La ricerca โImmortalized Bovine Satellite Cells for Cultured Meat Applicationsโ pubblicata il 3 maggio sulla rivista ACS Synthetic Biology descrive per la prima volta lo studio della coltivazione cellule staminali immortalizzate provenienti dal muscolo di bovini ai fini alimentari. Le linee cellulari immortalizzate sono cellule che hanno subito una modificazione genetica (trasformazione oncogena) che le ha rese capaci di crescere indefinitamente, si ottiene una coltura chiamata linea cellulare per distinguerla dal ceppo cellulare che non รจ perenne. La tecnica, messa a punto nel Centro per l’agricoltura cellulare dell’americana Tuft University, potrร essere applicata anche alle staminali del muscolo di polli e pesci permettendo cosรฌ la produzione di carne coltivata per una grande fetta di popolazione mondiale. Proprio in questi giorni, lโ11 e 12 maggio, c’รจ stata una tavola rotonda dellโEFSA per raccogliere opinioni da parte di personalitร scientifiche di spicco, aziende tecnologiche e operatori del settore alimentare, gruppi di consumatori interessati a questo tema di grande attualitร .
Affinchรฉ la carne coltivata abbia successo su larga scala, le cellule muscolari delle specie rilevanti per l’alimentazione devono essere espanse in vitro in modo rapido e affidabile per produrre milioni di tonnellate di biomassa all’anno. Il processo genetico di immortalizzazione cellulare offre vantaggi sostanziali rispetto alle cellule primarie, tra cui una rapida crescita, la fuga dalla senescenza cellulare e la produzione di popolazioni di cellule iniziali idonee per la produzione. In questo caso sono state sviluppate cellule satellite bovine geneticamente immortalate in grado di raggiungere oltre 120 raddoppi al momento della pubblicazione e mantengono la loro capacitร di differenziazione miogenica. Offrono quindi uno strumento prezioso sul campo, consentendo ulteriori ricerche e sviluppi per far progredire la carne coltivata.
Per la produzione commerciale, l’uso di cellule primarie richiederebbe ripetute biopsie tissutali da animali che potrebbero influire sulla riproducibilitร del processo a causa di variazioni nella biologia animale o di popolazioni cellulari isolate. Inoltre l’adattamento delle cellule primarie per ottimizzare i prodotti a base di carne coltivata non รจ pratico su una larga produzione, a causa della necessitร di riprogettare ogni nuova popolazione di cellule sottoposte a biopsia. Pertanto, le cellule immortalizzate sono necessarie per un’ulteriore operazione di ingegneria e ottimizzazione cellulare, elemento fondamentale per i processi di produzione di carne coltivata.
Qualche chiarimento e rassicurazione sullโuso dellโingegneria tissutale arriva direttamente da uno dei relatori della tavola rotonda EFSA, Ramiro Alberio, docente di biologia dello sviluppo presso l’Universitร di Nottingham: โL’ingegneria cellulare e tissutale consente di coltivare cellule e tessuti in assenza dellโorganismo intero. Ad esempio, prelevando poche cellule da un muscolo o da altro organo, queste possono essere coltivate in condizioni controllate senza le altre parti dell’organo. L’ingegneria cellulare viene giร utilizzata in medicina per rigenerare tessuti o sostituire cellule danneggiate o malate. Le tecnologie sono ormai avanzate e potrebbero essere applicate in altri settori come quello agroalimentareโ.
ร compito dell’EFSA valutare la sicurezza dei nuovi alimenti nell’UE, compresi quelli derivati tramite nuove tecnologie come la coltura cellulare e l’ingegneria tissutale. A tal proposito Wolfgang Gelbmann, responsabile scientifico EFSA nel campo dei nuovi alimenti, ha dichiarato “Finora all’EFSA non รจ ancora pervenuta alcuna richiesta di valutazione di alimenti derivati da cellule animali coltivate, ciรฒ che si potrebbe chiamare ‘carne allevata in laboratorio’. Abbiamo perรฒ giร valutato diversi nuovi ingredienti alimentari prodotti tramite la fermentazione di precisione. Prevediamo di ricevere richieste di valutazione di nuovi alimenti derivati da colture cellulari nei prossimi mesi e anni. Siamo fiduciosi che le linee guida sui nuovi alimenti predisposte dai nostri esperti, insieme ad altri appositi documenti EFSA, siano confacenti allo scopo. In effetti negli ultimi anni abbiamo valutato oltre un centinaio di richieste relative a un’ampia varietร di nuovi alimenti utilizzando tali linee guida. Ciononostante li rivediamo periodicamente per tenerli in linea con i progressi della scienza e delle tecnologie”.
In un contesto mondiale nel quale si prevede che il consumo globale di carne bovina crescerร fino a 75 milioni di tonnellate entro il 2030 (in crescita costante dal lontano 1961), il successo della produzione di carne, pollame e prodotti ittici coltivati attraverso la coltura cellulare e l’ingegneria dei tessuti dipenderร dai livelli di espansione delle cellule animali in vitro per competere con i prodotti a base di carne convenzionali.
Il prof. Michael Siegrist, che dirige il gruppo di ricerca del Politecnico di Zurigo su alimenti e comportamento dei consumatori, ha studiato la percezione dei consumatori circa le nuove tecnologie, compresi gli alimenti derivati da colture cellulari. “Percepire come naturali gli alimenti o le tecnologie alimentari รจ un fattore cruciale per i consumatori. Se entrambi vengono percepiti come innaturali, di norma รจ difficile che i consumatori li accettino. La carne derivata da colture cellulari ne รจ un buon esempio. Da molti studi risulta una scarsa disponibilitร dei partecipanti persino ad assaggiarla. Prezzo e gusto sono i fattori principali per la maggior parte dei consumatori. In Europa, in un passato lontano, nuovi alimenti come pomodori e patate sono diventati importanti alimenti di base; in epoca piรน recente i semi di chia e la quinoa. Resta da vedere se la gente supererร gli ostacoli psicologici e informativi nei confronti degli alimenti derivati da colture cellulari. Sarร certamente cosรฌ solo se prodotti come la carne derivata da colture cellulari avranno lo stesso sapore a minor prezzo delle alternative tradizionali”.
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