ร passato piรน del solito, un anno e mezzo per essere precisi, dallโultima volta che ci siamo cimentati nel raccontare il meglio di una regione cosรฌ estesa e complessa come la Lombardia. Ed รจ uscita appena 49 giorni fa la guida Ristoranti dโItalia 2024, che ne ha anticipato una larga fetta dei premiati (tutti i โtreโ delle rispettive categorie). Niente colpi di scena ai piani alti, quindi, in una guida che perรฒ, alla sua 32esima edizione, รจ frutto di un accurato restyling strutturale e di pensiero dedicato a chi la โpraticaโ e la โmasticaโ per costruire il proprio personale e consapevole percorso nella buona tavola.
La guida Lombardia – Il meglio di Milano e delle altre province 2024, che abbiamo presentato all’Osteria del Treno di Milano in occasione della premiazione, รจย un volume fisicamente piรน spesso delle precedenti edizioni ma graficamente piรน chiaro, leggibile e solare. che quest’anno recensisce 1.121 indirizzi e quasi 200 new entry. Dopo il capoluogo, รจ Brescia – Capitale Italiana della Cultura insieme a Bergamo – la provincia con il maggior numero di insegne, 131 per lโesattezza, molte delle quali figlie di un boom turistico che ha riportato aree come quella del Garda ai fasti prepandemici nonchรฉ di operose realtร imprenditoriali. Mentre, curiositร , Lodi risulta quella con piรน novitร in proporzione al totale delle segnalazioni della provincia, 7 su 11.
Quanto alla struttura interna, lโordinamento dei locali di Milano cittร รจ organizzato per categorie (esattamente come per la guida โRoma e il meglio del Lazio 2024โ), cosรฌ ognuno puรฒ โpescareโ piรน intuitivamente nel mazzo giusto per sรฉ. Anche le categorie cambiano forma: รจ il caso delle panetterie, da questโanno โpanetterie & bakeryโ, perchรฉ il mondo dei forni รจ in questa direzione che si muove, mentre le botteghe, i luoghi della buona spesa, sono presenti in una ristretta selezione solo nella city. ร proprio nella sezione del Comprare, inoltre, che spicca il premio speciale Milanesitร assegnato al Comune di Milano per la valorizzazione dei mercati rionali, quelli della filiera โcertaโ, dei piccoli artigiani che animano un quartiere diverso ogni giorno della settimana e che sono il riferimento โserioโ dei local, inseriti per la prima volta in guida accanto ai giร noti market di ultima generazione.
Dโaltronde รจ proprio la questione agricola a segnare la linea di uno dei trend piรน battuti degli ultimi mesi. La Lombardia รจ la terza regione italiana per numero di agriturismi, e una provincia โindustrialeโ come Brescia ne conta quasi 400. ร chiaro quindi che il ritorno alla campagna da esigenza si sia fatta tendenza, fuori come dentro le cittร .
Dei sei gamberi verdi, il nuovo simbolo che contraddistingue i posti che operano concretamente e non per slogan sulla base della sostenibilitร ambientale, due sono proprio a Milano. Che in generale si conferma una piazza sempre piรน competitiva dove per essere originali davvero spesso tocca cavalcare la controtendenza. ร il caso di Dirty, โbrutalโ anzichรฉ cocktail bar, uno dei quattro nomi premiati come Novitร dellโanno. Fermo restando che sotto la Madonnina continuano a spopolare le pizzerie – con asticella sempre piรน alta e appeal da veri ristoranti -, non si spegne la passione per la carbonara e le cucine del mondo sono sempre piรน specializzate e geograficamente particolareggiate.
Se giร Paolo Sarpi รจ “la” strada del cibo (orientale), nascono oggi collettivi alimentari dedicati allo street food dove transitano temporary in arrivo anche da altre cittร (ultimi in ordine cronologico i ragazzi di Retrobottega a Roma), e ampie aree dismesse vengono riqualificate anche in nome della ristorazione di qualitร . Dallโaltro lato perรฒ si assiste a un ritorno evidente della cucina milanese, pure in nuove โsituazioniโ e proposta in insegne di ultima generazione. Vedi il caso di Trattoria Sincera, nel cuore di Lambrate (uno dei quartieri piรน gastronomicamente riqualificati degli ultimi tempi): unโosteria โdel passatoโ ma concepita da un gruppo di giovani che รจ tra i cinque Campioni della tradizione, premio speciale assegnato ai migliori interpreti di altrettante specialitร tipiche, e – doppio merito – fra i 13 Ambasciatori del Territorio riconoscimento che da alcune edizioni viene conferito allโimpegno profuso da chef e patron nel presidiare, far conoscere e trattare al meglio sia i prodotti locali sia i piatti piรน rappresentativi delle rispettive province, ognuno con il suo stile e la sua filosofia.
Lโalta ristorazione lombarda conta ben 9 Tre Forchette, piรน di ogni altra regione italiana. E non solo nel capoluogo e nei suoi dintorni (dove operano fuoriclasse di rara sensibilitร come Antonio Guida al Seta by Antonio Guida eย professionisti eclettici e in movimento continuo come Enrico Bartolini al Ristorante Enrico Bartolini Mudec e Davide Oldani al D’O di Cornaredo). Altrove in regione ci sono infatti mostri sacri come la famiglia Cerea di Vittorio Brusaporto (BG) e i Santini del Pescatore Canneto sullโOglio (MN) accanto a geni (altrove incompresi) come Riccardo Camanini del Lido 84 a Gardone Riviera (BS).
In ordine di punteggio, ecco le piรน grandi insegne in regione, i ristoranti che si sono aggiudicati le Tre Forchette.
93
Da Vittorio – Brusaporto (BG)
Cracco in Galleria – Milano
92
DโO – Cornaredo (MI)
Seta by Antonio Guida – Milano
91
Lido 84 – Gardone Riviera (BS)
Dal Pescatore – Canneto sull’Oglio (MN)
Ristorante Enrico Bartolini Mudec – Milano
Berton – Milano
90
Miramonti l’Altro – Concesio (BS)
Su www.gamberorosso.it/ristoranti/lombardia/ potete scoprire tutti i locali Tre Forchette e Tre Gamberi 2024, oltre a tutti gli altri esercizi premiati divisi per categorie e i Premi Speciali con la recensione, il punteggio e la geolocalizzazione.
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