Lo abbiamo scritto e riscritto: siamo nell’epoca d’oro dei grandi lievitati delle feste: da quando, quasi 10 anni fa, abbiamo cominciato a monitorare il settore abbiamo visto moltiplicarsi le prove d’autore sul panettone (seguito a stretto giro di posta da colomba e panettoni), una passione cresciuta nel tempo tra artigiani di ogni settore: pasticceri, panificatori, pizzaioli, gelatieri e grandi cuochi, perchรฉ sรฌ, il panettone รจ anche affare da chef. Conquistati dal fascino della lievitazione, i protagonisti della nostra cucina d’autore, intercettano, nel panettone, un fenomenale biglietto da visita per il proprio ristorante, che porta nelle case dei clienti il nome e lo stile del locale di appartenenza, che – in piรน – puรฒ aiutare aย far quadrare anche le economie, come รจ stato nei durissimi Natali dell’era Covid. Ci raccontiamo alcuni dei loro panettoni, rimandano poi a una valutazione frutto di una degustazione alla cieca, come per pasticcerieย oย forniย e aziende specializzate. Anche se non รจย l’unico dolce di tradizione, di certo รจ il piรน amato per chiudere pranzi e cene in famiglia, come vi abbiamo raccontato sul numero di dicembre del Gambero Rosso.
I tre dolci del Natale di Xbe di Giancarlo Perbellini
Cominciamo dall’inizio: da chi, cioรจ, ha aperto in tempi non sospetti le proprie cucine ai grandi lievitati, segnando l’ingresso della pasticceria delle feste nei ristoranti. Tra gli antesignani del Natale d’autore c’รจ Giancarlo Perbellini, chef che ha conquistato quest’anno le Tre Forchette nella guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso per il suo Casa Perbellini, e il premio Ristoratore dell’anno. Perbellini, erede di una famiglia di pasticceri, ha all’attivo una collezione di ristoranti e locali straordinaria, che include anche la pasticceria Dolce Locanda; con il suo marchio Xbe per il Natale 2023 ha un tris di proposte: il panettone dedicato allo zio Enzo, con profumi di rosa e bergamotto, cedro candito e uvetta e un sapore leggermente speziato, il Pandoro, dedicato al nonno Ernesto, e il Bovolone, offella dedicata al suo paese di origine: simile al pandoro ma piรน bassa e morbida, arricchita da mandorle. Acquistando un panettone o un dolce da Dolce Locanda una parte del ricavato va al progetto Dynamo Camp, che sostiene il diritto alla felicitร di bambini e adolescenti con patologie gravi o croniche.
Storico anche il panettone dei Cerea, famiglia di ristoratori e grandissimi imprenditori: un bouquet di insegne, un catering tra i piรน incredibili d’Italia e una bottega online che propone specialitร di Da Vittorio, con piatti da finire a casa e una selezione di prodotti tra cui il panettone che si รจ posizionato, negli anni, sempre al vertice delle nostre degustazioni alla cieca, confermando che la famiglia Cerea non sbaglia un colpo. Tra le proposte di Natale: il panettone classico farcito con piccoli tranci di frutta candita e uva passa, o al cioccolato, con cacao nellโimpasto e morbide gocce di cioccolato (1 kg, โฌ55) o albicocca e Piccolit (1 kg, โฌ65). L’e-commerce รจ ricchissimo: torroni, biscotti a tema, calendari dell’avvento, e uno speciale โpacco regaloโ, vera scultura di cioccolato intagliato, in collaborazione con Davide Comaschi โฌ220) e molto altro.
Il classico panettone, quello alto e slanciato, si chiama anche di tipo Milano, a sottolineare il legame che stringe a doppio filo questo dolce con il capoluogo meneghino dove l’iniziativa solidale Panettone sospeso รจ in corso fino al 19 dicembre. Molti sono gli chef che all’ombra della Madonnina si mettono alla prova con il dolce delle feste, a partire da Carlo Cracco che con il fidato pastry chebf Pedron propone il dolce in una confezione di latta, con un’immagine che richiama le arcate della Galleria. Piรน che un panettone, il suo: quest’anno presenta infatti il Superpanettone, con super canditi di arancia e uvetta marinata in bacche di vaniglia del Madagascar (โฌ48), c’รจ poi la versione Albicocca e Cioccolato con glassatura di cioccolato 70% fondente, oppure con farcito con canditi, pralinato al pistacchio, glassato con cioccolato bianco e pistacchio e arricchito da sale Maldon e granella di pistacchi (โฌ50). C’รจ poi il pancicliegia รจ invece una variante con la ciliegia Samba (โฌ48), e una edizione limitata deluxe in collaborazione con Swarovski in una confezione ottogonale che rimanda โ come le altre – al decoro di Cracco in Galleria, al cui interno ci sono il panettone e la decorazione in cristallo โLittle Snowflakeโ di Swarovski (โฌ120); in vendita online e in Galleria Vittorio Emanuele.ย Classico milanese per Andrea Berton (1 kg, โฌ43, online) mentre con VIVA Viviana Varese punta tutto sugli agrumi: limone, arancio, mandarino e bergamotto (1 kg, โฌ40).
MI.O Panettone di Daniel Canzian
MI.O di Daniel Canzian รจ un omaggio a Milano, cittร di adozione dello chef, che reinterpreta il classico panettone con l’impiego pasta di arance arrosto che regala morbidezza e un profumo mediterraneo e molto caratteristico (1kg a 35โฌ, online e al ristorante). Lunga lievitazione (72 ore), uova fresche e canditi non trattati per Fabio Pisani e Alessandro Negrini che in Vรฒce di Aimo e Nadia propongono anche unโedizione limitata Zafferano e Arancia (โฌ44, parte del ricavato รจ devoluto in favore della Fondazione Fibrosi Cistica).
Il panettone al bitter Fusetti di Flavio Angiolillo
Sempre da Milano arriva l’inconsueto Panettone rosso al Bitter Fusetti, a firmarlo stavolta รจ un barman, Flavio Angiolillo che impiega il bitter creato in collaborazione con Mattia e Luca Vita, insieme a pompelmo rosa siciliano candito, caffรจ macinato fresco, vaniglia del Madagascar (โฌ35, in vendita al Mag La Pusterla, Mag Navigli, Iter, 1930 Cocktail Bar, Backdoor 43).ย Ci si sposta di pochi chilometri per approdare alla corte di Davide Oldani che al suo D’O di Conaredo propone il PAND’O, alla ciliegia e arancia con glassa alle mandorle, e il PAND’ORO con ricetta classica. Ma, come dicevamo all’inizio, sono molti gli chef che si confrontano con questo dolce, in ogni parte d’Italia, imprimendo anche in questi dolci la loro impronta.
Panettone Re moro Ciccio Sultano
A proposito di variazioni sul tema, notiamo una doppia direzione: da una parte la maestร del barocco siciliano, che vede uno dei grandi interpreti in Ciccio Sultano, dall’altra una certa forma di rigore estetico che trova in Niko Romito uno dei piรน grandi esponenti. Il mondo dei lievitati da chef restituisce anche lo stile gastronomico dei vari interpreti, e non potrebbe essere altrimenti. Cosรฌ se dal Duomo di Ragusa (che propone anche ceste di Natale, con prodotti da forno e per la tavola, come biscotti perciasacchi, caponata, formaggio Ragusano DOP e cosรฌ via) il trio Ciccio Sultano, Fabrizio Fiorani e Giuseppe Cannistrร firma il Re Moro Panettone Ciccio Sultano, glassato e ricoperto con fette di limone e arancia candite e biscotto al cioccolato, confezionato in una scatola di latta litografata (edizione limitata – โฌ70 – che si aggiunge alla tradizionale e al cioccolato – โฌ42 – volendo anche in abbinata alla crema al pistacchio di Molini dal Ponte, โฌ56, nello store online); dal laboratorio Niko Romito (fresco di nuova apertura meneghina), la limited edition veste a festa il panettone classico dove grande spazio รจ dato alla lievitazione, grazie alla lavorazione in quattro step, con scatola telata che abbandona il tradizionale bianco-Romito per una veste rossa (ma con la grafica di sempre), sacchetto di lino e card numerata per l’edizione speciale del panettone che โ come per le altre versioni, classica o al cioccolato โ impiega lievito madre dei vigneti di Casadonna, scorze d’arancia candite tagliate a mano (1kg, โฌ55, limited ediiton 1,5kg โฌ150, anche online).
Il panettone limited edition di Niko Romito
A pochi chilometri di distanza da Castel di Sangro, anche Franco Franciosiย – con il sous chef Francesco D’Alessandro – ad Avezzano sceglie la strada del minimalismo. Quello di Mammarรฒssa รจ un panettone di montagna: grani in buona parte propri, profumi pieni di lievito e farine, ย che nella versione neutra, senza uvetta nรฉ canditi, รจ un omaggio all’arte bianca, quella che parla di forni e di panificatori, nella versione classica, con canditi e uvetta, l’uva passa รจ quella calabrese di moscato di Maradei e quella di Zibibbo di Tanca Nica di Pantelleria, entrambe con semi: ulteriore sterzata in direzione di una netta ruviditร , che nulla vuole concedere alle divagazioni piรน frivole e si concentra sull’essenza; per i golosi, anche una variante cioccolato Guanaja 70% e canditi.
Il panettone di Mammarรฒssa
Ancora in montagna, nel cuore delle Alpi Lepontine, c’รจ Matteo Sormaniย di locanda Walser Schtuba (avamposto italiano a un passo dalla Svizzera), che a 1.800 metri di altitudine sforna un panettone arricchito dai profumi della montagna. Basso di zucchero, usa acqua pura e lievito di 13 anni, farcito con arance e limoni di Sicilia canditi in montagna in primavera e in autunno, all’aria aperta, cosรฌ da restituire i profumi circostanti. Oltre alla versione classica c’รจ l’integrale con mele, uvetta e cannella (โฌ35, vendita online).
Il panettone di Gennaro Esposito
I panettoni d’autore si moltiplicano tra i grandi nomi della ristorazione contemporanea: gli Alajmo, che hanno appena inaugurato il nuovo ristorante a Cortina, ne propongono di originali, a partire da zafferano e liquirizia โ chiaro rimando al suo ormai classico risotto – il Moro di Venezia al cioccolato e marasche; Marrakech al pralinato di nocciole, marasche e polvere di caffรจ; Arlecchino, con olio di oliva, arancia e cedro canditi e poi il Pandoro (1 kg 50โฌ, o da 2 kg a 130โฌ, si compra online). Tripudio di sapori per Antonino Cannavacciuolo che oltre alla ricetta classica, ha messo in fila un’antologia di gusti: dai piรน mediterranei come il panettone al limoncello, al pistacchio, all’omaggio al Piemonte al gianduja, e al cioccolato e caffรจ, ci sono poi quelli con frutta, come pere e cioccolato e alla Melannurca IGP Special Edition, per concludere con quello vegano al cioccolato (da โฌ39, online).
C’รจ anche la mano del Maestro pasticcere Mattia Casabianca e il suo secondo Alessandro Brigatti dietro i panettoni di Mauro Uliassi, il tradizionale e quello al cioccolato (1 kg, โฌ50). Un lavoro di squadra come d’uso nella cucina di Uliassi, con oltre 30 ore di lavorazione e due lievitazioni; la versione classica unisce all’arancia anche il bergamotto candito, mentre in quella al cioccolato il fondente equatoriale noir 55% incontra il pralinato nocciola 66% e la gianduia noisette 34%. Tra gli ingredienti, il miele biologico di Giorgio Poeta, i canditi di Riccardo Pelagaggie. In vendita al ristorante e al bar Uliassi di Senigallia e sul sito di Giorgio Poeta.ย Max Mascia, che ha appena introdotto la nuova secret room e il bancone dello chef al San Domenico di Imola, coccola i suoi ospiti con il classico panettone, (500g โฌ25, 1kg โฌ50), con varianti all’albicocca, o al cioccolato (1kg โฌ50). Bruno Barbieri firma invece il panettone al passito di Romagna โArroccoโ di Fattoria Zerbina, affinato per 12 mesi in barrique, che regala note agrumate (โฌ45), oltre ovviamente a un tradizionale con glassa (โฌ45, parte del ricavato delle vendite viene devoluto ad ANT Associazione Nazionale Tumori). Classico, all’albicocca, all’amarena, frutti di bosco, cioccolato e mandarino, mela uva e cannella, con praline di cioccolato al latte Maxtris, e la special edition con torroncino, fico secco del Cilento e Strega, con la frutta reidratata nel liquore e bocconcini di marzapane imbevuti nello Strega e ricoperti di cioccolato fondente: la collezione di panettoni di Gennaro Esposito de La Torre del Saracino (โฌ49,50) รจ sempre piรน ricca ed elegante con le belle scatole cilindriche che contengono i lievitati. Due le proposte di Francesco Sposito di Taverna Estia a Brusciano: Classico e Vesuviano con albicocche Pellecchiella e nocciole di Giffoni (โฌ55, online).
Il panettone di Francesco Guida
Ad appassionarsi alla lievitazione sono spesso le nuove generazioni, sono loro inserire i panettoni e tutti gli altri dolci delle feste nel ventaglio di offerte dei ristoranti. ร il caso, per esempio, di due campani: Francesco Guida e Fabrizio Mellino. Figlio di Peppe, il primo, e di Antonio il secondo, rispettivamente chef e patron dell’Antica Osteria Nonna Rosa di Vico Equense e di Quattro Passi di Nerano che nell’affiancare i genitori al pass si sono appassionati di lievitazione, mettendo su laboratori ad hoc. Francesco ha imboccato giร da qualche anno la strada dei lievitati, studiando a fianco di Alfonso Pepe, indimenticato papร dei lievitati, uno dei primi ad aver acceso i riflettori sulla strada tutta campana dei dolci delle feste. L’orto di casa Guida e i produttori del territorio forniscono la materia prima di base, elaborata in ogni passaggio, a partire dalla lavorazione della frutta e degli agrumi, con canditura ed essicazione. Oltre al tradizionale, ci sono quello all’albicocca, il cioccolato fondente e amarene, quello con mela annurca tรจ nero e cannella, e con pasta di mandorle e mandarino (1 kg, โฌ40).ย Lievito madre antico, donato โ e pare quasi una leggenda โ da un’anziana signora di Massa Lubrense, e uno studio costante seguendo gli insegnamenti di due grandissimi: Ezio Marinato, e Vincenzo Tiri, il panettone di Fabrizio Mellinoย restituisce il carattere della Penisola Sorrentina, nelle materie prime e nell’impronta generosa. Diverse le varianti oltre alla tradizionale, come il panettone albicocca Pellecchiella del Vesuvio, con la frutta tagliata appena colta e lasciata al sole del Golfo di Napoli, o quello al Pistacchio di Bronte con una โgianduiaโ al pistacchio abbinato a una crema spalmabile al pistacchio, poi c’รจ il panettone caffรจ e limone di Sorrento igp che richiama uno dei must della zona, il caffรจ aromatizzato con l’agrume locale. Scendendo un po’ verso sud, in Calabria c’รจ Antonio Biafora, cuoco di terza generazione che ha dato uno slancio gourmet al resort di famiglia con il ristorante Hyle. Per questo Natale, oltre al panettone tradizionale mandorlato, a quello cioccolato amarena e rosmarino, e al pandoro (1 kg , โฌ35), propone Intrecci insieme al lanificio Leo, a valorizzare il grande artigianato locale. Da una parte la tessitura, dall’altra la pasticceria, sempre nel segno della tradizione: la confezione include una sciarpa che recupera i segni dei costumi tipici di San Giovanni in Fiore sulla Sila, rimodulati con un twist moderno, gli stessi riportati sulla confezione.
In Calabria c’รจ anche Caterina Ceraudo, che nell’azienda agricola di famiglia ha creato un ristorante di grande valore, la sua versione del dolce tipico di Natale ha 42 ore di lavorazione e viene realizzata con ingredienti di produzione propria, come gli agrumi e il miele. Quest’anno รจ proposto in una confezione deliziosa, illustrata da Ilaria Mancini con colori alimentari come curcuma, vino e orzo, immagini che con tratti delicati contribuiscono โraccontare una favolaโ, quella di Naturalmente Caterina Ceraudo, il lievitato che arriva direttamente da Contrada Dattilo. (1kg, โฌ45)
Il Natale รจ spesso l’occasione di sinergie e incontri tra professionisti, come nel caso di Enrico Bartolini e Roberto Rinaldini che insieme hanno realizzato il PanVita, ispirato al dessert con zabaione tradizionale, gelato al pistacchio di Bronte, arance amare, fior d’arancio e uova fresche del Mudec di Milano, che in veste natalizia diventa un dolce a base di panettone al profumo di arancia e fiori di sambuco con cubetti di pistacchio e scorze di arance candite, da abbinare a un un vasetto di zabaione al Marsala (โฌ55); mentre confermano la collaborazione Giorgia Proia di Casa Manfredi e Sarah Cicolini di Santo Palato di Roma, e lo fanno nel segno di un panettone Fichissimo con mandarino, fichi e noci (1 kg, โฌ50).
Bufala di Rosanna Marziale
Si chiama Bufala il panettone di Rosanna Marziale realizzato con Marco Infante di Casa Infante, preparato con burro di bufala, farcito con cioccolato bianco, mandorle e amarene, glassato con cioccolato fondente e mandorle, si accompagna con Bu, la crema di caramello e latte di bufala (1,300 Kg โฌ40), in alternativa, anche il panettone CarMela, con mela Annurca igp semicandita e gocce di cioccolato al caramello ricoperto con cioccolato al caramello e cerealini croccanti di cioccolato bianco, si accompagna con un vasetto con Crema CarMรบ, una crema al caramello e latte di Bufala.
A proposito di collaborazioni, inconsueta quellaย tra Conad e lo chef Igles Corelli, che ha firmato un panettone dโautore in vendita nella GDO. Un lievitato artigianale, dagli ingredienti naturali, lโaspetto sontuoso e invitante. Una bella cupola abbronzata e una mollica filante color giallo ocra. I profumi sono quelli del prodotto da forno: burro, vaniglia, zucchero. I canditi sono ben distribuiti e donano croccantezza e note agrumate, che lasciano la bocca fresca e pulitaย (1kg, 24 โฌ).ย C’รจ poi Matteo Dolcemascolo, che quest’anno mette in campo anche alcune collaborazioni con l’idea di โfare qualcosa insieme e di farla beneโ; dalla sinergia con Alessandro Pipero, nasce un dolce che ha come protagoniste le Clementine di Calabria IGP, confezionato in una scatola di latta che ricorda un barattolo di vernice con un tocco di colore (โฌ50). Dolcemascolo ha collaborato anche con Fabio Verrelli D’Amico di Materiaprima, a Pontinia, inoltre tra le sinergie, c’รจ anche quella di Iside De Cesare con Dao (vedi sotto).
Italia e oriente nella collaborazione tra Iside De Cesare, de La Parolina di Trevinano, e Jianguo Shu di Dao, ristorante cinese capitolino (Tre Mappamondi nella guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso) che si appresta a varare un nuovo indirizzo capitolino, Dao Chinese Bistrot, in zona Piazza Bologna. Il panettone firmato De Cesare per Dao รจ con marron glacรจ e mandarini canditi, incontro tra i classici sapori della stagione piรน fredda con un richiamo al mondo cinese (โฌ35). Approda al panettone anche uno dei piรน premiati ristoranti orientali d’Italia: Iyoย della famiglia Liu, che ormai con il suo gruppo riunisce una costellazione di attivitร (incluso il delivery Aji), il dolce di Natale di Iyo mixa il tocco nipponico dello yuzu candito all’italianissima gianduia (750 gr, โฌ45). Abbinamento inconsueto, opera del pastry chef Luca de Santi che ha ridotto l’apporto di latticini e grassi per mantenere un legame con lo stile della cucina giapponese.
Il panettone di Renato Bosco
Anche le pizzerie al piatto, un po’ come i ristoranti, fanno i conti con il dolce delle feste, e come dargli torto: in fondo se c’รจ qualcuno abituato a maneggiare il lievito sono proprio i pizzaioli. Cosรฌ, anche in questo caso, c’รจ un veterano: Renato Bosco, che anno dopo anno conferma il suo talento anche con i grandi lievitati delle feste. Il suo panettone รจ oggi disponibile in diverse varianti: classico (1 kg, โฌ40), albicocca e caramello (1 kg, โฌ42), cui si uniscono il Recioc con caffรจ e cioccolato bianco (1 kg, โฌ40) e l’Amarรจ con amarene e cioccolato (1 kg, โฌ42), ma nello shop c’รจ anche il pandoro (1 kg, โฌ40).ย Tre le varianti anche per un altro pizzaiolo di rango, Diego Vitagliano, che approfondisce la sua ricerca su lieviti e impasti anche con il panettone che vuole soffice, digeribile e profumato. Merito della lunga lievitazione, 33 ore complessive per tutte le versioni: classica e al cioccolato (800 gr, โฌ35), e al cioccolato con glassa dura al pistacchio siciliano (800 gr, โฌ35). Dolci acquistabili nelle sue pizzerie di Napoli, Pozzuoli e anche in quella aperta da poche settimane a Doha, proprio nel periodo dei mondiali, โper portare un po’ di Italia in Qatar, visto che la nazionale non si รจ qualificataโ.
PAโncucciato di Filippo La Mantia
โNon chiamatelo panettoneโ fa sapere Filippo La Mantia, parlando del suo PAโncucciato, che definisce un incrocio di tradizioni che si compie sullโasse Sicilia โ Lombardia: il cous cous e panettone. Il dolce infatti aggiunge alla procedura tradizionale del grande lievitato delle feste, l’incocciatura della semola per il cous cous. Ed รจ proprio questo l’ingrediente in piรน, che dร una consistenza particolare al dolce di La Mantia. Che esprime il carattere siciliano anche nel dolce tipico di Milano, sua cittร d’adozione, attraverso lโuvetta di Pantelleria, frutta candita, sciroppi di arancia e limone biologici, ma c’รจ anche nella versione al cioccolato. In edizione limitata, รจ proposto in una scatola di latta da collezione, progettata e creata appositamente riproducendo la Chiesa palermitana di San Giovanni degli Eremiti, personalizzata dallโartista Andrea Buglisi, autore dei murales che raffigurano i giudici Falcone e Borsellino nel capoluogo siciliano. (โฌ42, www.pancucciato.com).ย A tutto territorio per Ivano Ricchebono che rilancia il dolce natalizio genovese per eccellenza: il Pandolce. Nel suo The Cook lo propone in due versioni: il classico con uvetta, pinoli e frutta candita (750 gr, โฌ26) e una rivisitazione con nocciole e fichi ricoperti di cioccolato al latte (850 gr, โฌ28).ย Paolo Trippini, invece, quest’anno punta tutto sul pandoro, e su un pandoro umbro, con farine biologico di farro locale e burro artigianale di un piccolo caseificio nei pressi di Orvieto, e ovviamente lievito madre. Il punto di forza? La sofficitร , tanto che ha deciso di chiamarlo Moffice.ย Panettone, sรฌ, ma salato per Fabrizio Tesse, chef de La Pista di Torino che con il pastry chef Evi Polliotto ha creato un impasto con lievito madre, fichi e castagne bollite. Perfetto scaldato e abbinato a una crema al lardo ed erbette, come suggerito nella confezione.
Matteo Dolcemascolo e Fabio Verrelli D’Amico
Matteo Dolcemascolo e Fabio Verrelli D’Amico del ristorante Materiaprima di Pontinia hanno realizzato ilย Pantortolo, un lievitato ispirato all’omonimo prodotto pontino dove ai tipici aromi del panettone (vaniglia e canditi, in questo caso arancia e limone), si aggiunge il finocchietto selvatico infuso in acqua con burro e tuorli dโuovo, cosรฌ che sprigioni lโaroma caratteristico attraverso lโimpasto. Una collaborazione tra due grandi artigiani del territorio. (โฌ45, attraverso i canali del ristorante Materiaprima).
a cura di Antonella De Santis
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