Hyper Trattoria. Si chiama cosƬ il super evento in arrivo a Roma, dal 18 al 25 maggio, che vede coinvolte le migliori trattorie ācontemporaneeā d’Italia. Dietro al progetto – che include una serie di video interviste, eventi itineranti e una zine – gli imprenditori Stefano Costi e Simone Brengola (sempre loro Vinificio e Pastificio San Lorenzo) e la giornalista e autrice Laura Lazzaroni.
Che cosa ĆØ una hyper trattoria? Ā«Senza anticipare il tentativo di decalogo della trattoria contemporanea, che abbiamo messo a punto insieme a Marco Bolasco (ideatore della casa editrice Topic, ndr), con il termine āhyper trattoriaā vogliamo comprendere, sƬ, le trattorie contemporanee ma anche quella āristorazione di mezzoā con una specifica identitĆ Ā», spiega Laura Lazzaroni curatrice dell’evento Hyper Trattoria, che si lascia effettivamente sfuggire qualche anticipazione del decalogo che verrĆ presentato sotto forma di zine distribuita gratuitamente durante il festival.
Laura Lazzaroni e Alice Delcourt di Erbabrusca. Foto di Alessandro Stelmasiov
Ā«Vale sia per il modello tradizionale che per la trattoria 2.0: la trattoria, allora come ora, deve avere una identitĆ , e come dice Cesare Battisti in un nostro video, – nel progetto Hyper Trattoria anche una serie di video interviste visibile sulla pagina Instagram ufficiale – non ĆØ affatto scontato. Ci sono molti, troppi progetti studiati a tavolino che si marchiano come trattorie ma che non hanno una personalitĆ riconoscibile, non hanno un pensiero identitario nĆ© sulla progettazione degli ambienti, nĆ© sull’atmosfera e il servizio, nĆ© sulla cucina. La reale trattoria, poi, non può fare a meno del concetto di oste, che sia il maĆ®tre, il sommelier, il cuoco, insomma una persona che si occupi di far star bene il cliente e di mantenere una certa atmosferaĀ», aggiunge Lazzaroni.
Cesare Battisti. Foto di Jacopo Urbani
Ā«Se invece devo individuare una delle più grosse rivoluzioni delle trattorie contemporanee ĆØ il fatto di non essere necessariamente a conduzione familiare. Rivoluzione legata a una sorta di movimento di cuochi che arrivano da esperienze diverse, anche più āalteā in termini di format, e che poi hanno deciso di aprire una trattoriaĀ». Esempio lampante un Diego Rossi il quale non ha ereditato un’insegna di famiglia ma effettivamente infonde gli stessi valori di una trattoria familiare che, ricorda l’autrice del libro The New Cucina Italiana, ĆØ un āformatā con dna prettamente italiano.
Diego Rossi. Foto di Jacopo Urbani
Ā«Hyper Trattoria ĆØ un progetto che vuole raccontare il movimento della trattoria contemporanea italiana rendendogli omaggio dato che ĆØ tra i format più rappresentativi della ristorazione italiana, nonchĆ© il più amato e probabilmente il più copiato all’esteroĀ». PerchĆ© dare al movimento un aggettivo all’inglese? Ā«CosƬ lo capiscono tutti: l’obiettivo ĆØ di esportare il festival all’estero. Con Stefano Costi e Simone Brengola ci stiamo lavorando da due anni affinchĆ© ci siano le condizione per poterlo esportareĀ», spiega. E in questi ultimi mesi si sono susseguiti una serie di appuntamenti di āavvicinamentoā al super evento in arrivo a Roma a fine maggio, che si strutturerĆ in due momenti: Ā«Quello che abbiamo chiamato āArena Trattoriaā, ovvero un pranzo e cinque cene a sei mani in programma dal 18 al 22 maggio – dalla cena che vede coinvolti Mammaròssa, Erba Brusca e i ragazzi di Feg a quella con Roscioli, RatanĆ e Ai due Platani: tutti i dettagli (prezzi e modalitĆ di prenotazione) verrano pubblicati di volta in volta nella pagina Instagram di Hyper Trattoria – e il festival vero e proprio in scena il 23, 24 e 25 maggio a Officine FarnetoĀ».
Evento al Pastificio di Roma. Foto di Jacopo Urbani
Al festival partecipano 15 trattorie da tutta Italia, ciascuna delle quali porterĆ un piatto, il più rappresentativo (l’organizzazione assicura che il prezzo medio dei piatti sarĆ all’incirca di 8 euro), due botteghe (Salumeria Malinconico e La Differenza) e l’enoteca curata in collaborazione con Triple A. Oltre al lato edonistico, Hypertrattoria Festival sarĆ anche occasione per ragionare sul concetto di trattoria insieme a Cesare Battisti, Alessandro Roscioli e Diego Rossi, sui codici progettuali con Naessi Studio e Sarah Cicolini e sulla cucina italiana insieme a due grandi: Niko Romito e Salvatore Tassa. Per questi talk, curati da Laura Lazzaroni Marco Bolasco, con la collaborazione di Francesca Mastrovito, l’appuntamento ĆØ alle 18.30, sempre dal 23 al 25 maggio.
Tutte le info di Hypertrattoria Festival: www.hypertrattoria.com – costo del biglietto: 5 euro
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