Una vecchia conoscenza, un procidano che sbarca a Napoli passando da Milano. È Marco Ambrosino, ex 28 Posti, che Luca Iannuzzi, tycoon e patron anche di Archivio Storico ha voluto fortemente qui. La struttura dal timbro Liberty era l'antica Tesoreria di Stato ed è iscritta in una Galleria Principe che pare voler tornare ai fasti della Belle Epoque. Della storia, la ricca biblioteca, i pezzi d'arte, ci sarebbe molto da dire. Ma il focus qui è sul gourmet (più bar e bistrot) e il suo format. Tre percorsi: Piccolo Cabotaggio, 5 portate a 80 euro, Medio Raggio, 8 a 110, e Lungo Corso, 10 a 140. Tutti basati su tecniche e idee avanzate, ampio spazio al vegetale, fermentazioni già nel cuore dello chef. Pomodoro, mandorla, tartufo nero, olio d'argan e noce moscata come eloquente inizio. Spaghettini, acqua di pasta fermentata, miso di legumi; pesce bianco alle spezie mediterranee, peperoncini, rose, olio di mirto; tajine di zucchine, zucchine fermentate, olio di lentisco per continuare. Finale in linea, con liquerizia di pomodoro, blu di bufala, pera, mandorla, lievito. Cantina ben ragionata. Servizio di livello.