Malgrado il bruttissimo periodo storico che ha condizionato la ristorazione e la viticoltura, i produttori hanno dimostrato di sapere lottare. Qualcuno come Flavio Roddolo ha posticipato l’imbottigliamento e quindi non lo troverete in questa edizione. I risultati però, nel complesso, sono notevoli e ogni anno diventa più difficile limitare i Tre Bicchieri.
L’annata 2016, salutata a suo tempo come una delle vendemmie del secolo per il nebbiolo, mantiene tutte le promesse con ben 29 vini titolati su 32 del millesimo in questione. Tra questi 29 Tre Bicchieri ben 25 sono Barolo, 2 sono Barbaresco e 2 provengono dall’Alto Piemonte. La grandezza dei Barolo 2016, ampiamente annunciata è stata confermata con ben 32 Tre Bicchieri. Con il crescere della qualità, soprattutto nelle denominazioni più prestigiose, il nostro lavoro diventa sempre più arduo. Con 45 Tre Bicchieri su un totale regionale di 75 il Nebbiolo rimane la varietà regina.
Per fortuna aumenta la diffusione di cultivar meno note. Il Timorasso nel Tortonese si attesta su due premiati, mentre nella zona di Castagnole Monferrato per il Ruché arriva il secondo Tre Bicchieri. Lo conquista con merito l’inebriante Clàsic della cantina Luca Ferraris che tanto ha fatto per il rilancio del vitigno. Il Grignolino del Monferrato Casalese, nella nuova versione invecchiata, conserva due Tre Bicchieri che ricompensano l’associazione Monferace a capo del progetto.
Da notare anche la notevole performance del comparto spumantistico che piazza quattro vini sul palco, di cui ben tre Alta Langa, una denominazione in piena espansione. Le cantine che ottengono per la prima volta i Tre Bicchieri sono cinque – addirittura sei se consideriamo il Barolo Lazzarito ’16 di Casa E. di Mirafiore, che è in realtà un’azienda a pieno titolo solo da poco, dal momento del distacco dalla casa madre Fontanafredda -, ovvero quasi il 10 per cento del totale dei premiati. Si tratta di Socré con il Barbaresco Roncaglie Riserva ’15, di La Masera e il suo Erbaluce di Caluso Anima dAnnata ’17, di La Toledana e il Gavi del Comune di Gavi Vigne Rade ’19, di Castellari Bergaglio con il notevole Gavi Pilin ’14 e infine di Luca Ferraris di cui sopra.
Scoprite i vini premiati con Tre Bicchieri 2021 regione per regione
© Gambero Rosso SPA 2025
P.lva 06051141007 Codice SDI: RWB54P8 Gambero Rosso registrazione n. 94/2021 Tribunale di Roma
Modifica impostazioni cookie
Privacy: Responsabile della Protezione dei dati personali – Gambero Rosso S.p.A. – via Ottavio Gasparri 13/17 – 00152, Roma, email: [email protected]
Resta aggiornato sulle novità del mondo dell’enogastronomia! Iscriviti alle newsletter di Gambero Rosso.
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati.
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
Made with love by Programmatic Advertising Ltd
© Gambero Rosso SPA – Tutti i diritti riservati
La più autorevole guida del settore dell’enologia italiana giunge quest’anno alla sua 37sima edizione. Vini d’Italia è il risultato del lavoro di uno straordinario gruppo di degustatori, oltre sessanta, che hanno percorso il Paese in lungo e in largo per selezionare solo i migliori: oltre 25.000 vini recensiti prodotti da 2647 cantine. Indirizzi e contatti, ma anche dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Ogni etichetta è corredata dall’indicazione del prezzo medio in enoteca, delle fasce di prezzo, e da un giudizio qualitativo che si basa sull’ormai famoso sistema iconografico del Gambero Rosso: da uno fino agli ambiti Tre Bicchieri, simbolo di eccellenza della produzione enologica. che quest’anno sono 498.
No results available
ResetNo results available
Reset