Dopo l’incontro coi propri cari, la cena fuori casa rappresenta uno dei desideri piรน sentiti dagli italiani al momento dell’uscita dal periodo di isolamento domiciliare per il Covid-19. A rilevarlo รจ il neonato Osservatorio lockdown di Nomisma che ha attivato per almeno 12 settimane un attento monitoraggio su quattro macro ambiti della nostra vita sociale: opinioni, preoccupazioni e tematiche prioritarie; comportamenti d’acquisto; abitudini quotidiane e tempo libero; previsioni per il post-lockdown. I ricercatori sono convinti che comprendereย leย trasformazioni del mercato e della domandaย sia fondamentale per aziende ed istituzioni che stanno programmando il “post-Coronavirus” che e si vedono costrette a modificare, in corso d’opera, piani marketing, strategie di comunicazione e offerta di prodotti e servizi. E dall’analisi dei primi dati emerge un italiano che ha voglia di riprendere abitudini consolidate come la cena al ristorante e che si dimostra molto piรน attento agli aspetti salutistici nel momento della scelta dei cibi.
Tra le prime rilevazioni effettuate quella relativa al giudizio degli italiani su come sarร la ripresa nei prossimi mesi. Tra i desideri piรน forti cโรจ, innanzitutto, quello diย riabbracciare i propri cari (49% delle famiglie). Ma nella lista di cose da fare cโรจ anche fare una cena fuoriย (43%) e organizzare unย viaggioย (per un italiano su tre) che nel 70% dei casi avrebbe come destinazione una localitร di relax e svagoย in Italia. I nostri concittadini che guardano al futuro sono preoccupati por l’andamento dellโeconomiaย (85%) e dellaย sanitร pubblica, che secondo il 70% dei cittadini interpellati รจ da ripensare.
Il lockdown ha modificato le modalitร di acquisto, cambiando anche il paniere dei prodotti. La percentuale di chi ha fatto laย spesa onlineย รจ aumentata del 10%, con tre italiani su quattro che hanno ordinatoย cibo da asporto. Oltre sei italiani su dieci (64%) hanno preferito pasti pronti con consegna a domicilio. E le prioritร di acquisto sono cambiate anche nei negozi fisici, con un consumatore che ha riempito il carrello della spesa facendo piรน attenzione alla provenienza delle materie prime: il 22% dei consumatori ha sottolineato di aver scelto Made in Italyย e le filiere corte. Quattro italiani su dieci (41%) che hanno fatto la spesa hanno dichiarato di fare attenzione alla data di scadenza dei prodotti.
Nel periodo dell’emergenza, รจ in aumento lโattenzione a cibi che garantiscono benessere e unoย stile di vita salutare. Una tendenza che, secondo quanto emerge dai primi dati dellโOsservatorio lockdown di Nomisma, nel periodo di quarantena tocca quota 49%. Cโรจ, poi, un 20% di italiani che basa la scelta sullaย sostenibilitร del prodotto, mentre il 12% sceglie in funzione di unย packaging sostenibile. Il biologicoย ha attirato lโattenzione del 30% della clientela che non lo acquistava.
Importante la crescita di chi ha scelto per fare acquisti i negozi di vicinato. La percentuale รจ passata dal 40% al 54%. Un cambiamento che, secondo i ricercatori, รจ dovuto alla paura di spostarsi e creare assembramenti. Il lockdown ha determinato, come prevedibile, un calo della consumer base degli ipermercati (da 67% a 48%), ma questo trend dovrebbe attenuarsi nella fase del post-Coronavirus, considerando che gli italiani si dicono intenzionati a frequentare gli stessi negozi abituali.
Tra prodotti e ingredienti, gli italiani hanno incrementato gli acquisti di tre categorie particolari: farine e lieviti (40%), alimenti a lunga conservazione (il 31% ha dichiarato di aver fatto scorte) e prodotti surgelati (27%). Per quanto riguarda farine e lieviti, gli italiani hanno ammesso che nel 36% ridurranno gli acquisti al termine del periodo di quarantena; anche il 24% di chi ha acquistato alimenti a lunga conservazione tornerร alle vecchie abitudini. Diverso il discorso per le confezioni multiple: se il 64% le acquistava nel pre-quarantena, oggi lo fa il 79% e tale percentuale, secondo il sondaggio dell’Osservatorio Nomisma, รจ destinata a restare valida anche nel periodo della ripresa.
Il 77% delle famiglie italiane sta trascorrendo la quarantena in una casa di proprietร con apparecchiature tecnologiche che facilitano il lavoro in smart working. La percentuale di occupati che nelle ultime settimane ha lavorato almeno qualche giorno da casa รจ del 43%. E nel tempo libero, in generale, 9 su 10 dispongono di un device con wi-fi e il 62% ha una smart Tv. Fondamentale, per gli italiani, lโintrattenimento on-demand: il 12% dei consumatori ha sottoscritto un abbonamento a una o piรน piattaforme streaming ed รจ in aumento (per il 46% delle famiglie) il tempo dedicato a informazione e comunicazione. Infine, tra le altre attivitร diminuiscono sport e allenamento (per il 28% dei consumatori), e aumenta quello dedicato alle pulizie (36%) e alla cucina (35%).
a cura di Gianluca Atzeni
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