Ristoranti

Parigi: nuove restrizioni per i ristoranti, chiusi i bar

Da martedรฌ 6 ottobre, se vorranno restare aperti, i ristoranti di Parigi dovranno seguire regole piรน severe. Massimo 6 commensali al tavolo, registrazioni dei clienti, ma nessuna chiusura anticipata alle 22. I bar costretti a fermarsi per due settimane. Troppi i contagi.

  • 05 Ottobre, 2020

Parigi รจ zona di massima allerta. Nuove regole per i ristoranti

Dopo Marsiglia e Aix-en-Provence, anche Parigi sarร  per i prossimi quindici giorni zona di massima allerta contro il dilagare dellโ€™emergenza sanitaria. Cosรฌ, mentre lโ€™Italia attende di conoscere le nuove misure imposte dal Dpcm a cui governo e regioni lavorano di concerto in queste ore, la sorte di molte attivitร  commerciali, nella Capitale francese, sembra complicarsi. A patire le conseguenze dellโ€™ennesimo giro di vite – comโ€™รจ giร  stato in passato e nuovamente balza allโ€™occhio tra i provvedimenti intrapresi nelle ultime settimane da molti Paesi dโ€™Europa e del mondo โ€“ รจ soprattutto il settore della ristorazione (al pari, forse immeritatamente, di quello dellโ€™intrattenimento). Dunque proteste accese si erano spese qualche giorno fa contro la decisione di fermare tout court lโ€™attivitร  di bar e ristoranti a Marsiglia; mentre ora รจ la cittร  piรน popolosa e importante di Francia a fare i conti con un parziale lockdown dei locali aperti al pubblico, che per il momento interesserร  solo i bar, senza perรฒ risparmiare nuovi ostacoli per i ristoranti.

Un protocollo sanitario rinforzato

A Parigi e nellโ€™area dellโ€™Ile de France che comprende Hauts-de-Seine, la Seine-Saint-Denis e la Val-de-Marne, da martedรฌ 6 ottobre i bar dovranno fermarsi. Mentre potranno restare aperti i ristoranti, ma solo nel rispetto di un protocollo sanitario piรน rigido di quello applicato (e fatto rispettare con molte riserve: a Parigi molte attivitร  e i lori clienti non si sono dimostrati negli ultimi mesi tanto ligi quanto visto in Italia) finora. Il compromesso รจ frutto di un dibattito scaturito negli ultimi giorni, che ha visto la categoria dei ristoratori battersi per evitare la chiusura incondizionata dei propri locali, chiedendo invece di continuare a servire i clienti superando controlli sanitari piรน severi. Tra le proposte messe sul tavolo dalla categoria, per esempio, la garanzia di registrare i recapiti dei commensali, lโ€™obbligo di pagare il conto al tavolo per i clienti, la limitazione a un massimo di otto ospiti per ciascun nucleo. Il governo ha accettato โ€œlโ€™offertaโ€, e presentato il proprio protocollo, che ora sarร  applicato anche nella cittร  di Marsiglia e Aix-en-Provence, consentendo la riapertura dei ristoranti.

Le nuove regole per i ristoranti di Parigi

Ma quali misure sono state accolte dal ministero della sanitร ? E quali nuove regole introdotte dal cosiddettoย protocole sanitaire renforcรจ? Innanzitutto, ogni ristorante sarร  tenuto a registrare i dati dei propri clienti: la misura, ampiamente diffusa altrove (Italia compresa), non aveva finora preso piede in Francia, in nome del rispetto della privacy. Ma รจ chiaramente piรน che necessaria al tentativo di mappare la catena dei contagi. Per quel che riguarda il distanziamento tra i tavoli, invece, la distanza minima resta quella di un metro “tra sedie” di diversi gruppi; perรฒ, ciascun nucleo di commensali non potrร  essere formato da piรน di 6 persone, bambini compresi (finora si poteva arrivare a 10), e l’uso della mascherina sarร  obbligatorio per la maggior parte del tempo, salvo il momento in cui si consumano i piatti. Il ristoratore dovrร  inoltre assicurare la presenza di gel igienizzante su ogni tavolo. Vivamente consigliato – se non obbligatorio –ย  il pagamento del conto al tavolo, nellโ€™ottica di limitare gli spostamenti dei clienti allโ€™interno del locale. Scongiurata, invece, almeno a Parigi, la temuta chiusura anticipata alle 22, (spada di Damocle che potrebbe raggiungere invece i ristoranti italiani, con orari meno stringenti), che dal 28 settembre scorso era stata comminata ai bar della capitale: i ristoranti potranno restare aperti nei loro orari abituali, a patto che rispettino le nuove restrizioni. Bar e caffรจ di Parigi (ma anche a Lione e Tolosa), invece, chiuderanno i battenti almeno per due settimane (e si teme il caos per definire gli elementi che connoteranno lโ€™uno o lโ€™altro locale rispetto alla definizione di โ€œcaffรจโ€, obbligandolo dunque a chiudere o meno). Le vendita e il consumo dโ€™alcol in strada saranno consentiti fino alle 22. Con le forze dellโ€™ordine impegnate a rafforzare i controlli per vigilare sul rispetto del nuovo protocollo. Tra quindici giorni, un nuovo punto della situazione aiuterร  a valutare lโ€™efficacia delle misure prese. E cosรฌ a seguire, con lโ€™incertezza che ormai รจ destinata ad accompagnarci per tutto il 2020.

a cura di Livia Montagnoli

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