Truffe

Maxi truffa dei Kit Kat negli Stati Uniti, 230mila euro di barrette tenute in ostaggio in un deposito

Piรน di 50mila Kit Kat giapponesi dai gusti bizzarri sono misteriosamente scomparsi in California. In veritร , non hanno mai lasciato la base

  • 10 Novembre, 2023

Un carico di snack dai gusti rari per cui gli statunitensi sono disposti a pagare qualsiasi cifra, una spedizione con piรน tappe programmata minuto per minuto, un magazzino pronto a ricevere il bottino da distribuire tra i clienti. Poi lโ€™imprevisto, il blocco forzato, quei 55mila Kit Kat tenuti in ostaggio e la delusione di tanti consumatori. รˆ una vera saga, la storia scoperta dal New York Times, che ha fatto luce su uno dei commerci piรน fiorenti di questi anni, ma soprattutto su una nuova forma di criminalitร  che si sta diffondendo sempre di piรน negli States.

I Kit Kat giapponesi scomparsi in California

Niente suspance, partiamo dallโ€™epilogo: il camion con i Kit Kat non ha mai lasciato la California, gli snack erano stati portati solo una cinquantina di metri piรน a est, messi nel ghiaccio e dimenticati, cosรฌ da far accumulare maggiori spese di deposito. E ora riavvolgiamo il nastro e partiamo dal principio: nonostante le tante merendine made in USA, gli americani impazziscono per i Kit Kat giapponesi. Al gusto di matcha latte, melone, daikon, mochi: le aromatizzazioni sono le piรน disparate, per questo Booksu, azienda di New York fondata da tale Danny Taing, ha deciso di far arrivare i prodotti dal Giappone e venderli agli statunitensi.

Niente acquisti casuali, con Bokksu si compra solo previo abbonamento. Un investimento non da poco, quello di Taing: il carico di snack gli รจ costato quasi 100mila dollari, ma secondo le sue previsioni ne avrebbe guadagnati circa 230mila da questo primo ordine. Certo, il povero Mr Taing non aveva messo in conto l’ipotesi di finire nel bel mezzo di una truffa.

Il finto trasportatore merci

I Kit Kat in America sono arrivati sani e salvi, atterrati in California e trasportati poi su un camion fino a un magazzino di South El Monte. Mancava una sola, ultima tappa, fino allโ€™azienda Bokksu di Carlstadt, nel New Jersey, e poi sarebbero arrivati finalmente nelle case dei consumatori. Ma Shane Black si รจ fatto raggirare. Alla sua societร , la Freight Rate Central, Bokksu aveva deciso di affidare il trasporto delle merci, al costo di 13mila dollari. Tutto sembrava procedere bene, Black ha dichiarato di aver portato a termine il compito sulla piattaforma online, uno dei camion addetti ha accettato di proseguire il lavoro per lโ€™ultima fase. A guidare il furgone in questione era tale Tristan, che ha scritto inviato un’e-mail (tramite Gmail) a Black, avvisandolo che il carico era in viaggio.

Le truffe delle spedizioni

I dolcetti, perรฒ, non sono mai arrivati nel New Jersey, il signor Black ha iniziato a temere il peggio e ha chiesto delucidazioni. Tristan ha detto che uno dei camion aveva avuto un guasto ma aveva assicurato che la cioccolata era tutta intatta e che avrebbe riportato il furgone alla base per i controlli necessari. Ma allora perchรฉ, se il camion era in grado di resistere fino al punto di partenza, non poteva arrivare a destinazione?

Insospettitosi, Black รจ andato al quartiere generale della HCH Trucking, la societร  di trasporti per cui lavorava Tristan, di cui perรฒ nessuno aveva mai sentito parlare. โ€œรˆ ora di fare chiarezza, in realtร  sono un truffatore, e il proprietario di HCH non ha nulla a che fare con tutto questoโ€. Questo il messaggio arrivato infine al signor Black, insieme agli indirizzi dei magazzini a est di Los Angeles dove era rimasta la merce.

La nuova frontiera della criminalitร  americana

Black non aveva ancora pagato questo Tristan, ma si รจ ritrovato a far quadrare dei conti inaspettati. La cioccolata era sempre stata in California e le spese di deposito erano salite alle stelle, arrivando a un totale di piรน di 3.500 euro. Duemila le ha sborsate subito, il resto Black ha promesso di saldarlo in seguito. E i Kit Kat? Taing non se lโ€™รจ sentita di venderli ai clienti, non potendo essere certo delle condizioni del trasporto. Un caso ripreso nei minimi dettagli dal New York Times, che si fa sempre piรน intricato, e che non รจ affatto isolato: Kwith Lewis, vicepresidente delle operazioni CargoNet, gestionale di autotrasporti, ha dichiarato che i furti di carichi simili sono aumentati del 700% questโ€™anno. E quasi sempre riguardano prodotti alimentari.

In tutta questa storia Bokksu incolpa Black, che si รจ fatto ingannare facilmente, mantenendo contatti su Gmail poco professionali, senza insospettirsi. โ€œMi sento ingannatoโ€ ha dichiarato Black al New York Times, โ€œsolo che non so da chiโ€.

ยฉ Gambero Rosso SPA 2025 – Tutti i diritti riservati
P.lva 06051141007
Codice SDI: RWB54P8
registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma

Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]