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Il paesino di 200 abitanti rimane senza biblioteca, i libri si comprano in salumeria

Un paesino di 200 abitanti in Valle d’Aosta non molla e arriva la biblioteca diffusa

  • 30 Luglio, 2023

Saint-Oyen, comune nella Valle del Gran San Bernardo con poco meno di 200 residenti a quasi 1.400 metri di altitudine, ha una politica chiarissima: rendere fruibili i libri della propria biblioteca a turisti e residenti. Quando questo meccanismo si inceppa, scatta l’ingegno.

 

La biblioteca diffusa

”La biblioteca comunale” spiega il sindaco Alessio Desandré ”è chiusa dallo scorso anno in quanto l’unica bibliotecaria è andata in pensione e non abbiamo più la possibilità di nuove assunzioni. Per questo ho avuto l’idea di questo progetto: portare i libri fuori dalle mura della biblioteca. Per farlo abbiamo chiesto la collaborazione delle strutture ricettive”. Due campeggi, due hotel e il negozio di alimentari del paese diventano così punti dove è possibile prendere in prestito o semplicemente consultare libri.

”Crediamo molto in questo progetto” – continua il sindaco – “che per ora è in fase sperimentale per tutta la stagione estiva, ma il nostro obiettivo è di mantenerlo nel tempo. E in questi primi giorni abbiamo già avuto buoni riscontri. Del resto, il prestito è semplice. Per non dare ulteriore lavoro a chi ha messo a disposizione gli spazi, abbiamo istituito un registro che l’utente compila per poter portare a casa il libro, e poi riportarlo entro 30 giorni. Proprio come in biblioteca.” Il primo cittadino aggiunge: ”Se gli abitanti di Saint-Oyen avranno bisogno di chiarimenti, sono stati messi a disposizione anche due numeri di telefono da poter contattare. Questo è un servizio pensato sia per turisti che residenti. Ogni due giorni, noi amministratori comunali faremo il giro dei punti-prestito per verificare se i libri sono stati effettivamente restituiti e se tutto torna. A fine stagione tireremo le somme per vedere se continuare.”

 

Il fenomeno del bookcrossing

Il Comune ha poi come altro obiettivo quello di attivare, in autunno, il bookcrossing, ovvero lo scambio di libri effettuato lasciando la copia di un volume già letto in un luogo pubblico, a disposizione di altri lettori. Questa pratica nata negli USA e già diffusa in tutto il mondo coinvolge 132 paesi con l’obiettivo di incentivare la lettura e trasformare il mondo in un’enorme biblioteca a cielo aperto. A Milano gli spazi di bookcrossing più importanti sono due, ed esistono librerie attrezzate per lo scambio dei testi anche in Calabria e in Basilicata.

 

 

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