Il taglio del nastro c’รจ stato lo scorso 5 ottobre, ma la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba continuerร , fra cooking show, laboratori e appuntamenti golosi, fino al 24 novembre. Cuore della manifestazione รจ il Mercato Mondiale del tartufo, con l’Alba Truffle Show, spazio dedicato a seminari e incontri con gli chef. C’รจ poi la sala per l’analisi sensoriale del tartufo, le sessioni di degustazione di vino e anche di olio extravergine di oliva, con la partecipazione degli esperti del Gambero Rosso, presenti per tutti i weekend per fare luce sulla cultura dell’oro verde italiano, grazie al progetto di Ismea che, insieme al Ministero delle Politiche Agricole, ha dato vita alla campagna istituzionale Olio su Tavola, per valorizzare l’extravergine e promuovere un consumo consapevole.
Fra degustazioni, assaggi e tanti banchi dove poter acquistare specialitร locali a base di tartufo (ma non solo), la fiera รจ un’ottima occasione per scoprire la cucina delle Langhe. Ecco quali sono i ristoranti per mangiare bene ad Alba secondo la nostra guida Ristoranti d’Italia 2019.
Insegna giovane affacciata sulla piazza della cattedrale gestita dai Rivetti, con produttori vitivinicoli del territorio che hanno scelto un locale storico di Alba per iniziare la loro avventura nel mondo della ristorazione. Uno spazio moderno dove sostare per un cocktail o un calice di vino (non solo dell’azienda), oltre che gustare qualche piatto tipico: ci sono gli gnocchi al Raschera, i tajarin al sugo di salsiccia, la Fassona piemontese ma anche il polpo alla Luciana e le frittelle di baccalร .
Ape Wine Bar โ p.zza Risorgimento, 3 โ www.apewinebar.it
Servizio premuroso e puntuale in questo ristorante arredato con gusto e dall’atmosfera accogliente e informale, dove Flavio Scaiola propone una cucina classica capace di valorizzare al meglio le specialitร regionali, senza rinunciare a intuizioni personali e interpretazioni creative. Si comincia con il vitello tonnato o la battuta di fassona, si prosegue con tajarin al ragรน di salsiccia, gnocchetti di patate con Castelmagno e timo, ravioli del plin e poi brasato al barolo e medaglione di coniglio all’Arneis. Per tutto il periodo della fiera, il ristorante propone anche un menu speciale con lamellata di tartufo bianco d’Alba sui vari piatti.
L’Inedito Vigin Mudest โ via Vernazza, 11 โ www.lineditoviginmudest.it
Dalla carne ai formaggi locali, dal pescato selezionato dalla migliore pescheria di Alba alle verdure dell’orto, รจ l’alta qualitร della materia prima il fil rouge che lega i piatti de Lalibera. Una cucina solida e centrata, che alterna proposte di mare e di terra, come gli agnolotti del plin al burro d’alpeggio e le mezzelune di pesce con pomodoro e burrata. Ottimi anche i dessert, in particolare il cremoso al mascarpone, miele e fragole. Per chi preferisse concludere il piatto con una degustazione di formaggi, invece, ci sono i prodotti del territorio serviti con cugnร fatta in casa. In linea la carta dei vini, focalizzata sulla produzione regionale.
Lalibera โ via E. Pertinace, 24a โ www.lalibera.com
A pochi passi dal centro storico, un’insegna elegante e raffinata, che ha puntato tutto sulla tradizione e la qualitร delle materie prime. La cucina di Andrea Larossa, perรฒ, lascia spazio anche ad alcune incursioni lucane dovute alle origini dello chef, creando cosรฌ una proposta complessa e creativa. Da provare la tartelletta di fegato con riduzione al vino, la crema di barbabietola con blue di landa liofilizzato e il lollipop di brasato in gelatina di vino, senza dimenticar e l’โarrosto di notteโ, un vitello tonnato in chiave moderna. Per primo, via libera ai tagliolini โnonna Lallaโ, impastati con peperone crusco e serviti in salsa di cozze in guazzetto, mentre per dessert รจ il โnevosoโ, una coulis di lamponi coperta da polveroso strato di cioccolato bianco liofilizzato, a farla da padrone.
Larossa โ via Don G. Alberione, 10d โ www.ristorantelarossa.it
Una cucina articolata, cosmopolita e divertente, quella dello chef Fabrizio Gallo, che in carta propone piatti originali come il melone e prosciutto (di storione) con caviale, la finanziera maritata e gli gnocchi al ragรน di gallina e tartufo nero profumati all’anice stellato e ginepro. Ottimo anche il servizio, puntuale e cortese, e la carta dei vini dal respiro internazionale. Per chi volesse, c’รจ anche la possibilitร di rimanere a dormire alla Locanda.
La Locanda del Pilone โ fraz. Madonna di Como, 34 s.da della Cicchetta โ www.locandadelpilone.com
Punto di riferimento per gli amanti del buon bere, all’Osteria dell’Arco il vino gioca un ruolo da protagonista, grazie alla nutrita schiera di etichette locali e non, e la grande passione del personale nel raccontare ogni bottiglia. La cucina รจ tradizionale, ma non disdegna omaggi al Sud e al mare. Meritano un assaggio l’insalata russa, il vitello tonnato, la tartrร , la trippa e tagliolini tradizionali piemontesi, quelli fatti solo con tuorli d’uovo e conditi con ragรน. Si finisce con il tiramisรน โdell’Arcoโ e la zuppetta di frutta fresca con sorbetto al limone e lime.
Osteria dell’Arco โ p.zza Michele Ferrero, 5 โ www.osteriadellarco.it
Non ha bisogno di molte presentazioni Piazza Duomo, cosรฌ come non necessita di grandi introduzioni Enrico Crippa: uno chef in continua evoluzione che non smette di sorprendere, grazie a una tecnica ineguagliabile e una passione smodata. Nei suoi piatti si fondono la cura meticolosa per i dettagli, la dimensione etica e la variabilitร data dall’ispirazione e dalla materia prima. Gli ormai famosi orti di casa sono una preziosa dispensa, perchรฉ il vegetale รจ l’elemento centrale da cui partono tutti i suoi percorsi degustazione. Fra le specialitร dello chef, l’acciuga al verde, ficoide e branzino, merluzzo e zucca, capesante e salsa di calamaro, โattorno alla cipollaโ, sanguis e ragout di coniglio, crema di patate e Lapsang Souchong, cotechino e lenticchie, โrisotto Piemonteโ, agnello e camomilla. Ineccepibile, poi, il servizio guidato da Vincenzo Donatiello.
Piazza Duomo โ p.zza Risorgimento, 4 โ www.piazzaduomoalba.it
Locale poliedrico adatto a una cena romantica o un pranzo d’autore, ma anche a un pausa veloce al bancone: le possibilitร sono molte nelle sale interne o nel dehors. Tanti i piatti fra cui scegliere, soprattutto di ispirazione campana: c’รจ il polpo arrostito, cremoso di patate e cime di rapa, il cubo di melanzane alla parmigiana, gli spaghetti di Gragnano con friarielli e bottarga di muggine, o con acciughe, scarola liquida e trucioli di taralli. Fra i dolci, da non perdere la pannacotta con mou e arachide salato. Fornita e ampia la cantina.
Ventuno.1 โ via Cuneo, 8a โ www.ventunopuntouno.it
a cura di Michela Becchi
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