Carnevale d'autore. I cassateddi ra cummari della Pasticceria Corsino

18 Feb 2017, 11:30 | a cura di

Sono tante le specialitร  che si preparano a Carnevale. Ci affacciamo a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa, per raccontare la storia delle cassateddi ra cummari, un dolce goloso inventato dalla Pasticceria Corsino ed entrato a far parte delle usanze locali. Con la ricetta originale.


Le suore e lโ€™arte della pasticceria

La storia della pasticceria siciliana si intreccia spesso a quella dei conventi di suore sparsi sul territorio. Nel Medioevo, oltre alle classiche mansioni come prendersi cura dellโ€™orto, le suore si dedicavano spesso allโ€™arte dolciaria, preparando le loro specialitร  nei monasteri e vendendole nei mercati rionali, fino ad ottenere quasi il monopolio di questi prodotti in Sicilia. Lโ€™esempio piรน famoso in questo senso sono ifacciuni di Santa Chiara, citati anche da Verga nella novella La vocazione di Santโ€™Agnese: si tratta di piccoli dolcetti semisferici fatti con la pasta di mandorle, creati dalle suore dellโ€™omonimo monastero nella zona di Siracusa.

La storia della cassateddi ra cummari della Pasticceria Corsino, Due Torte nellโ€™edizione 2017 della guida Pasticceri&Pasticcerie, segue proprio questa via, diventando un dolce simbolo del Carnevale a Palazzolo Acreide. Ve la raccontiamo, con la ricetta originale.

 

La pasticceria Corsino al centro del Carnevale

Anche a Palazzolo Acreide, splendida cittadina barocca dalle antiche tradizioni in provincia di Siracusa, lโ€™apporto delle suore รจ stato fondamentale per la produzione delle specialitร  locali. Parte proprio da qui la storia della Pasticceria Corsino che, in oltre 150 anni di attivitร , รจ diventata un punto di riferimento per lโ€™arte dolciaria siciliana. โ€œTutto inizia da Suor Chiaraโ€, racconta Vincenzo Monaco, giovane pasticcere e quinto della sua famiglia a prendere in mano lโ€™attivitร , โ€œla zia del nostro trisavolo, Salvatore Corsino, che si dilettava a preparare i dolci nel laboratorio di famigliaโ€. รˆ proprio lei che crea intorno al 1890, le cassateddi ra cummari, oggi diventato un dolce tradizionale di Palazzolo Acreide. โ€œSono dolci fritti, come tutti quelli di Carnevale, e questo per un semplice motivo: da noi il maiale si ammazzava fra fine gennaio e inizio febbraio e dunque il grasso non doveva andare sprecatoโ€. Cosรฌ i pasticceri si adoperavano nella creazione di specialitร  da friggere nello strutto.

Il nome del dolce, cassateddi ra cummari, prende spunto dalla giornata, detta โ€œra cummariโ€ (della commare, in dialetto),โ€œdurante la quale le donne del paese si riunivano tutte insieme per cucinare i pasti comuni e i dolci che sarebbero stati consumati nel periodo di festaโ€. Era parte dei preparativi del Carnevale: i tre giovedรฌ che precedono il Giovedรฌ Grasso erano tutti dedicati alla preparazione di vari aspetti della festa: non solo pietanze da consumare durante i riti collettivi ma anche costumi e addobbi per il paese.

 

La condivisione dei dolci a Palazzolo Acreide

Le specialitร  dolciarie preparate per il Carnevale non erano destinate solo a famiglie altolocate, ma anche alla popolazione meno abbiente, che a Carnevale aveva la possibilitร  di liberarsi per un momento dalla propria condizione di indigenza. Per questo motivo dovevano essere โ€œgolosi e sostanziosiโ€, dovendo diventare โ€œsimboli di abbondanza e gioia di vivereโ€.

Unโ€™altra tradizione importante per Palazzolo Acreide รจ la condivisione dei dolci. Durante la sfilata di Carnevale, i maestri della pasticceria locale sono soliti preparare cannoli ripieni di ricotta da distribuire in piazza. Ma era propria della pasticceria Corsino lโ€™usanza di lanciare dai balconi, direttamente sulla folla festante, i morbidi torroncini locali a base di frutta secca. โ€œUna tradizione abbandonata ormai da qualche annoโ€ spiega Monaco, โ€œche ricorda tempi di abbondanza e ottimismo e che oggi forse sarebbe anacronisticaโ€.

 

 

La ricetta delle cassateddi ra cummari della pasticceria Corsino

 

Ingredienti:

Per la pasta

500 g di farina di grano duro

100 g di zucchero

100 g di strutto

300 g vino bianco

2 uova

succo di 1 limone

scorza di 1/2 arancia

1 pizzico di sale

 

Per il ripieno

500g di ricotta fresca

1 uovo

1 pizzico di cannella in polvere

 

Per guarnire

Zucchero semolato

cannella in polvere

 

Procedimento:

Impastare insieme la farina, le uova, lo zucchero, il pizzico di sale e lo strutto Aggiungere il succo del limone, la scorza della mezza arancia e amalgamare bene gli ingredienti. Fare legare l'impasto con il vino bianco aggiungendone 100 alla volta e continuando a manipolare la massa nel frattempo. Stendere lโ€™impasto e punzecchiarlo con una forchetta. Nel frattempo mischiare la ricotta con lโ€™uovo e la cannella, creando una crema soffice. Fare dei piccoli stantuffi di ricotta, chiudere a mezzaluna e coppare. Friggere i fagottini a 160 gradi e, ancora caldi, passarli nello zucchero semolato. Spolverarli con un velo di cannella e servire.

Pasticceria Corsino | Palazzolo Acreide (SR) | via Nazionale, 2 | tel 0931 875533 www.corsino.it

 

a cura di Francesca Fiore

 

 

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