Pan biscotto, pane biscotto, panbiscotto. Tre modi leggermente diversi per intendere un pane asciutto e duro della tradizione veneta, che ci siamo fatti raccontare da tre grandi panificatori (tutti insigniti dei Tre Pani nella nostra guida Pane & Panettieri d’Italia 2021): Davide Zogno del Forno Zogno di Conselve, in provincia di Padova, Roberto Canciani del Forno Veneziano a Piove di Sacco e Nicola Olivieri di Olivieri 1882 ad Arzignano in provincia di Vicenza.
Davide Zogno
โNasce nella Repubblica di Venezia.โ, racconta Davide Zogno, โIl pan biscotto era un elemento importantissimo della flotta in quanto aveva alto potere energetico e durava nel tempo. Pensate che รจ stato ritrovato un deposito di pan biscotto a Cipro, colonia veneziana fino al 1570. La cosa incredibile รจ che i pani rinvenuti sono risultati quasi commestibili!โ. Davide si sofferma pure sul pan frisoppo: โCioรจ il pan biscotto sbriciolato, elemento fondamentale per le zuppe, specie di pesce. Ci sono addirittura dei documenti che ne testimoniano la razione giornaliera di cui aveva diritto una ciurmaโ. Conferma in parte questa ipotesi sull’origine anche Roberto Canciani: โSicuramente nasce dal mondo dei pescatori veneti, che se lo portavano nelle loro lunghe giornate di mare, รจ un prodotto che si mantiene per giorni senza ammuffireโ. โAll’epoca della repubblica marinaraโ, continua Zogno, โla ricetta segreta veniva conservata gelosamenteโ, e chiaramente era diversa da quella di oggi.
Roberto Canciani
โNoi usiamo farina di grano tenero molto raffinata, all’epoca era piรน scura e ricca di fibre, simile all’integrale di oggi. E nonostante la macinazione a pietra non riesca a eliminare il germe, ovvero la parte del grano piรน ricca di olio e dunque piรน incline a irrancidimento, i panificatori riuscivano a renderlo comunque conservabile grazie all’utilizzo, nell’impasto, di pochissima acqua e a un lentissimo processo di essiccazione nei forni a legnaโ, spiega sempre Davide. โAll’epoca non esistevano i panifici come li intendiamo oggi, c’era una maestranza che si occupava di impastare e poi c’erano i forni logisticamente inseriti in un’altra bottega. Quello del fornaio era proprio un altro mestiereโ.
Nicola Olivieri
E a proposito di forni, spostandosi nel Polesine, il pan biscotto veniva tradizionalmente preparato nelle casade, ovvero le fattorie di campagna, dove c’era sempre un forno a legna usato dai salariati: un tempo si faceva il pane ogni quindici, venti giorni, ed era quindi necessario ottenere un prodotto facilmente conservabile. โSull’origine del pan biscotto ci sono diverse ipotesiโ, specifica Nicola Olivieri, โcredo dipenda dalla zona in cui si รจ. Da noi, nel vicentino, rappresentava la dieta dei contadini che con acqua e farina riuscivano a saziarsi per settimane. Mia nonna mi raccontava che lo si โpucciavaโ nel vino o, in tempi di magra, nell’acqua. ร sicuramente un prodotto legato alla dieta di un’epoca in cui giravano pochi soldiโ, chiosa Nicola. Anche se รจ sopravvissuto negli anni, e ancora oggi lo si trova sulle tavole venete, certo non da inzuppare nell’acqua, ma magari ad accompagnare salumi, specie la soppressa, o ai formaggi.
โGli ingredienti sono tre: farina di grano tenero, sale e acqua. Poi ci si puรฒ mettere lievito di birra, lievito madre o anche nienteโ, precisa Roberto. โQuel che รจ certo รจ che non ci va alcun tipo di grasso, proprio per il principio che รจ un prodotto nato per durare tanto nel tempoโ. A differenza, per esempio, dei bussolร di Chioggia (quelli dalla tipica forma ad anello) che invece presentano nell’impasto olio di oliva e/o strutto. Da Olivieri 1882 oggi lo fanno con lievito madre, ma non รจ sempre stato cosรฌ: โI miei bisnonni lo facevano con il lievito di birra poi mio nonno si rese conto che il lievito madre dava delle note aromatiche migliori, cosรฌ ha cominciato a farlo con il madre. Da noi il pan biscotto viene fatto con la tipica ciopa, dapprima cotta come le altre ciope e poi, quando รจ leggermente piรน chiara rispetto a quelle messe nel banco vendita, mantenuta in forno, ma a temperatura bassissima, anche per una giornata interaโ.
Una delle peculiaritร del pan biscotto รจ sicuramente la friabilitร , la quale dipende prettamente dalla lievitazione: piรน รจ lunga e piรน il pan biscotto รจ friabile. โร una questione di mollicaโ, precisa Davide Zogno, โse il pane non รจ molto lievitato, la mollica รจ piรน compatta e il pan biscotto risulta piรน duro, viceversa se รจ ben lievitato, il risultato รจ piรน friabileโ. Dovete sapere che in Veneto il pan biscotto si trova pure al supermercato e nei panifici se ne trova di vari tipi: c’รจ quello piรน friabile da inzuppare nel caffellatte o nel vino, quello piรน duro e solitamente a forma di cornetto da abbinare alla soppressa o ai formaggi, ci sono poi i pan biscotto di nuova generazione fatti con farina integrale. Ma, al di lร della tipologia, questo prodotto si presta ad essere abbinato a tutto, compresa la frutta: dalla pera, alla mela, all’anguria, perchรฉ, come dicono dicono gli anziani, โcol pan tuto xsรจ piรน bonโ.
Forno Zogno – Conselve (PD) โ via Palรน, 41/A โ 351 5355700 – www.fornozogno.it
Forno Veneziano – Piove di Sacco (PD) โ piazza Vittorio Emanuele II, 3 โ 049 5840278 – www.fornoveneziano.it
Olivieri 1882 – Arzignano (VI) โ via Alberti, 13 โ 0444 670344 – www.olivieri1882.com
a cura di Annalisa Zordan
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