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Pane, fichi e pecorino

Pane, fichi e pecorino

Ricetta estremamente semplice, ma per me affascinante ed estremamente significativa. Solo tre ingredienti, basilari e ancestrali, da unire insieme e mangiare in un sol boccone o assaporare singolarmente. Ovviamente pane, formaggio e frutta devono essere di assoluta qualità.
Il pecorino siciliano è uno dei formaggi storici tradizionali tutelati dal Consorzio Ricerca Filiera
Lattiero Casearia di Ragusa. Tra i più antichi e diffusi in tutta l'isola, quello che si avvale del marchio Dop è prodotto con latte crudo da ottobre a giugno e stagionato per almeno quattro mesi; i sistemi di caseificazione prevedono l'utilizzo di attrezzature tradizionali in legno e giunco. Il pane casereccio utilizzato è quello a pasta dura di Santa Croce.

Per 12 cucchiai: 3 fichi; 3 fichi d’India; 100 g di pecorino siciliano; mezza pagnotta di pane casereccio; mosto cotto; olio; pepe nero

Tenere i fichi d’India a bagno in acqua fredda per eliminare le spine; in ogni caso sbucciarli con il coltello infilzandoli con una forchetta. Schiacciare lapolpa con una forchetta per ridurla in crema. Sbucciare i fichi e schiacciare anch’essi con una forchetta riducendoli in crema. Peparli leggermente e tenerli da parte. Tagliare il pane a fettine sottili, tostarlo leggermente e condirlo con un filo d’olio; ridurre a scaglie il pecorino. Comporre i cucchiai sistemando sulle fettine di pane un po’ di crema di fichi o fichi d’India, cospargere con le scaglie di pecorino e completare con una goccia di mosto cotto. Ricetta estremamente semplice, ma per me affascinante ed estremamente significativa. Solo tre ingredienti, basilari e ancestrali, da unire insiemee mangiare in un sol boccone o assaporare singolarmente. Ovviamente pane, formaggio e frutta devono essere di assoluta qualità. Il pecorino siciliano è uno dei formaggi storici tradizionali tutelati dal Consorzio Ricerca FilieraLattiero Casearia di Ragusa. Tra i più antichi e diffusi in tutta l’isola, quello che si avvale del marchio Dop è prodotto con latte crudo da ottobre a giugnoe stagionato per almeno quattro mesi; i sistemi di caseificazione prevedono l’utilizzo di attrezzature tradizionali in legno e giunco. Il pane casereccio utilizzato è quello a pasta dura di Santa Croce.

Viviana Lapertosa – lacuocadellaportaaccanto.it – IG: @cuocaaccanto
Foto di Luca Bartolomei

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