Per il carré: 1 kg di carré di agnello; 150 g di yogurt; 50 g di semi di cumino; sale e pepe
Per il chapati: 250 g di farina di frumento; 200 g di acqua; sale e ghee
Per le bietoline: 400 g di bietoline da taglio; burro chiarificato e sale
Per lo scottadito: carré di agnello; peperoncino; aglio; sale e pepe; olio extra vergine di oliva
Per la base di yogurt e cumino: 200 g di yogurt greco; 120 g di semi di cumino
Per la polvere aromatica: 50 g di cumino fresco; 50 g di dragoncello
Tostare i semi di cumino e unirli allo yogurt, mettere tutto nel bicchiere di un mixer e frullare alla massima velocità.
Da un agnello di medio peso ricavare il carré sul taglio di 16 coste. Scalzare bene la polpa del controfiletto e lasciare la carne sulle coste nella parte superiore.
Tostare i semi di cumino e unirli allo yogurt ottenendo uno yogurt al cumino, regolare con sale e pepe. Spalmare lo yogurt sul carré e far riposare per 12 ore. Fare la stessa cosa con il controfiletto separato dalla sella.
Cuocere le costolette a bassa temperatura sottovuoto: 12 ore a 72°.
Mettere in una bastardella la farina, il sale, il ghee e a poco a poco l’acqua, creando un composto omogeneo ma anche elastico.
Far riposare per circa 2 ore, quindi realizzare delle palline (da 20 g circa), appiattirle a disco e cuocerle in una padella di ferro o a fiamma diretta.
Sbianchire le bietoline in acqua salata e freddarle immediatamente in acqua e ghiaccio. Sistemare accuratamente le foglie una sopra l’altra per un numero di 6 e con una settima legare il mazzetto come un bouquet.
Prendere i mazzetti di cumino e dragoncello, tirare via le foglie e scartare il gambo duro; lavarle e asciugarle, metterle ad essiccare e polverizzarle. Passarle attraverso una garza per ottenere una polvere finissima.
Unire insieme in infusione olio, aglio schiacciato, sale, pepe e peperoncino.
Per la composizione del piatto, sgrondare il filetto dall’eccesso di yogurt e passarlo in padella in burro chiarificato (cottura media) e ricavarne 8 tranci. Prendere le costolette cotte sottovuoto, dividerle una ad una e rivitalizzarle velocemente sulla griglia per fare lo scottadito. In un piatto sistemare nel fondo la base di yogurt e spolverizzarla con la polvere aromatica; disporre sopra due tranci di controfiletto e i mazzetti di bietoline. In un altro piattino, al centro collocare una tazzina con un po’ di intingolo alla cacciatora e intorno 4 piccole costolette a scottadito: si possono intingere per mangiarle. Accanto, un altro piattino con il chapati, il pane in stile indiano.
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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
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