Montalcino oltre il Brunello: un agriturismo con trattoria dove la campagna diventa cucina

Montalcino è conosciuta per il Brunello, ma non è solo vino. Basta uscire dal centro storico per accorgersene: oliveti che si arrampicano sui pendii, filari ordinati che disegnano il paesaggio, campi che in autunno si colorano di lilla, quando lo zafferano sboccia e punteggia la terra. È in questo scenario che prende vita l’azienda agricola Maccari, dove la campagna si fa sostanza e ogni prodotto è pensato come espressione diretta del territorio.

Questa è una di quelle belle storie di famiglia in cui tutti danno il loro contributo: alla terra, alla tavola, all’ospitalità. Gianni, direttore ed enologo della cantina Ridolfi, sua moglie Donatella, i figli Viola e Filippo, da qualche anno, hanno deciso di buttarsi a capofitto su una tenuta quasi abbandonata per portare avanti un progetto agricolo che tiene insieme vigne, uliveti, miele e grani antichi. Ma il simbolo resta il crocus, lo zafferano: raccolto a mano, pistillo dopo pistillo, lavorato con cura e trasformato in ingrediente quotidiano. È il filo rosso che attraversa tutta l’esperienza, dall’orto alla cucina, fino al bicchiere con una birra aromatizzata.

Una trattoria semplice

Poche camere, semplici ma accoglienti, un giardino che guarda verso il profilo delle colline, un orto a tratti terrazzato, spazi raccolti che ospitano i tavoli dell’agriristoro e una vera botte dove accomodarsi se si sceglie il calore dell’intimità: qui tutto sembra armonizzarsi perfettamente con il panorama, quasi a non voler disturbare il disegno morbido che la natura ha creato, in un incastro di giochi che partono dalla terra e arrivano alla tavola.

A scandire le giornate ci sono degustazioni guidate, esperienze legate alla raccolta dello zafferano e all’assaggio dei prodotti, in una prosecuzione naturale della vita agricola. Qui si può dormire, fare una sosta per una pausa a base di salumi e formaggi del senese, ma soprattutto godere della semplicità di Pura Crocus, la trattoria interna: niente effetti scenici, ma il calore di una cucina che racconta questi luoghi, senza troppi fronzoli, realizzata dalla cuoca Imma Cordella.

Cosa si mangia

Tutto ciò che arriva a tavola ha la forza disarmante delle cose essenziali, fatte come si deve. Il pane è prodotto quotidianamente con grani coltivati qui, le verdure sono quelle dell’orto, miele, vino e birra dell’azienda. Iniziare con la melanzana arrostita con pomodoro e parmigiano è una scelta quasi obbligata per la bontà e la morbidezza in grado di spiegare la schiettezza della terra. Poi la pasta, che qui è davvero un atto agricolo: i tagliolini con fonduta allo zafferano e le zucchine o i maltagliati cremosissimi con il cece piccolo della Val d’Orcia e pomodori arrostiti al rosmarino sono un concentrato di questa campagna che incontra un pensiero gastronomico senza sovrastrutture.

Anche i dolci riprendono il filo conduttore con leggerezza: il gelato allo zafferano con frutta caramellata e noci resta forse il boccone più rappresentativo, diretto, ma capace di lasciare un ricordo nitido. E poi ci sono i vini, che riflettono fedelmente il carattere della terra e arrivano da due zone diverse. C’è un progetto a Castelnuovo dell’Abate, dove si coltiva Sangiovese che in futuro darà un Brunello di Montalcino, e uno a Montepulciano, dove la famiglia possiede, tra gli altri, un vigneto storico del 1971. In un Montalcino sempre più internazionale e affollata, qui si sceglie la via della semplicità. E le cose fatte bene, come in questo caso, servono a rendere omaggio non solo alla forza di un territorio, ma anche alle persone che ancora hanno il coraggio di scommetterci sopra.

Agriturismo Maccari / Pura Crocus – Strada Provinciale della Badia di Sant’Antimo, 53024 Montalcino SI – 329 868 6610 – maccarimontalcino.com