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Constellation Brands pronto a cedere l'intera divisione vino. Così la crisi ha travolto il colosso del vino statunitense

La stampa Usa ipotizza una vendita dei marchi a favore di Delicato family wines e di The Duckhorn. Intanto rischio licenziamenti anche tra i distributori

  • 06 Marzo, 2025

Il vino arranca, con cali in doppia cifra nel 2024, mentre la birra continua a crescere. E questa situazione di mercato starebbe portando Constellation Brands, tra i maggiori gruppi mondiali per la produzione e la distribuzione di vino, spirit e birre, a valutare una cessione dell’intera wine division, che comprende marchi importanti come Robert Mondavi, Simi winery, Lingua Franca, Meiomi.

Le informazioni di stampa sull’intenzione dello storico gruppo fondato da Marvin Sands a New York, nel 1945, di passare la mano si sono rinforzate. Ne ha scritto nei giorni scorsi la testata di settore Wine Business, sottolineando (senza citare fonti dirette) come ci siano anche due società pronte a trattare l’eventuale cessione. Si tratta di Delicato family wines (per le aziende situate nella Central Valley) e di The Duckhorn (appena acquisita dal fondo Butterfly equity, a cui andrebbero le aziende sulla costa). I vertici di Constellation, la scorsa estate, avevano paventato la possibilità di cedere alcuni marchi di vino non strategici, compresi i vigneti, per compensare le perdite del settore, anche alla luce dell’acquisizione (primavera 2024) della californiana Sea Smoke, nel Santa Barbara County. Ma ora la torta si sarebbe allargata ben oltre le attività “non core”.

Il mercato del vino in difficoltà

Sulla possibilità di una dismissione rapida da parte di Constellation, che vanta un portafoglio con oltre cento marchi del mondo beverage, pesa la grande difficoltà del segmento vitivinicolo, protagonista in negativo nel 2024 con un -14% annuo a valore (a 430 milioni di dollari), rilevato nel trimestre chiuso a novembre, a cui si accompagnano quantitativi venduti che hanno perso oltre il 16 per cento. Anche gli alcolici hanno subito una decisa flessione di vendite. Allo stesso tempo, nel bilancio di Constellation (che dopo un forte calo del titolo a gennaio 2025 sta cercando di rialzarsi in borsa), i marchi di birra in portafoglio (tra cui Corona e soprattutto Modelo, diventato il brand più popolare negli Usa) hanno registrato crescite dell’1,6% a volume e del 3% a valore (a 2 miliardi di dollari).

La crisi dei distributori

Constellation Brands, tuttavia, non ha smentito queste voci di dismissione. E nessun commento è arrivato dai possibili acquirenti. In ogni modo, la situazione generale nel mercato Usa appare molto complessa, in particolare alla luce dei pesanti dazi annunciati dal presidente Donald Trump, a partire dal prossimo mese di aprile, sui prodotti europei compresi quelli agricoli e agroalimentari. Secondo dati Sip source, le vendite complessive di vino sul mercato statunitense nel 2024 sono scese del 6 per cento a volume e del 4 per cento a valore. E anche i distributori non se la passano bene. Le testimonianze dei dipendenti di Southern Glazer’s in merito ai licenziamenti dal segmento vino, con un taglio di 3mila unità di personale nel più importante distributore locale, sono lì a dimostrarlo.

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