Tre donne, una fitta rete di volontari e migliaia di pasti gratuiti distribuiti fra Savona e Milano. Robin Foood รจ un progetto ambizioso che, oltre a supportare le categorie piรน deboli, si propone di attivare solidarietร intelligente. Una solidarietร โeffetto cubo di Rubikโ: come nel rompicapo, non basta comporre un solo lato con tasselli dello stesso colore affinchรฉ il problema possa considerarsi risolto. Il discorso vale anche se parliamo di povertร , perchรฉ la distribuzione del cibo tra benestanti e indigenti crea degli squilibri a monte, e la scarsa consapevolezza alimentare di questi ultimi rischia di aggravare un quadro giร abbastanza preoccupante. ร questo il tema su cui ci invita a riflettere Carla Lertola, medico chirurgo specialista in scienze dellโalimentazione che nel luglio del 2015 ha fondato unโassociazione no profit insieme alle sue colleghe Michaela Scandora, di professione avvocato, e Anna Strazzera, dottore commercialista. Con un obiettivo ben preciso: sfamare e informare il prossimo, per diffondere la cultura del cibo in una societร sempre piรน restรฌa a seguire i principi dellโequilibrio nutrizionale.
“Donare cibo non significa privarsi di ciรฒ che รจ necessario o mettersi in mostra con un bel gesto; significa anzitutto ascoltare e comprendere i bisogni di chi non ne ha“. ร questo lo spirito che anima la Onlus, diventata ormai un punto di riferimento per gli abitanti meno fortunati di Savona e Milano (ma nella capitale lombarda sono attivi anche altri progetti delivery a scopo umanitario). Robin Foood, infatti, collabora con enti e associazioni benefiche del territorio per individuare persone e famiglie in difficoltร economica, cui distribuire pacchi di cibo a cadenza settimanale. “Non offriamo un supporto alimentare fine a sรฉ stesso“, spiega Carla Lertola, “perchรฉ le nostre box sono strutturate in base ai fabbisogni nutrizionali delle singole persone. Le esigenze, infatti, variano molto a seconda dell’etร , del sesso e dello stato di malnutrizione in cui si trovano. Proprio per questo รจ importante conoscere i destinatari: facendo riferimento alle linee guida scientifiche, studiamo pasti su misura per loro e dispensiamo pillole di educazione alimentare“.
Nei pacchi consegnati dalla Onlus non mancano mai gli ingredienti freschi tipici della Dieta Mediterranea come pane, uova, carne, pesce, latte e vegetali di stagione, cui si aggiunge un buon assortimento di prodotti confezionati di qualitร , dalla pasta ai formaggi, dai legumi ai dolci per la prima colazione. โInsieme al cibo, le persone hanno a disposizione una guida con delle indicazioni pratiche per imparare a nutrirsi in modo sano ed equilibratoโ, racconta Carla Lertola. โPoi abbiamo voluto inserire delle schede che forniscono consigli ‘extra-pacco’ sullo stile di vita, lโimpostazione della giornata alimentare e lโalternanza dei menu nel corso della settimana. Infine, un piccolo prontuario con i consigli per la spesa: sembra un controsenso, ma dopo aver riacquistato lโautonomia economica le persone non hanno gli strumenti per scegliere bene i prodotti nei negozi. Meglio prevenire che curareโ.
Le parole dellโesperta ci ricordano i risultati di alcune ricerche, come quella dellโOverseas Development Institute in Inghilterra, secondo cui le persone a rischio di obesitร vivono negli stati piรน poveri del mondo. Un paradosso alimentato dalla disoccupazione e dalla diffusione del cibo industriale a buon mercato, infarcito di grassi, zucchero e sale per camuffare il sapore di materie prime scadenti. โI bisognosi non vanno abbandonati a sรฉ stessiโ, ribadisce la dottoressa. โPer questo continuiamo a monitorarli dal punto di vista fisico e psicologico dopo aver consegnato loro le box. Inoltre, registrarne le risposte e i miglioramenti รจ fondamentale per la ricerca scientificaโ.
Non solo: nel 2019 Robin Foood ha intrapreso una collaborazione con Fondazione Banco Alimentare (di cui vi abbiamo giร raccontato la lotta allo spreco) e Carrefour per contrastare la malnutrizione infantile. Il progetto ha interessato circa 350 famiglie in 8 diverse regioni della penisola, che sono state affiancate in un percorso di educazione al buon cibo della durata di 6 mesi. In questa occasione gli assistiti hanno potuto fare affidamento su unโequipe di psicologhe, nutrizioniste e dietiste, sempre a disposizione per consigliar loro le porzioni standard e gli abbinamenti corretti fra alimenti. Una partnership che ha visto unite attivitร commerciali e associazioni umanitarie per una giusta causa.
Molte persone prestano aiuto a Robin Foood, dai volontari incaricati dellโorganizzazione di eventi ai soci che versano una piccola quota annua per sostenere le campagne della Onlus. Un ruolo importante spetta anche a commercianti o aziende disposti a fornire generi alimentari invenduti per lโallestimento dei pacchi. E, specialmente in questa fase difficile, tutti possono contribuire tramite lโadesione alla campagna Dona un Pacco, coprendo le spese della box per i bisognosi con 25 euro a settimana. Un piccolo gesto che Robin Hood avrebbe apprezzato.
Robin Foood Onlus- Via Borgogna, 3 – 20122 Milano- [email protected] โ www.robinfoood.it โ Pagina Facebook
a cura di Lucia Facchiniย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย
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