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Arriva da Ischia uno dei migliori rosati d'Italia. Ecco qual è

La piccola isola campana è uno scrigno di storia. Ma anche con i tesori enoici non scherza. Proviene da qui il nostro Premio Regionale qualità prezzo della Campania per la guida Berebene 2025

  • 30 Dicembre, 2024

Il nostro Paese è ricco di luoghi magici che legano a doppio filo la storia, anche quella con la “S” maiuscola, alle tradizioni vitivinicole. Uno di questi è Ischia. La piccola isola davanti alle coste della Campania fu uno dei primi luoghi colonizzati dai Greci nel loro movimento di espansione sul Mediterraneo, già intorno all’ VIII secolo a.C. L’emporio ischitano era un’importante crocevia commerciale tanto che uno dei primi documenti in scrittura alfabetica greca è stato proprio rinvenuto qui: si tratta della cosiddetta “coppa di Nestore”, proveniente da Lacco Ameno e oggi conservata nel museo archeologico della cittadina. Sappiamo che dove c’erano i Greci, c’era vino: quindi possiamo dire con certezza che sull’isola la viticoltura è una questione che si sviluppa almeno a partire da circa 2800 anni

E oggi? Attualmente sull’isola c’è un manipolo di aziende che porta avanti questa lunghissima tradizione, coltivando perlopiù i vitigni autoctoni dell’isola. Tra queste, c’è quella fondata da Francesco Cenatiempo nel 1945 sfruttando delle cantine risalenti al ‘600 scavate all’interno della collina di Kalimera. La produzione ruota attorno alle principali varietà indigene, quindi biancolella, forastera, piedirosso, accanto a una manciata di filari di guarnaccia, coltivate nei quattro ettari di vigneto oggi presidiati da Pasquale, tutelando il magico territorio ischitano. I vini sono molto espressivi, in armonia tra tradizione e bevibilità.

Rosato ’23 – Cenatiempo

Il vino dal miglior rapporto qualità prezzo della Campania per la Guida Berebene 2025

Tutta la gamma presentata quest’anno alle nostre degustazioni ha riscontrato un buon successo ma c’è un’etichetta che ci ha colpito particolarmente. Si tratta dell’ottimo Rosato ’23, un blend di piedirosso e aglianico vinificato e affinato esclusivamente in acciaio che si presenta con fresche sfumature iodate in mezzo a note di ciliegia bianca e lampone. è un vino dalla solida struttura minerale, dotato di sapore, ricco di sfumature salmastre e di energia. Per il prezzo a cui viene offerto, non potevamo esimerci dall’assegnargli il Premio Regionale Qualità Prezzo nella guida Berebene 2025 del Gambero Rosso.

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La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.

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