LA PERSONA | Farmacista di professione, vignaiola per passione. Mirella Buscemi, moglie di Alberto Graci (anche lui specialista dell'Etna Bianco), ha deciso di valorizzare i terreni sul versante nord-ovest dell'Etna, nell'areale di Bronte. Qui coltiva tre ettari di nerello mascalese, grenache, carricante e grecanico, su terreni che furono donati dai Borboni all'ammiraglio Horatio Nelson, come premio per il suo prezioso aiuto nella difesa dell'isola dagli attacchi di Napoleone che intendeva annettere il Regno delle due Sicilie ai territori francesi.
LA VIGNA | Contrada Tartaraci, 980 metri di quota un ecosistema dove la vigna convive con i castagni, gli ulivi, i ciliegi e le erbe spontanee, ad un'altitudine di 980 m.s.l.m al di fuori della DOC Etna, Il vigneto si estende per 2,2 ettari, di cui 1,5 impiantati a Nerello Mascalese e Grenache, e 0,7 ha coltivati a Carricante e Grecanico. Da queste ultime nasce Ilbianco, vinificato e affinato in tonneaux di vari passaggio.
IL VINO | Oltre confini dell'Etna Doc. Mirella Buscemi battezza alla ProWein la nuova annata del suo bianco da uve carricante e greganico, da vigne vecchie a circa 800 metri di quota. Ha profumi pregiati e finissimi, di finocchietto e ginestra, di melone bianco e cedro. La bocca è precisa e leggiadra, di sale e fioretto, ha una classe fuori dal comune.