Francesca Michielin e lo scivolone sullo Spritz bianco: “È solo vino e acqua”

4 Dic 2023, 15:51 | a cura di
Francesca Michielin, intervistata da Florencia Di Stefano-Abichain nel podcast Best Friend Florencia, elenca la sua top five degli Spritz "denigrando" lo Spritz liscio. Eppure, quello è il padre di tutti gli Spritz

Francesca Michielin snobba lo Spritz liscio. La cantautrice e conduttrice dell’ultima edizione di X Factor Italia ne ha parlato durante il podcast BFF - Best Friend Florencia, condotto da Florencia Di Stefano-Abichain. La conduttrice ha chiesto a Michielin quale fosse la sua "top five" degli Spritz. In testa svettano quello in versione Select e Cynar, all’ultimo posto invece lo Spritz liscio, ossia il bianco, che la musicista ha definito "solo" un mix di «vino e acqua».

Spritz bianco, il padre di tutti gli Spritz

Partiamo dal presupposto che «lo Spritz non è un cocktail ma una categoria di cocktail», come sostiene Julian Biondi (barman del Seeds Pop Up di Firenze e proprietario della distilleria Fermenthinks), e che con quella definizione Michielin ha denigrato il «padre di ogni Spritz». Ma perché? A raccontarci la storia e il motivo è proprio Biondi: «Siamo in un'Italia non ancora divenuta Nazione, e il Triveneto fa parte dell'impero austro-ungarico. È in questo periodo che la bevanda a base di vino e acqua di Seltzer denominata "Spritzer" entra a far parte della cultura locale, e viene consumata sia dagli "invasori" che dagli indigeni».

La tradizione dello Spritzer è così forte che: «Con l'unificazione italiana, gli austriaci lasceranno la regione, ma l'usanza di bere vino con acqua gassata rimarrà, al punto che ancora oggi quello che chiamiamo "spritz bianco" è molto apprezzato in quelle zone», spiega Julian Biondi.
Per cui «senza lo spritz bianco non esisterebbero nemmeno quelli rossi, arancioni o gialli».

Quando lo Spritz diventa arancione

La storia ci racconta di uno Spritz bianco che a un certo punto si colora di arancione, un esempio è quello con Aperol, o di rosso come quello con Select o Campari. «Siamo nella seconda metà dell’Ottocento, quando si prende l’abitudine di macchiare lo Spritzer. Il motivo è la nascita delle aziende liquoristiche come La Barbieri di Padova, che introduce l’Aperol o il Select che arriva a Venezia», continua Biondi.

Lo Spritz, fino a vent'anni fa, è sempre stato un drink «appannaggio solo di queste regioni. Sarà una grande campagna di marketing e commerciale operata da Aperol (di proprietà del gruppo Campari) a far conoscere lo Spritz prima agli italiani, poi agli europei, e recentemente anche al mercato USA e Australia».

La ricetta dello Spritz bianco di Julian Biondi

Lo Spritz liscio è una cosa seria, dunque. Dopo lo scivolone di Francesca Michielin, abbiamo chiesto a Julian Biondi di darci la ricetta del suo Spritz liscio:

- 10 cl vino bianco fermo
- 8 cl seltz. 4/5 cubetti di ghiaccio
- una zest di limone.
Servire in bicchiere da vino.

Allora, pensate ancora sia solo «vino e acqua»?

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