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George Washington aveva la sua ricetta segreta. Ecco come l'Eggnog รจ tornato di moda in Europa

Lโ€™Eggnog, a base di uova, รจ un classico delle feste, nato in Europa e reso famoso dalle tradizioni dei coloni Usa: cosรฌ รจ tornato popolare anche nel Vecchio Mondo

  • 30 Dicembre, 2024

โ€œUn quarto di panna, un quarto di latte, dodici cucchiai di zucchero, una pinta di brandy, mezza pinta di whisky di segale, mezza pinta di rum giamaicano, un quarto di pinta di sherry. Unite prima i liquori, poi separate i tuorli dallโ€™albume delle uova, aggiungete zucchero ai tuorli sbattuti. Versate lentamente il latte e la panna mentre mescolate. Montate gli albumi a neve e incorporate lentamente con il composto. Lasciate riposare per alcuni giorni in un luogo fresco. Bevetene di frequenteโ€. Cosรฌ George Washington voleva il suo โ€œeggnogโ€, la bevanda delle festivitร  americane per eccellenza, libagione obbligatoria nel periodo delle feste, trionfo stagionale di cannella e grassi saturi, ma anche simbolo patriottico che il primo presidente americano serviva a governanti e dignitari in visita nelle sue residenze di New York e Philadelphia, prima ancora che la Casa Bianca fosse costruita.

La ricetta di George Washington

Nella ricetta che il presidente scrisse di suo pugno per i posteri manca soltanto la quantitร  di uova. Considerando le proporzioni, gli esperti dicono che dovevano essere almeno una dozzina. Lโ€™idea non proprio dietetica di mixare latte, uova sbattute, zucchero e alcol veniva dallโ€™Europa, certo, ma la consacrazione avvenne nel Nuovo Mondo, probabilmente perchรฉ nellโ€™America degli spazi sterminati e delle fattorie le uova erano piรน comuni che nel vecchio mondo, dove a lungo sono state unโ€™esclusiva dellโ€™aristocrazia. Anche gli inverni rigidi del nord degli Stati Uniti devono avere avuto un ruolo nella sua diffusione. Prima che la divinitร  americana della refrigerazione ordinasse che la Repubblica fosse riempita di macchine per il ghiaccio, a lungo lโ€™eggnog รจ stato consumato caldo o tiepido, seguendo una consuetudine che si trova ancora oggi in varie parti del Nord Europa e soprattutto in Islanda, dove lโ€™eggnog รจ servito caldo, come dessert.

Dal Posset al drink dell’America coloniale

Il britannico โ€œpossetโ€, bevanda fermentata mischiata con il latte, รจ probabilmente un lontano progenitore medievale dellโ€™eggnog. In alcuni monasteri europei si trovano tracce di cocktail fatti con il posset e lโ€™aggiunta di uova e fichi, per arricchire lโ€™intruglio di zuccheri e proteine. La nobiltร  inglese ne fece una prelibatezza altolocata da servire con sherry e spezie, ma la diffusione su larga scala avvenne nel XVIII secolo, quando si affermรฒ come cocktail simbolico dellโ€™America coloniale. Lo sherry, il brandy e i loro odiosi dazi imposti dalla madrepatria furono abbandonati in nome del rum caraibico a basso costo e altri distillati della canna da zucchero. La sua storia รจ indissolubilmente legata a quella degli schiavi deportati dallโ€™Africa nei Caraibi e poi in Nord America. Era una bevanda energetica diffusa durante il lavoro nei campi e poteva essere composta con qualunque distillato. รˆ una faccenda cosรฌ americana che si รจ diffusa in diverse varianti in altre parti del continente: i messicani bevono il โ€œrompopeโ€, i portoricani usano il latte di cocco e fanno il โ€œcoquitoโ€, i peruviani montano lโ€™uovo per mischiarlo al pisco.

Lโ€™origine del nome รจ incerta. โ€œEggโ€ รจ la parte su cui non ci sono dubbi, ma โ€œnogโ€ potrebbe essere un derivato di โ€œgrogโ€, il modo piratesco in cui venivano chiamate le varianti piรน sgraziate del rum e che ancora piรน anticamente indicava una particolare birra molto alcolica e pastosa, diffusa in Inghilterra; oppure potrebbe venire dal termine โ€œnogginโ€, una coppa di legno usata per varie misture alcoliche. Entrambe contengono elementi di veritร .

Binomio imprescindibile

Forse รจ stata la presenza delle spezie โ€“ cannella, noce moscata, chiodi di garofano, ma รจ lecito improvvisare โ€“ a renderla un classico delle festivitร  nel calendario della vita americana che รจ una sequenza interminabile di feste, ciascuna con i suoi rituali e i suoi sapori: lโ€™eggnog รจ un elemento trasversale, puรฒ fare capolino nelle ultime propaggini di Halloween, esaltarsi al Thanksgiving per poi dispiegarsi compiutamente a Natale, bevuto in tazza, mentre in sottofondo vanno i classici canti di Natale e il signor Scrooge inizia a ravvedersi.
A questa bevanda รจ legato il racconto di unโ€™epica rissa fra i cadetti di West Point la vigilia di Natale del 1826, quando i militari avrebbero voluto bere un goccio della bevanda che per tutti gli americani sa di casa e festa. I superiori avevano rigorosamente vietato gli alcolici, cosรฌ quando qualcuno รจ riuscito chissร  come a fare entrare sottobanco del whisky nella base, รจ stato subito versato, per camuffarlo, nella base analcolica dellโ€™eggnog. Risultato: ubriacatura di proporzioni storiche, con conseguente rissa da saloon. Alla fine della serata, 70 reclute erano state arrestate.

A ogni famiglia il suo Eggnog

Nella versione romantica e tradizionale, ogni casa ha la sua ricetta dellโ€™eggnog: il particolare mix di spezie, le quantitร  di uova, le proporzioni fra latte e panna, la scelta del liquore di riferimento, lโ€™aggiunta aromatica di un tocco di vaniglia, scorza di limone o altro. Lโ€™altra grande scelta รจ sul modo di montare le uova: generalmente si sbattono separatamente albumi e tuorli per poi incorporarli con gentilezza alla fine per ottenere un effetto cremoso, ma cโ€™รจ chi mescola tutto insieme per avere un cocktail piรน liquido. Di recente, lโ€™eggnog ha incontrato la mixologia e ne sono nate variazioni interessanti. Il Baltimore Eggnog รจ preparato con una base di Cognac e Rum giamaicano, mentre il Rum Flip firmato dal bartender Allen Katz prevede di shakerare lโ€™uovo intero a mano, senza agitazione meccanica. Un classico delle festivitร  รจ il Tom & Jerry, ricchissimo cocktail con uovo sbattuto intero e estratto di vaniglia creato nel 1820, poi diventato il capostipite di miriadi di variazioni. Nella versione del leggendario mixologo Dale DeGroff la base รจ composta per metร  da bourbon e per metร  da brandy fruttato: si chiama Uncle Angeloโ€™s Eggnog (a pagina 175 vi proponiamo la ricetta del Porto Flip nella variante di Julian Biondi).

Cocktail ready-to-drink e iper industriale

Ma per decine di milioni di americani lโ€™eggnog non รจ una sofisticata mistura servita da tizi con la barba in bar con i divanetti di pelle. รˆ il cartone comprato al supermercato, la tanica di plastica da un gallone, รจ il trionfo del processo industriale, dellโ€™omogeneitร  e dei conservanti. Ogni anno si vendono circa 56 milioni di litri di eggnog confezionato, secondo i dati raccolti dallโ€™American Egg Board, unโ€™associazione che fa lobbying per lโ€™industria delle uova, e nel cuore piรน ruvido dellโ€™America si rivendica con un certo orgoglio lโ€™appartenenza della bevanda alle classi popolari. Con una manciata di dollari si compra il sapore del Natale, non serve un master in scienze alimentari per afferrare il concetto. Certo, sugli gli scaffali si trova un poโ€™ di tutto. Addirittura la US Food and Drug Administration, lโ€™agenzia che regola il mercato alimentare, dice che si puรฒ vendere come eggnog un composto che contiene soltanto lโ€™1 per cento per cento di tuorlo dโ€™uovo, mentre deve necessariamente avere il 6 per cento di grassi da latticini, praticamente una bevanda al latte con un remotissimo retrogusto di uova.

Lโ€™Eggnog si fa anche veg

Naturalmente, la letale combinazione di latte, uova e grassi ha mandato in crisi la cultura dellโ€™eggnog, che vive in un contesto culturale dove i colossi del latte vanno gambe allโ€™aria, gli allevamenti sono โ€œluoghi di sofferenza e sfruttamentoโ€ e la gente รจ alla ricerca di alternative vegetali ed eticamente sostenibili. รˆ nato cosรฌ il mercato alternativo dellโ€™eggnog vegano, talvolta anche analcolico. Latte di avena, mandorla o anacardi hanno la densitร  adatta per ricreare la consistenza cremosa, mentre la parte dellโ€™uovo montato a neve si puรฒ ricreare con la fecola di maranta o altri addensanti. Tutto molto vegetale e dietetico (a parte il whisky, sโ€™intende). Decine di marchi hanno lanciato sul mercato basi per eggnog vegano alle quali si puรฒ aggiungere liquore a piacere, e il latte di avena รจ tra le opzioni piรน battute. Tutto questo rimettere in discussione ingredienti e filiere ha determinato una certa flessione nel consumo di eggnog, che perรฒ sta trovando altre forme per rimanere sulle tavole imbandite durante le feste. Ogni americano sa che senza eggnog non รจ fino in fondo Natale.

Made in Italy: Vov, Zabov e Bombardino…

Anche in Italia ci sono liquori a base dโ€™uovo che possono essere considerati parenti dellโ€™Eggnog, anche se nessuno รจ associato in modo particolare alle feste natalizie. Il piรน antico e famoso รจ naturalmente il Vov, lo โ€œzabajone confortanteโ€ con Marsala inventato dal pasticcere padovano Gian Battista Pezziol nel 1845 e approvato dalla corte di Vienna, con tutta la visibilitร  che ne derivรฒ. Il suo principale competitor รจ lo Zabov, prodotto dalle Distillerie Moccia, che ha provato a distinguersi dal concorrente mettendo il brandy al posto del Marsala, cosa che in effetti lo ha proiettato verso Nord, dove un pezzo di mercato รจ occupato anche dallโ€™olandese Advocaat. Su tutto lโ€™arco alpino (e molto oltre) รจ ormai consolidata la ultra-cinquantennale presenza del Bombardino, bevanda a base di zabaione, panna, caffรจ e brandy nata nella baita del Mottolino, in provincia di Sondrio, negli anni Settanta, quando un improvvisato zabaione corretto e servito caldo ha fatto strabuzzare gli occhi di un cliente entusiasta. Bastรฒ quella reazione a far capire che lโ€™invenzione aveva funzionato.

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