Curiositร 

La curiosa storia del Virgin Mary Bar di Dublino. Come un pub, ma senza alcolici

C'รจ la carta dei cocktail, la lista delle birre e quella dei distillati, selezionati con cura... Ma tutto, al Virgin Mary Bar di Dublino, รจ rigorosamente alcol free. Nel centro di una cittร  che ha fatto un vanto della cultura del pub.

  • 19 Giugno, 2019

Virgin Mary Bar. Un pub alcol free a Dublino

Il Virgin Mary Bar รจ un pub di Dublino, come tanti se ne trovano per le strade della capitale irlandese, che sulla cultura del bere ha costruito la parte piรน goliardica della sua identitร . Ma attenzione a non giudicare il monaco dall’abito, perchรฉ il locale aperto poco piรน di un mese fa in Capel Street sorprende i clienti con una particolaritร  decisamente dirimente: niente cocktail nรฉ vino, o birra. Niente alcol, per essere chiari. E infatti, il menu della casa propone comunque una carta dei drink, e pure vino e birra, se cosรฌ si possono definire le bevande alcol-free servite da Vaughan Yates, che del Virgin Mary Bar รจ la mente e il gestore. Una sfida ambiziosa, per il cinquantenne inglese in terra irlandese (originario di Burton Upon Trent, ironia della sorte celebre per una delle piรน longeve produzioni di birra Ipa, per la particolare qualitร  dell’acqua della zona), convinto di aver individuato una nicchia di mercato destinata a crescere – quella di chi non rinuncia a uscire e fare festa, pur avendo rinunciato all’alcol โ€“ in una cittร  ancora diffidente verso le alternative al pub tradizionale.

Un cocktail analcolico del Virgin Mary Bar

Il consumo di alcol in Irlanda. Come cambia

A sostegno della sua tesi, il neotitolare dell’insolito pub snocciola dati sul cambiamento dei consumi nel Paese del quadrifoglio: circa un quarto della popolazione adulta, in Irlanda, non beve alcolici; ma quando esce e vuole trascorrere la serata in qualche locale ha ben poche possibilitร  di ordinare qualche bibita analcolica di qualitร . Senza considerare il fattore ambientale: al Virgin Mary Bar l’idea รจ quella di regalare ai clienti un po’ di relax e buone conversazioni, anche a tarda sera, quando nei pub tradizionali di Dublino i fumi dell’alcol e il tenore alcolico degli astanti ha giร  trasformato il locale in un posto decisamente poco confortevole. Cosรฌ, mentre in Irlanda la percentuale di pub convenzionali in attivitร  รจ diminuita del 17% negli ultimi 15 anni (anche in virtรน della contrazione dei consumi, che ha traslato parte delle serate alcoliche degli irlandesi tra le mura domestiche), il Virgin Mary Bar scopre le sue carte.

Virgin Mary Bar a Dublino: l'entrata

Virgin Mary Bar. La drink list

Come il menu dei drink analcolici ideati dalla bar manager Anna Walsh: mocktail che spaziano dal signature della casa, con decisa nota piccante, al Cedar’s Spritz, realizzato con gin analcolico (!, e la lista potrebbe continuare, dall’assenzio al sidro, tutti rigorosamente alcol free), al Chilled Raven Nitro Coffee, che cerca di simulare la texture di un’icona nazionale come la Guinness, suggerendo gusto e pienezza di una stout. L’obiettivo della Walsh, giร  premiata in passato per le sue miscelazioni analcoliche, รจ infatti quello di proporre drink dotati di una propria personalitร , che possano piacere anche a chi solitamente ordina cocktail convenzionali. Chiaramente รจ nutrita la proposta di succhi di frutta, tรจ, kefir e toniche (Yates ha lavorato per anni nell’industria di produzione di una nota acqua tonica irlandese). Ma l’intenzione รจ chiara: il Virgin Mary Bar non รจ la caricatura di un pub, nรฉ un locale di serie B. Anzi, tutto, dall’ambiente all’offerta รจ curato nel minimo dettaglio perchรฉ il bar diventi una destinazione imperdibile in cittร . Riuscirร  nell’intento?

 

a cura di Livia Montagnoli

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