Era solo questione di tempo. Tasca d’Almerita annuncia ufficialmente la vendita del resort Capofaro, la struttura ricettiva – completa di ristorante – sull’isola di Salina, alle Eolie. Da quanto risulta al Gambero Rosso l’acquirente non sarebbe una grande catena dell’hôtellerie, ma un privato: l’imprenditore ragusano Giovanni Licitra, cavaliere del lavoro, fondatore di Lbg Sicilia Ingredients e secondo produttore mondiale di farina di carrube. Rimangono, invece, in mano alla famiglia i vigneti sull’isola (6,5 ettari), come racconta Alberto Tasca: «Oggi lasciamo la struttura ricettiva Capofaro Locanda & Malvasia – un nome scelto per sottolineare lo stile spontaneo e autentico dell’ospitalità – ma continuiamo a custodire le spettacolari vigne a picco sul mare eoliano che danno origine a Capofaro, Didyme, e Vigna di Paola le versioni dolce e secca della Malvasia».
Da mesi si rincorrevano le voci di un’imminente cessione (si parlava di una cifra di 7 milioni di euro solo per il resort), nonostante l’arrivo, pochi mesi fa, a Capofaro Locanda & Malvasia della chef Patrizia Di Benedetto. Adesso, finita la stagione 2024, si volta pagina. «Sebbene – rassicura la famiglia Tasca – l’intero staff sia stato totalmente assorbito dalla nuova proprietà».
Il progetto Tasca a Salina, iniziato con l’acquisizione del 2001, è stato sin dall’inizio impostato sul connubio vino, ristorazione e alta ospitalità. Negli anni è stato anche restaurato il vecchio faro ottocentesco adiacente alla tenuta, dove sono state ricavate sei suite che si aggiungono a quelle del resort per un totale di 27 stanze.
La cessione della struttura ricettiva rientra in un quadro più ampio di riorganizzazione e specializzazione del gruppo. Tra le novità annunciate, vi è un ampliamento della squadra vino del gruppo, con il coinvolgimento di nuove figure chiave. La direzione commerciale è affidata a Leonardo Vallone, mentre entra a far parte del team marketing Alessia Maranzano che coordinerà nuovi progetti di digital marketing e comunicazione integrata. In cantina, si consolida il ruolo trasversale di Lorenza Scianna, enologa e viticoltrice, che accompagnerà la direzione enologica delle cinque tenute siciliane. Sull’Etna l’agronomo sarà Michele Brusaferri a coordinare il progetto di ricerca e studio del territorio, individuando le nuove espressioni delle contrade.
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