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Storie

Ultima cena sul Titanic, svelato il menu: parmigiano nei piatti e champagne nei bicchieri

Parmigiano, Gorgonzola, vino e olio. Lโ€™ultima cena del Titanic prima del disastro ha visto un menu a base di eccellenze italiane

  • 20 Giugno, 2023

Il menu dell’ultima cena del Titanic

Il Made in Italy non manca di presentarsi allโ€™appuntamento con la storia. Ce lo confermano delle nuove immagini โ€“ questa volta tridimensionali – fornite dalla casa di produzione Atlantic Production in collaborazione con la compagnia specializzata in mappature di acque profonde Magellan, che hanno svelato nuovi dettagli del naufragio del Titanic. Tramite queste ricostruzioni in alta definizione gli studiosi potranno indagare e chiarire la dinamica della collisione di cento anni fa con lโ€™iceberg. Ma non รจ tutto qui: singoli dettagli prima celati dalle profonditร  del mare sono ora visibili, come lo stato effettivo della nave o la presenza di bottiglie di Champagne mai aperte e conservate da oltre 100 anni a 4000 metri di profonditร . Nuovi sguardi che raccontano della nave e della vita a bordo. Chissร  se ci siano – ancora intatte โ€“ anche alcune bottiglie italiane? Si, perchรฉ nelle cene dellโ€™ormai infausto viaggio del Titanic il made in Italy ha avuto un ruolo da protagonista.

L’ultima cena del Titanic

La cronaca dei fatti รจ ben nota: sabato 14 aprile 1912 alle 23:40 la nave, salpata 4 giorni prima dall’Inghilterra per il suo viaggio inaugurale, entrรฒ in collisione con un iceberg nel mezzo dellโ€™oceano Atlantico. Un evento fatale che determinรฒ lโ€™inabissamento del transatlantico e la morte di 1523 persone. Il Titanic univa il massimo della tecnologia navale del tempo a unโ€™attenzione meticolosa per i dettagli degli interni e delle strutture a disposizione, come le cucine, state studiate e progettate meticolosamente proprio per venire incontro al grande numero di passeggeri.

Riproduzione 3d del Titanic ยฉAtlantic Production/ Magellan

I prodotti italiani nella cambusa del Titanic

Nei grandi ristoranti francesi e nelle grandi sale da pranzo del transatlantico piรน lussuoso al mondo, c’erano anche vino, olio e formaggi italiani. Una presenza non dettata dal caso, quanto piรน da una precisa scelta del cuoco responsabile dei ristoranti della prima classe: Gaspare Antonio Pietro Gatti. A 37 anni si imbarcรฒ insieme ai migliori camerieri dellโ€™epoca โ€“ molti dei quali italiani- e si occupรฒ personalmente degli acquisti degli ingredienti per i suoi menu.

Ma quali erano queste eccellenze appositamente scelte per realizzare i menu di bordo? Grazie a unโ€™indagine del giornalista e appassionato della storia del parmigiano Gabriele Arlotti, con la collaborazione dello storico Claudio Bossi, รจ stato possibile risalire a documenti che attestavano la presenza di 30 forme intere di parmigiano a bordo. Grazie alle sue qualitร  organolettiche e di stagionatura che ne facilitavano la trasportabilitร , era un insostituibile ingrediente per lunghi viaggi. Non solo, il parmigiano era uno dei pochissimi prodotti indicati nel Cargo Manifest – lโ€™elenco delle merci trasportate – con il suo vero nome e assicurato dallโ€™American Express.

Cosa si รจ mangiato nell’ultima cena del Titanic

Stando ai menu, il 14 aprile, il parmigiano venne servito in bastoncini, come guarnizione nel Consommรจ Olga, e fu uno degli ingredienti principali del Sautรจ di pollo Lyonnase e della zuppa Parmentier. Tutti piatti presenti sulle tavole del ristorante di prima classe Ritz, che offriva la possibilitร  di ordinare ร  la carte, fatto insolito per un ristorante a bordo di una nave. Anche in seconda classe il pasto non doveva poi essere stato tanto male, infatti le cucine dove venivano preparati i piatti erano le stesse di quella della prima. Nei menu ritrovati, spicca in bella vista la possibilitร  di assaggiare a fine pasto, insieme ad altri formaggi, il Gorgonzola, conservato grazie a macchine del ghiaccio presenti come attrezzatura di bordo. Come primo piatto c’erano gli Spaghetti au gratin, in cui il Reggiano veniva usato sia nel condimento che nella besciamella. Entrambi i passeggeri di prima e seconda classe, perรฒ, sicuramente hanno avuto lโ€™opportunitร  di assaggiare i Vienna & Graham rolls, croissant alla viennese farciti con il parmigiano.

E in terza classe? Fatto innovativo per lโ€™epoca era il servizio di ristorazione a disposizione dei passeggeri. Probabilmente il costo, non proprio irrisorio, rendeva tanti ingredienti utilizzati – tra cui gorgonzola e parmigiano – nelle cucine delle classi superiori, inarrivabili ingredienti gourmet, ma รจ plausibile azzardare che durante il viaggio un piatto di pasta sia stato servito.

 

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