), Nicola Dragani (San Zefferino), Robertino La Monaca (Novaripa), Albino Lanci (Colle Moro) e Gennaro Matarazzo (Roxan).
L’Aquila sarà la sede del nuovo evento enogastronomico. Dal 16 al 18 maggio è in programma Vinorum – Festival del vino d’Abruzzo. L’obiettivo è raccontare al pubblico l’anima autentica del territorio con degustazioni e attività collaterali. Tra Piazza Duomo e i chiostri del centro storico, il programma prevede un’esperienza immersiva che prevede degustazioni, tavole rotonde, masterclass con abbinamenti wine&food, incontri coi produttori, percorsi di approfondimento storico culturali, streetfood, visite a borghi, monumenti storici e location artistiche. L’evento è supportato dal Consorzio vini d’Abruzzo, con il patrocinio della Regione e del Comune dell’Aquila.
«Vinorum è un’occasione per mostrare quanto questo territorio sia in grado di esprimere qualità, identità e visione. Un evento in una città simbolo della resilienza abruzzese – racconta il presidente Nicodemi – e che si prepara ad essere, nel 2026, anche Capitale italiana della Cultura».
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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