Si chiama Rotta perchรฉ punto di rottura e direzione allo stesso tempo. ยซNon mi piace la parola gourmet, ma in zona sarร inevitabilmente visto come ristorante โgastronomicoโ. Io perรฒ voglio soprattutto che sia โaccessibileโ, per tuttiยป. ร cosรฌ che Gianluca Durillo, giuliese doc, spiega il nome che ha scelto per il primo ristorante tutto suo. Rotta apre le porte al pubblico il 25 aprile e si trova allโinterno di un albergo, lโhotel 900 di Giulianova, Teramo, ma ha vita e ingresso indipendenti. Un progetto messo a punto nel giro di un paio di mesi ma che la rotta da seguire ce lโha giร ben chiara.
Brigata piccola e affiatata, capitanata da Durillo, cuoco (ยซnon mi piace neanche la definizione di chefยป) poco piรน che trentenne affiancato da due amici e colleghi, Roberto Di Crescenzio e Giorgio Scrocchia, rispettivamente ai fuochi e in sala e in cantina. La location รจ un 4 stelle di Giulianova Lido, un villino Liberty del 1926 rimesso a nuovo nel 2012 dai proprietari. Siamo a 40 chilometri a nord di Pescara e a un passo dal lungomare e dal centro della cittadina teramana che dโestate รจ meta prediletta da famiglie in cerca di tranquillitร , strutture attrezzate, spiagge โfaciliโ e acqua pulita. La sala, con una capienza di circa 50 coperti ยซma in stagione arriveremo a 40, non di piรนยป รจ arricchita di una veranda e di uno spazio allโaperto.
Non รจ la prima volta che lโHotel 900 scommette sul fine dining. Fino al 2018 il ristorante interno si chiamava Bistrot 900 ed era guidato da un altro protagonista della Nouvelle Vague gastronomica locale, Enzo Di Pasquale, da cinque anni a questa parte al timone di Aprudia, nella parte alta di Giulianova, una piccola realtร โdโavanguardiaโ che insieme a Bistrot 24 e a D.one Ristorante Diffuso (frazione Montepagano) a Roseto degli Abruzzi, al giร noto e corazzato (Massimiliano Capretta รจ in pista dalla fine del secolo scorso con la sua โbio cucina mediterranea) Arca di Alba Adriatica e al piรน recente MOM Cucina vegetale creativa a Fano Adriano, รจ una delle piรน coraggiose e aperte opere di emancipazione della ristorazione teramana, ancora molto legata alla tradizione e, relativamente alla costa, allo standard turistico.
Gianluca รจ stato anche con Di Pasquale da Aprudia nel corso della sua formazione, che si รจ delineata su poche esperienze, ma tutte con un certo peso specifico. Dopo gli studi sempre qui a Giulianova, va a Roma da Marco Martini, a Stazione di Posta a Testaccio prima, e al Marco Martini Restaurant di viale Aventino (da poco arricchito da Mantis). Torna quindi sullโAdriatico e arriva a Senigallia, nel posto che piรน di tutti ha segnato il suo cursus honorum, La Madonnina del Pescatore. ยซDa Moreno Cedroni avevo ogni giorno la pelle dโoca, รจ stata unโesperienza incredibile, la piรน significativa della mia vita. Tuttora ho un rapporto fantastico sia con lui che con Mariella. Nei tre mesi di chiusura della Madonnina ho poi avuto lโoccasione di fare uno stage allโOsteria Francescana grazie a Davide Di Fabio, mio conterraneo (nato a Rho ma vissuto a Bellante, oggi chef di Dalla Gioconda a Gabicce Monte ma per 16 anni, fino al 2021, a fianco di Massimo Bottura, ndr). Una parentesi brevissima, durata appena un mese e mezzo, dove perรฒ ho toccato con mano lo spessore della squadra, lโapertura mentale e umana, una capacitร unica di far integrare nel sistema chiunque in pochissimo tempo. Dopo un paio di giorni mi sembrava di essere lรฌ da anniยป racconta Durillo.
Nel mentre – siamo nel 2019 e lui, allora 26enne, a Senigallia ricopre il ruolo di capopartita ai secondi – arriva il premio come Miglior Chef Emergente dโItalia nella consueta competizione organizzata da Luigi Cremona e Lorenza Vitali, riconoscimento conferito all’unico tra i partecipanti a non essere ancora nรฉ chef nรฉ sous chef. Lโultimo – in ordine cronologico – triennio professionalmente importante lo trascorre a Bagno di Romagna da Gianluca Gorini, per poi tornare a casa con lโidea di cominciare a camminare da solo. Il momento giusto arriva a metร marzo con la telefonata di Fabio Mangione, titolare dell’hotel 900.
ยซAbbiamo preparato tutto in poco tempo e aspetteremo il clou della stagione per entrare a pieno regime, stiamo ancora mettendo a punto qualche ricetta ma i piani sono definitiยป. Gianluca ha scelto una carta โliberaโ, senza la suddivisione canonica tra antipasti, primi e secondi ยซcosรฌ se vuoi prendere anche solo due antipasti puoi farloยป, spiega. In tutto sono 12 piatti, equamente suddivisi fra vegetale, carne e pesce cotti sui carboni e con le paste in prima linea. Ci sono anche due degustazioni, Terraferma, menu cosiddetto โd’ingressoโ per approcciare lo stile di cucina, e il โfai tuโ Orizzonte, viaggio alla cieca dove ci si affida completamente allo chef. ยซLa cucina di Rotta รจ ovviamente frutto del mio vissuto, e certo un poโ di rottura rispetto a quello che cโรจ sul territorio lo sarร . Ma allo stesso tempo voglio che sia comprensibile da tutti, non catalogabile come gourmet nel suo senso piรน esclusivoยป.
Non mancherร il battuto di pecora, genziana, cicoria e brodetto, il piatto della vittoria del 2019 e quello che Gianluca sente come piรน rappresentativo del suo passato: ยซCi sono dentro le origini abruzzesi, la componente amara cara a Gorini, la cicoria che ho imparato ad apprezzare a Roma, il brodetto come omaggio a Moreno Cedroniยป. Tra i primi di pasta fresca, cita il tortello di pollo alla brace con parmigiano, Vermouth e salvia ยซmolto d’impatto e con una farcia importanteยป, ma sul vegetale si lavorerร in modo altrettanto interessante: ยซLo spaghetto mantecato con burro alle patate arrosto, cotto in brodo alle patate arrosto su crema di cipollotto con spezie e liquirizia e completato con una grattata di caciofiore aquilano nasce da un ragionamento sul cipollotto e sulle patate, i due cardini della ricetta. ร inoltre una creazione cromaticamente โfuori stagioneโ, non convenzionale perchรฉ tutta giocata sui toni del marroneยป. Quanto al finale, non cโรจ un pastry chef, i dessert li crea e li assembla Durillo. ยซLa tendenza sarร del dolce โpoco dolceโ, vedi il caprino mantecato con albicocche prima asciugate poi reidratate con gelato alle arachidi e salsa di albicocche ricavate dalla bucciaยป. La cantina infine รจ a vista, con una selezione che punta ai piccoli vignaioli artigiani dโItalia e ovviamente dโAbruzzo. Insomma tutto รจ quasi pronto per issare le vele e partire alla volta di questa nuova promettente avventura.
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