A New York il processo di riapertura di ristoranti, bar e attivitร di somministrazione di cibo e bevande รจ stato piรน graduale che altrove. La cittร รจ stato uno dei primi epicentri di diffusione del contagio negli Stati Uniti e oggi sta gradualmente tornando alla normalitร . Nellโimpostare il piano per la ripartenza il sindaco Bill De Blasio si รจ piรน volte scontrato con la politica lassista e decisamente pittoresca di Donald Trump, prediligendo โ giustamente –ย la cautela. A farne maggiormente le spese, cifra che ha accomunato tutto il mondo, sono stati i settori rivolti allโintrattenimento e ai servizi per il pubblico.
Ristorazione in testa: gli ultimi dati raccolti dal centro statistiche per lโoccupazione in cittร , divulgati il 19 giugno scorso, parlano di una perdita di due terzi dei posti di lavoro assicurati dal comparto prima della pandemia. E questo nonostante diverse attivitร abbiamo giร ricominciato a girare, non solo per delivery e al take away, ma anche grazie alla possibilitร di riaprire gli spazi esterni di ristoranti, bar e locali. Sono solo 14mila, secondo le stime, i lavoratori reintegrati nel proprio ruolo dalla fine di maggio, su un totale di 234mila addetti ai lavori rimasti a casa per gli effetti del Covid (e si sale a mezzo milione di persone estendendo la conta allโintero stato di New York). Dei 105mila lavoratori impiegati nel settore a maggio (solo un terzo di quelli al lavoro a febbraio), la maggior parte opera in fast food e bar, mentre รจ piรน drammatica la situazione dei ristoranti โconvenzionaliโ, dove i numeri dellโoccupazione sono scesi in picchiata dai 169mila di febbraio ai poco piรน di 38mila di maggio (ad aprile erano appena 23mila), con particolari ammanchi tra le fila della comunitร asiatica, latina e afroamericana, in ordine decrescente. Il quadro รจ riferito al mese di maggio, mentre allโinizio di luglio saranno disponibili i dati dellโultimo mese: la speranza recondita รจ che la parziale ripartenza del settore abbia regalato un poโ di respiro sul fronte occupazionale.
Ma certo i ristoranti convenzionali di cui sopra stanno ancora scontando lโimpossibilitร di accogliere i clienti in sala e aprire al pubblico gli spazi interni. Il 6 luglio, perรฒ, le cose cambieranno: โร importante per tutti che la cittร torni a svegliarsi, la fase 3 sarร fondamentale soprattutto per i giovaniโ, ha spiegato De Blasio annunciando un ulteriore allentamento delle misure per le attivitร aperte al pubblico. Dal 6 luglio (mentre il 4 del mese รจ la data stabilita per la ripartenza dei ristoranti nel Regno Unito) ristoranti e bar potranno tornare a predisporre un servizio al tavolo indoor, a patto di lavorare alla metร della capacitร consueta del locale (in spazi che a New York sono spesso molto angusti, con il serio rischio di perdere coperti importanti per la sostenibilitร economica dellโattivitร ). Nel resto dello Stato, del resto, gli spazi interni sono riaperti giร da qualche giorno, con lโobbligo di distanziare i tavoli di almeno 6 piedi (circa 180 cm) lโuno dallโaltro. Sarร cosรฌ anche in cittร , dove tutto il personale di sala dovrร indossare la mascherina, come pure gli ospiti per gli spostamenti dal tavolo.
Intanto dal 22 giugno la cittร ha iniziato a popolarsi di dehors e giardini urbani estemporanei, come effetto del provvedimento piรน atteso della fase 2: riaprire al pubblico esclusivamente negli spazi allโaperto, dopo tre mesi di chiusura forzata. Ma cโรจ da lavorare per conquistare spazi difficili da recuperare in una metropoli congestionata come New York, e dallโinizio di giugno รจ al vaglio uno studio per individuare strade o isolati che possano essere chiusi al traffico per allestire dehors di bar e ristoranti, mentre ancora si lavora sulla semplificazione delle licenze per ottenere lโoccupazione di suolo pubblico. Da luglio, come previsto nel piano Open Streets, circa cento chilometri di strade distribuiti in tutta la cittร saranno interdetti al traffico per offrire isole estive aperte di notte e nei weekend per mangiare e bere allโaria aperta. Ma le zone prescelte non sono ancora state rese note.
a cura di Livia Montagnoli
foto di apertura da Eater NY (tavoli su strada da Have & Meyer a Brooklyn)
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