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Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare: i consigli per una routine sostenibile

Arrivata alla sua decima edizione, la Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare sensibilizza sul tema e promuove comportamenti che aiutino a centrare gli obiettivi di sostenibilitร  fissati dallโ€™Agenda delle Nazioni Unite. Per farlo si avvale di strumenti come lโ€™Osservatorio Waste Watcher e lโ€™innovativa app Sprecometro.

  • 05 Febbraio, 2023

Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare

Si celebra domenica 5 febbraio la decima edizione della Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, iniziativa che si focalizza sulla lotta del fenomeno su diversi livelli: quello domestico, che incide per oltre il 50%, quello in campo e quello nei passaggi che precedono lโ€™acquisto. Lโ€™ottica generale รจ quella di promuovere conoscenza e comportamenti che aiutino a centrare gli obiettivi di sostenibilitร  fissati dallโ€™Agenda delle Nazioni Unite. Sono destinatari dellโ€™iniziativa tutti gli strati della societร , a partire dai cittadini, fino alle scuole e alle aziende, passando per le istituzioni: il tema รจ quello di inserire nella propria routine delle azioni e dei comportamenti concreti legati alle abitudini di fruizione e gestione del cibo che servano a contrastare lo spreco. Alla direzione scientifica della manifestazione cโ€™รจ lโ€™agroeconomista Andrea Segrรจ, fondatore del movimento Spreco Zero.

La quantitร  di cibo che viene prodotta e non consumata in Italia รจ enorme. Nel 2022 sono stati buttati circa 27 chili di cibo per ogni persona, per un valore di oltre 6 miliardi di euro (solamente per quanto riguarda lโ€™uso domestico). Lo spreco non riguarda solo i consumatori: secondo lโ€™Istat piรน di 7 milioni e 500 mila tonnellate di prodotti ortofrutticoli sono stati scartati in fase di raccolta e non sono mai entrati nella grande distribuzione. Questi sprechi contribuiscono a creare preoccupazioni etiche e sociali e minacciano lโ€™ambiente: circa lโ€™8% delle emissioni totali di gas serra sono prodotte dallo spreco alimentare.

Ortaggi freschi nelle mani di un contadino

Lโ€™Osservatorio Waste Watcher

Lโ€™Osservatorio Waste Watcher sullo spreco alimentare domestico e sulle abitudini di acquisto, gestione e fruizione del cibo รจ stato ideato da Andrea Segrรจ e ha avviato con l’istituto di rilevazioni SWG nel 2013 le sue prime rilevazioni, che procedono con monitoraggi annuali. Tra gli obiettivi dellโ€™Osservatorio cโ€™รจ quello di fornire alla collettivitร  strumenti di comprensione delle dinamiche sociali, comportamentali e degli stili di vita che generano e determinano lo spreco delle famiglie, per creare conoscenza comune e condivisa e orientare le politiche e le azioni di prevenzione. Negli ultimi anni la ricerca โ€“ che รจ realizzata con metodo scientifico ed รจ basata su opinioni e autopercezioni โ€“ ha iniziato a trattare i temi collegati allo spreco alimentare domestico in unโ€™ottica di economia circolare e sviluppo sostenibile, diventando un punto di riferimento nazionale ed europeo sul tema, ed รจ uno degli strumenti principali della Campagna Spreco Zero. Nel 2022 รจ stato registrato un calo del 12% rispetto al 2021; una delle motivazioni di questa riduzione รจ lโ€™inflazione che ha portato alla prevenzione degli sprechi, in modo simile a quanto avvenuto con le bollette dellโ€™energia elettrica e del gas.

Un bidone pieno di rifiuti alimentari

Sprecometro

Sprecometro รจ una app ideata e sviluppata dallโ€™Osservatorio Waste Watcher International su cibo e sostenibilitร  in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e Tecnologie agro-alimentari dellโ€™Universitร  di Bologna e Last Minute Market. Si tratta di uno strumento che aiuta a sviluppare consapevolezza e conoscenze utili per indirizzare le scelte individuali e collettive verso la riduzione dello spreco alimentare, lโ€™adozione di diete sane e lโ€™uso sostenibile di tre risorse naturali come il suolo, lโ€™acqua e lโ€™energia. Il funzionamento รจ piuttosto semplice: lโ€™app misura in grammi lo spreco alimentare di singoli e gruppi, valutando la perdita economica in euro, lโ€™impronta carbonica e lโ€™impronta idrica. Una volta effettuate le rilevazioni e in base ai risultati ottenuti, lโ€™app propone contenuti educativi come video, schede e quiz che aiutano lโ€™utente a ridurre quantitativamente e qualitativamente lo spreco.

Sprecometro contiene anche un diario dello spreco in base al quale lโ€™utente puรฒ valutare i progressi avvenuti nel corso del tempo e fissare degli obiettivi di riduzione, magari puntando a seguire le linee guida dettate dallโ€™Agenda Onu per lo sviluppo sostenibile, che prevedono il dimezzamento dello spreco alimentare entro il 2030. Lโ€™app attribuisce anche dei punteggi per ogni variazione dello spreco individuale nel tempo e per ogni contenuto visionato e consente lโ€™attivazione di gruppi, per esempio tra amici o familiari, ma anche allโ€™interno di classi scolastiche o ambienti aziendali.

Frutta e verdura sprecate

Le altre app contro lo spreco alimentare

Negli ultimi anni sono nati diversi progetti per combattere lo spreco alimentare, sia a livello di distribuzione e produzione, sia a livello di riutilizzo degli scarti. Tra le piรน famose cโ€™รจ Too Good To Go โ€“ fondata in Danimarca nel 2015 e cresciuta fino a diventare un player del panorama mondiale โ€“ che consente a supermercati, bar, ristoranti e forni di vendere online il cibo rimasto invenduto utilizzando diverse formule per delle box che vanno dai 3 ai 10 euro e vengono poi ritirate in negozio dai consumatori a un orario prestabilito; il servizio รจ attivo in 15 paesi e finora ha consentito di salvare 91 milioni di pasti. Un progetto simile รจ quello di Last Minute Sotto Casa, la piรน grande community digitale italiana antispreco, che mette in contatto negozianti e consumatori: il negoziante comunica di avere alimenti freschi prossimi alla scadenza o cibo in eccedenza e invia offerte scontate, il consumatore risparmia e contribuisce a evitare gli sprechi con un acquisto ecologico.

Uno dei settori in cui si registrano gli sprechi piรน ingenti รจ quello ortofrutticolo, che ha visto la nascita di alcune realtร  interessanti come Bella Dentro, un progetto fondato sul recupero di frutta e verdura destinata a rimanere fuori dal mercato perchรฉ brutta. Si tratta di prodotti buoni ma imperfetti, per esempio per ammaccature del tutto inevitabili e naturali nella vita di una pianta, che comportano uno scarto fisso di circa il 20% della produzione totale. Anche Babaco e Cortilia contribuiscono a evitare gli sprechi connettendo consumatori consapevoli e produttori sostenibili attraverso un servizio efficiente in un sistema rispettoso nei confronti delle persone e del pianeta. Food for Good, invece, non รจ una vera e propria startup ma unโ€™iniziativa a sfondo sociale nata da Federcongressi&eventi: un progetto che punta al recupero delle eccedenze alimentari degli eventi per donarlo a enti caritatevoli come mense per i poveri, case-famiglia e centri per i rifugiati. Unโ€™altra idea innovativa รจ quella di Svuotafrigo, app che ti consente di trovare ricette sul web tramite i maggiori siti di cucina inserendo quello che cโ€™รจ nel frigo o in dispensa.

a cura di Maurizio Gaddi

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