I consumi dei cittadini europei causano il 10% della deforestazione globale. ร questo il dato piรน crudo del report pubblicato dal WWF per illustrare gli effetti della nostra alimentazione sulle foreste del Pianeta e sulle specie vegetali e animali che le popolano. Ogni anno, infatti, a causa delle riconversione in terreni agricoli spariscono 10 milioni di ettari di foreste, e prendendo in considerazione gli ultimi 30 anni, il computo sale a 420 milioni di ettari scomparsi, con conseguenze allarmanti per la biodiversitร delle specie. Ed รจ proprio la produzione agricola su vasta scala a costituire la minaccia piรน pericolosa: lโ80% della deforestazione mondiale รจ, infatti, dovuta alla necessitร di fare posto ai pascoli per la produzione di carne, alle piantagioni di soia e olio di palma. E anche lโItalia, in quanto importatore di caffรจ, cacao, carni, soia, olio di palma ha le sue responsabilitร . Dunque il titolo del nuovo rapporto condiviso dal WWF รจ emblematico: โQuanta foresta avete mangiato, usato e indossato oggi?โ si (e ci) chiede il testo. Lโanalisi passa in rassegna le principali fonti di pericolo nascoste.
A partire dal consumo di caffรจ, che nel mondo continua a crescere (e lโEuropa ne รจ il principale mercato): per esaudire la domanda, entro il 2050 la produzione di caffรจ dovrร triplicare, ma a causa del cambiamento climatico, il 50% delle aree attualmente coltivate a caffรจ diventeranno inadatte alla produzione, spingendo le coltivazioni verso altitudini piรน elevate e determinando nuove deforestazioni. Lโappello รจ quello a preferire caffรจ proveniente da aziende certificate, anche se al momento solo il 20% del totale lo sono. Discorso diverso รจ quello che riguarda la soia. Dal 1950 a oggi la produzione รจ aumentata in modo esponenziale, e non certo per alimentare il consumo diretto: il 97% delle farine di soia prodotte, infatti, finisce negli allevamenti intensivi, dovโรจ ingredienti principe dei mangimi per animali. ร dunque lโincremento โ anche questo esponenziale โ della domanda di carne e derivati animali a influire indirettamente (ma anche direttamente, perchรฉ gli allevamenti di bovini hanno bisogno di spazio, e parte della carne bovina importata in Europa dal Brasile รจ frutto di disboscamenti illegali) sulla deforestazione globale. Proprio il Brasile รจ il principale produttore di soia nel mondo, ed รจ facile intuire quanto questo mercato fiorente abbia influito sul ridimensionamento della foresta Amazzonica, anche a dispetto delle tutele che dovrebbero proteggere alcuni tra i piรน preziosi ecosistemi del mondo. Giร 75 milioni di ettari di foresta amazzonica brasiliana non esistono piรน.
Come possiamo intervenire per cambiare le cose? Innanzitutto prendendo consapevolezza che lโItalia รจ il terzo maggiore importatore dโEuropa di farina di soia, e questo si traduce in circa 16mila ettari lโanno di foreste distrutte. Ridurre il consumo di carne รจ il primo segno di responsabilitร , ma โ come per il caffรจ โ รจ fondamentale saper scegliere: consumare carne in arrivo da allevamenti responsabili non solo รจ una scelta piรน salutare, ma puรฒ contribuire a salvare le foreste del Pianeta. A questo proposito, รจ bene prestare attenzione anche alla provenienza della bresaola che portiamo in tavola: lโItalia ne รจ produttore di qualitร , ma questo non esclude lโarrivo sul mercato di bresaola di zebรน, a partire da cosce congelate importate dal Brasile, che per far spazio agli allevamenti di questo animale, neanche a dirlo, abbatte grandi porzioni di foresta senza scrupoli. Ma la bresaola di zebรน รจ legale? Certo: il disciplinare Igp consente lโutilizzo di cosce importate, e la carne di zebรน รจ assimilata a quella di bovino (ecco qualche consiglio per scegliere solo bresaola realmente di qualitร ).
Al vaglio della Commissione Europea cโรจ una legge sui prodotti legati alla deforestazione, che passa attraverso lo strumento della consultazione pubblica: tutti possono aderire alla campagna#Together4forests, per far sentire la propria voce accanto a quella di oltre un milione di persone che hanno giร sottoscritto lโiniziativa.
Il rapporto del WWF sulla deforestazione incorporata nei consumi
foto di Greg Armfield per WWF UK
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