โLa piรน grande pena del Purgatorio รจ l’incertezza del giudizioโ diceva il filosofo e teologo (ma anche matematico) francese Blaise Pascal nel 1600. Effettivamente per ogni lettore attento della Commedia dantesca questo regno sospeso tra la dannazione eterna e la beatificazione ha il senso di unโattesa senza fine, di unโindecisione del destino. Un tempo sospeso di cui abbiamo fatto esperienza in queste stagioni complesse. Cosรฌ รจ stato anche per il nuovo grande hotel fiorentino, che nasce nellโanno del settecentesimo anniversario della morte del Sommo, e vede la luce dopo il lungo purgatorio del turismo legato al Covid. Quasi due anni in cui, nonostante lโincertezza, non si รจ fermata la ristrutturazione di quel centralissimo convento nel cui destino ora c’รจ lโaccoglienza. Un luogo che si prepara al ritorno della normalitร e all’arrivo degli ospiti nelle stanze di design, e lo fa anche con una proposta enogastronomica tutta da scoprire.
Abbiamo avuto modo di visitare in anteprima la struttura a qualche giorno dallโapertura – prevista per metร settembre –
per raccontarvi cosa aspettarsi da questo hotel dโispirazione dantesca che ha deciso di omaggiare Inferno e Paradiso al suo interno.
Dietro a questโapertura ambiziosa si cela il gruppo 25hoursย Hotels che ha eletto Firenze come proprio porto privilegiato per il suo sbarco in Italia. La 25hours Hotel Company รจ stata fondata nel 2005 da Stephan Gerhard, Ardi Goldman, Christoph Hoffmann e Kai Hollmann e oggi gestisce 12 hotel nei paesi di lingua tedesca e a Parigi. Ma lโespansione non finisce qui: sono infatti in programma nuove aperture a Copenhagen, Sydney e Melbourne, oltre ovviamente a quella imminente di cui stiamo parlando.
Questa realtร imprenditoriale tedesca in forte crescita propone un concept di smart-hotel di grande carattere, design d’impatto e un servizio originale e rilassato. Il concept di base รจ soddisfare le esigenze del viaggiatore di oggi, urbano e cosmopolita, che cerca di vivere una esperienza unica anche nel luogo di soggiorno. Proprio per questo il gruppo affida la progettazione di ciascuno dei suoi hotel a designer diversi, per avere sempre uno stile originale all’insegna del motto “Ne conosci uno, non ne conosci nessuno”.
Per quanto riguarda lโoutlet fiorentino nel complesso dello storico Monte de’ Pegni, il progetto รจ stato affidato nella sua totalitร alla designer Paola Navone e al suo team, che come giร detto si รจ completamente ispirata alla Divina Commedia di Dante. Le stanze (171, 66 camere nell’originario monastero, annesso allโ omonima chiesa di San Paolino, altre 104 nella nuova dependanceย sono suddivise – sui vari piani – secondo la tematica Inferno o Paradiso, tra pareti rosse, scritte sui vetri e lampadari capitali nelle stanze dedicate al regno di lucifero e acquasantiere, ali portatili e colori eterei nelle stanze dei beati. Unโopera maestosa e imponente di design che pare non voler lasciare nulla al caso, come dimostrano gli ascensori a tutto neon e le carte da parati artistiche negli spazi comuni.
Se cโรจ una cosa che i tedeschi devono aver ben capito della cultura italiana, รจ quanto tutto giri intorno al cibo. Il cuore dell’hotel infatti รจ completamente dedicato alla proposta enogastronomica. Non solo: in questo caso la frase di rito โvogliamo che il ristorante sia aperto alla cittร โ ha un significato reale, visto che tutte le proposte gastronomiche affacciano direttamente su strada, rendendo lโaccesso immediato anche per gli ospiti esterni. Si comincia dunque con il San Paolino, enorme e luminosissimo ristorante toscano posto sotto la cupola di vetro โ la piรน grande in un hotel cittadino – in quella che era la corte interna del monastero. Nonostante si tratti del ristorante principale dellโhotel (o forse proprio per questo) il San Paolino non vuole giocare la carta del fine dining che spesso caratterizza la ristorazione d’albergo: qui si vuol puntare alla sinceritร , alla tradizione e alla qualitร delle materie prime, con una cucina toscana reale, come quella che si potrebbe trovare a casa di amici o in un ristorante di campagna.
Toscanitร , ma non solo, visto che il ristorante San Paolino offrirร una cucina italiana moderna, con ispirazioni da molte regioni del paese. A seconda della stagione inoltre, in carta si troveranno anche alcuni piatti pensati a partire dalla collezione privata di ricette della designer Paola Navone.
La bottega Alimentari รจ un altro piccolo gioiello gastronomico del nuovo hotel. Affacciato (e con entrata indipendente) sul sagrato di Piazza San Paolino, il negozio pare destinato a diventare un luogo iconico, con lโimmenso mosaico dedicato ai golosi e i lampadari di salumi e pentole. Qui si potrร venire per fare acquisti golosi, ovviamente, ma anche per consumare, seduti – nella bella stagione – direttamente ai tavolini sullโesterno, dove gustare quel che si รจ scelto al banco. La proposta รจ curata e seguita da S. Forno, panificio e alimentari spin off del Santo Bevitore, da cui arriveranno quotidianamente anche tutti i pani. La versione moderna di un negozio di quartiere, insomma, che oltre a panini, snack e insalate, offrirร anche ottimi vini, includendo al suo interno un’enoteca in stile tradizionale.
Per un grande bartender europeo ideare e gestire un cocktail bar allโitaliana, in una cittร simbolicamente importante come Firenze, รจ un’opportunitร entusiasmante e al contempo una sfida complessa. E quando Jรธrg Meyer รจ arrivato in Toscana da Amburgo, ha pensato di rendere omaggio alla tradizione locale, magari con un Negroni Bar oppure con un concept incentrato sulla materia prima locale con una vermoutheria. Poi perรฒ, dopo aver visitato lโhotel e il suo incredibile design, ha capito che quello che contraddistingue lโidea italiana del gusto รจ il contrasto, e che i cocktail del Belpaese non fanno eccezione. Ripensa allora al concept e, pur non rinnegando alcuna delle precedenti idee, va oltre, con una proposta allโitaliana dove si presta particolare attenzione alla materia prima e allโutilizzo di frutta di stagione e – in linea con la tendenza internazionale โ si lascia spazio a cocktail dalle gradazioni medio-basse. Nasce cosรฌ Companion,il bar di 25hours Hotels, che sarร gestito nel quotidiano da Federico Galli, in arrivo a Firenze dallโArgentario (di cui vuole anche portare i sapori con ad esempio il Gin Argintum).
Lโapertura รจ ormai prossima, il purgatorio di 25hours Hotels pare finalmente essere finito. Adesso รจ il turno dei fiorentini e dei turisti di fare la propria scelta tra paradiso e inferno, e soprattutto di lanciarsi alla scoperta di questa nuova offerta ristorativa.
a cura di Federico Silvio Bellanca
foto di Mike Tamasco
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