Si rinnova decisamente il direttivo del Consorzio vini Valle d’Aosta, realtà che riunisce formalmente dal marzo del 2022 quarantotto imprese vitivinicole, per una produzione di 1,8 milioni di bottiglie. Il 29enne Nicolas Bovard (Cave Mont Blanc, a sinistra nella foto) è il successore di Vincent Grosjean. Al suo fianco, come vice presidente per il prossimo triennio, ci sarà André Gerbore (Cave des Onzes Communes, classe 1989, a destra nella foto). Un cambiamento importante, nel segno delle nuove generazioni di produttori, in un Cda che in ogni modo riesce a mettere assieme tutte le esperienze.
Vigneti a Chambave – Valle d’Aosta
Tra le priorità del nuovo consiglio di amministrazione ci sono una serie di punti fermi: la definizione e il rafforzamento dell’identità della Vallée d’Aoste Doc, la vigilanza sul suo corretto utilizzo, la collaborazione con gli enti di ricerca per promuovere lo sviluppo della viticoltura di montagna e lavorare a stretto contatto con la Regione VdA per valorizzare Doc, sul territorio e fuori regione. «Si apre un nuovo capitolo – sottolinea il Consorzio – animato dal desiderio di unire le forze e proseguire, con tutti i vigneron, la costruzione di un futuro solido per la viticoltura valdostana».
Elio Chatrian, Andre-Gerbore, Matteo-Barmaz, Herve Grosjean, Marco Martin, Nicolas Bovard, Vincent Grosjean, Luciano Zoppo Ronzero e Patrick Ronzani
L’ente di tutela, che ha sede nel borgo di Aymavilles, si baserà sul lavoro di un consiglio di amministrazione di nove membri, composto (oltre che da presidente e vice presidente) da Hervé Grosjean (Grosjean Vins), Patrick Ronzani (Institut Agricole Régional), Matteo Barmaz (Di Barrò), Elio Chatrian (Crotta di Vegneron), Luciano Zoppo Ronzero (Pianta Grossa), Marco Martin (Lo Triolet) e dall’uscente Vincent Grosjean (Soc. Agricola Les Ecules). Nota dolente: nessuna donna.
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