Siamo a Roma ma sembra di stare in un paese, case basse per sacrosanti vincoli paesaggistici, il falegname giusto di fronte e a poco meno di un chilometro l’Appia Antica. ยซAbbiamo voluto aprire in questo quartiere per facilitarci la vita, dato che abitiamo qui, ma principalmente perchรฉ sembra un paese, abbiamo macellaio, pescivendolo, due aziende agricole a pochi passi e a un quarto d’ora a piedi c’รจ l’Appia Anticaยป, spiega Paolo D’Ercole, cuciniere autodidatta โ lo abbiamo visto destreggiarsi egregiamente nella cucina di Eufrosino a Tor Pignattara โ che insieme a Chiara Valzania, compagna anche nella vita, apre Scima a Quarto Miglio.
Un bistrot accogliente con cucina a vista di 16 metri quadri che dร sul bancone, servito direttamente da Paolo, e su una sala con una manciata di tavoli in legno vivo e marmo, color giallo zinco alle pareti, una credenza anni Cinquanta e stampe trovate durante i numerosi viaggi o gite fuori porta fatti dai due in giro per l’Italia alla scoperta di ricette della tradizione. ยซDurante ogni viaggio ci siamo portati a casa una ricetta, l’ultima domenica scorsa, la parmigiana alla ternanaยป, racconta Chiara Valzania, formatasi al Gambero Rosso e per anni braccio destro del critico gastronomico Luigi Cremona. ยซOvvero melanzane infarinate e fritte, pomodoro, parmigiano, besciamella e fettina panataยป, si illumina al solo narrarla Paolo.
Chitarrina tirata a mano
E la parmigiana alla ternana รจ entrata di diritto nel menu di Scima fatto di piatti rassicuranti che attingono alla cucina regionale e mediterranea, con ricette ispirate alla Grecia, al Portogallo, la Spagna, il Maghreb. ยซNel menu dieci o dodici piatti, senza suddivisione tra antipasti primi e secondi, ma concedendomi la gioia di fare la pasta, dalle foglie d’ulivo (pasta tipica ligure, ndr) con il pesto, quello che preparano al confine con la Francia, dunque con patate e fagiolini conditi con la senape in grani, alle lorighittas sarde con cozze e pomodorini. In inverno spazio alle minestre – ยซho una grande passione per il cucchiaioยป โ alle terrine alla francese e alle pie, come la gustosa shepherd’s pie. Poi le portate ispirate allo street food, come gli gnummareddi pugliesi, i chicharrones, il 5 e 5 livornese, la pizzetta Rossini con le uova di quaglia sode, le patatas bravas o le tomatokeftedes, ยซdelle frittelle greche solitamente preparate con la feta ma che io propongo con ricotta di pecora, pomodori verdi, pecorino e parmigiano, messe a cucchiaiate sulla piastra in modo tale che si formi la crosticina all’esterno ma rimangano fondenti all’internoยป.
ยซNon voglio avere paletti, sarร una cucina popolare mediterranea, se vogliamo una cucina โanticaโ ma vitaleยป, spiega Paolo che in questi mesi ha messo a punto moltissime altre ricette, ยซpiรน avanti proporrรฒ la moussakร con i cardiยป. Tra i fornitori, oltre al vicinato, Le Vergarette per alcune verdure e La Porta dei Parchi per i formaggi, ยซcon loro lo scorso anno abbiamo fatto la transumanzaยป, sempre per i formaggi sono in trattativa con un produttore sardo che affina in grotta a Vetralla e fa pure la mozzarella di pecora (i suoi prodotti li potete trovare in via Mestre, vicino alla stazione Tuscolana). Altra chicca di Scima, la tipica pizza senza lievito abruzzese, fatta con farina olio e vino (Montepulciano o Trebbiano), qui accompagnata dalla maionese con una carta tutta dedicata che richiama il โPantone Formula Guideโ e i diversi colori, dal giallo tenue dell’aioli, che Paolo prepara con l’aglione, all’arancione della maionese con la ‘nduja, quest’ultima in accompagnamento pure alle polpette di melanzane, al giallo-verde della maio al basilico che vedremo anche con le alici ‘mbuttunate. Cosa si beve? ยซVini buoniยป, ride Chiara che si รจ occupata della selezione, ยซvino naturale, l’unico possibile. Abbiamo una carta dei vini emozionali che raccontano il territorio di appartenenza. Inizialmente sarร sbilanciata sulle bollicine, servite per chi vorrร nelle coppette, e sui bianchi considerata la temperatura esterna, poi inseriremo piรน rossiยป. Spazio anche a proposte analcoliche, dai succhi di frutta fatti in casa allo sciroppo di sambuco e acqua frizzante.
Meraviglioso il dehors dove i due vorrebbero organizzare piรน avanti qualche djset in orario di aperitivo. Scima รจ aperto, dalle 18.00 alle 23.00, a qualsiasi modalitร di fruizione. Sono i benvenuti quelli dei due calici di vino e un piatto o le persone che vogliono godersi una cena in tutta tranquillitร . Effettivamente si respira tranquillitร da Scima. ยซSarร casa nostra. Un locale per noi e per le persone come noiยป, concludono.
Scima โ Roma – via Annia Regilla, 110 โ apertura prevista: fine luglio
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