Musica

Poltrona, un buon bicchiere in mano e bella musica. La nostra playlist di Natale per voi

Il brodo sul fuoco, l'arrosto nel forno e in sottofondo un buon disco. Perchรฉ l'atmosfera di Natale comincia dalla musica

  • 25 Dicembre, 2023

Si, lo sappiamo, cโ€™รจ Alexa, Spotify, ci sono le playlist delle radio, cโ€™รจ Youtubeโ€ฆ ma supponendo che siate parte di quella esigua minoranza che la musica la ascolta ancora per ascoltare la musica e gli artisti, non come anonimo sottofondo, stile supermercato o ascensore, e che abbiate un impiantino dedicato a questa passione, beh, allora le giornate festive sono un momento ideale per tirare il fiato e spaparanzarsi in poltrona (rigorosamente con un bel maglione natalizio โ€“ il cappello da Santa Claus รจ facoltativoโ€ฆ) con un bicchiere in mano e tirare un sospiro di sollievo. Un altro anno รจ andato, i rumori della guerra sono (ancora) lontani, e dalla cucina arrivano profumi promettentiโ€ฆ
Ecco allora la nostra playlist. Classici senza tempo, un poโ€™ da baby-boomer ma con qualche suggestione piรน contemporanea. Ah, e i drink e i vini che vi suggeriamo sono il complemento perfetto per ricostruire lโ€™atmosfera natalizia. Anche se non avete il camino acceso accanto, e fuori non nevicaโ€ฆ

La nostra playlist di Natale per voi

Bing Crosby โ€“ White Christmas

Un superclassico, il disco piรน venduto della storia (come singolo e come album). Non si puรฒ che partire da qui. Per noi italiani รจ Bianco Natale. Lโ€™hanno โ€œcopertaโ€ centinaia di artisti da quel 1942 della registrazione originale, e in tutte le lingue. Da Elvis a Lady Gagaโ€ฆ Pensate che nel 1947 Bing Crosby la dovette registrare nuovamente perchรฉ la lacca originale si era deteriorata per i milioni di copie stampate. Lโ€™autore era il compositore Irving Berlin (tra lโ€™altro di religione ebraica, e che quindi non festeggiava il Nataleโ€ฆ). Ineludibile. Tra le versioni italiane vi segnaliamo quella di Irene Grandi (con video girato a Berlino) e quella, deliziosa, di Bobby Solo con il suo trio jazz, questa in inglese.

Cosa bere? Classico con classicoโ€ฆ la tradizione anglosassone (ma anche i francesi, che lo chiamano โ€œlait de Pouleโ€) ha da sempre eletto un drink come bevanda di Natale, si tratta dellโ€™Eggnogg. รˆ un drink di facile preparazione (se ne fa sempre per piรน persone) caldo e dolce e cremoso, a base di uova, zucchero, (con Brandy – o Cognac – e Rumโ€ฆ), panna e cannella (o noce moscata). Si beve caldo, seduti comodamente. Non esagerate: va giรน che รจ un piacereโ€ฆ

Frank Sinatra: Let it Snow! Let it Snow! Let it Snow!

The Voice non poteva resistere alla tentazione di incidere canzoni natalizie e di bissare il successo di Bing Crosby. Dal suo terzo album del 1948 fino alla fine della carriera (piรน di mille canzoni registrate in studio o liveโ€ฆ) ha prodotto una decina di dischi di Natale con un regolaritร  โ€“ e un successo โ€“ impressionanti. La sua versione di White Christmas รจ straordinaria, ma anche una decina di altri titoli natalizi sono strettamente leganti alla sua voce, anche se magari sono stati scritti per altri o incisi da altri prima di lui. Ma quando il vecchio Frank li interpretava, diventavano inevitabilmente, โ€œsuoiโ€.

Ne citiamo alcuni: Santa Claus Is Comin’ to Town, che risale agli anni Trenta, Have Yourself a Merry Little Christmas (originariamente cantata da Judy Garland nel 1944), o la classica Let it Snow! Una delle nostre preferite. ย Fu composta, pensate, da Sammy Cahn e dal compositore Jule Styne durante una ondata di caldo anomalo anche per il mese di luglio a Hollywood, in California. E non parla di Natale ma di inverno e di neveโ€ฆ Era il 1945. Frank la incise per la prima volta nel 1950 e da allora รจ parte del suo repertorio natalizio. Godetevi allora la sua spensierata allegria rispolverando unโ€™antologia di canti natalizi di Sinatra, una delle tante. รˆ stata la voce piรน importante della musica leggera del โ€˜900. E tante altre cose…

Cosa bere? Domanda inutile. Si va col classico drink di โ€œOlโ€™ Blue Eyesโ€, il suo soprannome. Semplicemente un Jack Daniels, il Tennessee Whiskey che ha reso famoso nel mondo (sรฌ, proprio luiโ€ฆ), quello che aveva in mano durante i concerti e le serate scatenate del Rat Packโ€ฆ Ma bevetelo come lui: โ€œthree rocks, two fingers, one splash!โ€. Ovvero: in un bicchiere old fashioned lasciate cadere tre cubetti di ghiaccio, poi versate due dita di whiskey e finite con uno spruzzo di soda o di acqua minerale (poca, attenzione, altrimenti vi tirerร  le coperte stanotte!). Ah, se cercate qualcosa di speciale regalatevi una bottiglia della serie limitata Sinatra Select, invecchiato piรน a lungo in botti scanalate internamente (le Sinatra barrell) che offrono maggiore superficie di contato tra legno e distillato. รˆ specialeโ€ฆ

Elvis Presley: Blue Christmas

Altra voce ineludibile dellโ€™era modernaโ€ฆ Elvis The Pelvis, ovvero Elvis Aaron Presley รจ unโ€™icona Pop che piรน Pop non si puรฒโ€ฆ Il Rock โ€™nโ€™ Roll e il Rockabilly erano i suoi territori di caccia preferiti, ma รจ un altro gigante che ha spaziato in tutti i generi, dal gospel al blues al jazz, dal doo-wop al country. Allora ecco il nostro consiglio: recuperate una sua antologia dove ci sia anche Blue Cristmas tra le altre canzoni, come lโ€™Elvis Christmas Album del 1957 o il self-titled Blue Christmas del 2010. La canzone รจ Billy Hayes e Jay W. Johnson e risale al 1948, ma le versioni precedenti sono destinate allโ€™oblio. Tra lโ€™altro troverete โ€œSanta Bring My Baby Back (To Me)”, “Santa Claus Is Back in Town”, “I’ll Be Home for Christmas” e altre perle, ma questa รจ davvero speciale. Una voce vellutata e profonda e il coro dei Jordanaires di sottofondoโ€ฆ รˆ un Natale sentimentale, un poโ€™ malinconico e nostalgicoโ€ฆ ma che belloโ€ฆ se nevica, poi, con fiocchi di neve blu, come nella canzone, รจ il massimo. E pensare che non voleva registrarla e nemmeno fare lo spettacolo speciale sul Natale che andava in diretta tv nel 1968 e fu un successo clamoroso. Era troppo per il re del Rock โ€˜nโ€™ Roll fare il crooner di Natale. Curiositร : lโ€™ha suonata anche Bruce Springsteen in unโ€™occasione. Era la chiusura del concerto della E-Street Band al Carousel di Asbury Park nel dicembre del 2010. Cโ€™erano tutti, anche il compianto Clarence Clemmons, il sax tenore e fondatote con il Boss della mitica band. Tutti con il cappellino rosso di Babbo Natale. Fu il suo ultimo spettacolo, il suo ultimo assolo. Sei mesi dopo Big Man ci lasciava.

Cosa Bere? Pensando alle gelide notti di dicembre nel New jersey ci vuole qualcosa di caldo e rinfrancante. Ci vuole un Irish Coffee. Facile da fare e facilissimo da bere, anche se non avete lo speciale bicchier con lo stelo schiacciato al centroโ€ฆ Due cose importanti: il whiskey deve essere assolutamente irlandese, sennรฒ che Irish coffee รจ? E poi sbattete un poโ€™ la panna nello shaker (anche senza ghiaccio ma ben fredda) prima di versarla delicatamente sul dorso di un cucchiaino sulla superficie del caffรจ dolce, bollente e ricco di whiskey, altrimenti panna e caffรจ si mescolanoโ€ฆ deve restare in superficie. E con questo drink in corpoโ€ฆ il gelo non รจ piรน un problemaโ€ฆ

Johnny Cash & June Carter: Christmas with You

Poteva mancare il talento di Johnny Cash โ€“ tra lโ€™atro personaggio dotato di una forte religiositร  e di senso della famiglia โ€“ in questa carrellata natalizia? Ovviamente no. Come molte star americane non รจ sfuggito alla mercificazione del Natale fatta di dischi speciali e di special televisiviโ€ฆ Ma la sua voce sembra nata apposta per ricordarci i misteri della fede, e si sente che lo fa senza mai forzare la mano, con unโ€™intima coerenza e convinzione che si traducono in ispirazione autentica. Christmas with You รจ stata composta da Brian Potter e Terry Lupton, ma la versione di Johnny che duetta con la moglie e musa June Carter Cash รจ imperdibile. Due grandi voci, due professionisti del palco ma anche una coppia affiatatissima nella vita, cantano questa serena ballata natalizia con una naturalezza e unโ€™armonia che trascende il genere. E se avete visto il film โ€œWalk the Lineโ€ capirete perchรฉ. La trovate nel Classic Christmas Album di Jonny, manco a dirloโ€ฆ Con altre bellissime canzoni.

Cosa bere? Anche nellโ€™Arkansas o nel Tennessee dโ€™inverno fa un freddo becco. E allora scaldiamoci come avranno sicuramente fatto Johnny e June con una bella tazza di โ€œmulled wineโ€, ovvero vin brulรฉ, o glรผhwein, vino caliente, glรถgg, bisschopswijn, vin chaud, candola, vinho quenteโ€ฆ Insomma, ha mille nomi in base ai diversi paesi dove si beve per tradizione. รˆ facilissimo da preparare, basta far scaldare (senza farlo bollire) una bella bottiglia di vino rosso con agrumi, spezie (soprattutto anice e cannella) a vostro gusto, e mieleโ€ฆ Ne esistono centinaia di ricette e varianti, ma alla fine fatelo con gli ingredienti che piรน vi piacciono, partendo da un buon vino rosso piuttosto corposo. Tra i consigliati Nebbiolo, Barbera, Nero dโ€™Avola o Montepulciano. Le denominazioni sceglietele voi.

The Beatles: Happy Christmas โ€“ Christmas time is here again

Questa รจ una Chicca per collezionisti e Beatlesmaniaci. Nulla di facilmente reperibile in commercio, se non dopo estenuanti googolate e contrattazioni. Per diversi anni, diciamo dal 1963 al 1969 i quattro baronetti di Liverpool erano soliti registrare un saluto e un augurio di Natale per i fan che li sommergevano di lettere – via fan club. Milioni di lettere, la maggior parte delle quali ovviamente non ha mai avuto risposta. Non si trattava di veri dischi, ma di flexi-disc, sottili strati di vinile che si potevano anche arrotolare e che venivano dati in omaggio con le riviste o con prodotti commerciali (qualcuno ricorda, come chi scrive, quelli del Club di Topolino?).

Niente a che vedere con una riproduzione seria di vera musica, ma tantโ€™รจโ€ฆ Bene, tra una registrazione e lโ€™altra agli Abbey Road Studios nei mesi precedenti al Natale entrava qualche tecnico in studio o qualche manager (qualche volta Phil Spector stesso) che gli ricordava degli auguri. Allora i quattro improvvisavano qualche battuta, accennavano ad un coro, ad una pantomima, una volta addirittura una canzone. Stile nonsense alla Monty Python.

Qualche minuto dopo il tutto era pronto e veniva inviato ai fan club inglesi o americani. La cosa si รจ ripetuta per sette volte, e di queste registrazioni si sono ovviamente perse le tracce finchรฉ qualcuno non le ha rimesse insieme. Non hanno gran valore se non quello documentale, ma per un appassionato sentirli ridere e far battute, raccontare storielle e accennare ritornelli di qualche loro canzone, o jingle bells, poesie di John Lennon, assoli di George Harrison e varie altre piacevolezze ha un grandissimo fascino. Se non lo trovate, su YouTube ogni anno viene pubblicato da un tal Tom Teeley un piacevole mash-up dei messaggi di cui sopra con brani di canzoni, riff e jingle dei Fab Four. Ha un suo fascinoโ€ฆ

Cosa bere? Siamo nella vecchia cara Inghilterra, dove tutto รจ tradizione. Un buon Whisky di puro malto delle Highlands o dello Speyside, o un torbato di Islay vanno benissimo. Noi restiamo sul vino, e spacchiamo il collo di un vecchio Porto Vintage. Magari del 1966. Grande vendemmia. รˆ ancora โ€“ come i Beatles – fantastico!

Rolling Stones: Winter

Per la par conditio se abbiamo tirato in ballo il quartetto di Liverpool non possiamo mancare la citazione della controparte. Molto meno โ€œrassicuranteโ€ e buonista, almeno ai tempi. Gli Stones non si sono mai nemmeno sognati di incidere qualcosa di natalizio. Non avrebbero mai e poi mai potuto. Incarnavano (e cercano di farlo ancora) lโ€™anima trasgressiva, antagonista, sporca e un poโ€™ maledetta di quella generazione. Il maglione natalizio lo dipingevano di Nero, alla cena di Natale preferivano un Beggars Banquet (1968), alla zuppa inglese una Goats Head Soup (1973). Semmai potevano parlare di freddo, solitudine e di inverno. Proprio da questโ€™album abbiamo scelto una traccia a nostro parere tra le loro cose migliori di sempre. Era la formazione che per i critici ha rappresentato il loro apice creativo e vedeva accanto a Keith Richards alla chitarra il magico talento blues di un (allโ€™epoca) ragazzino di nome Mick Taylor, cresciuto da John Mayall nei Bluesbreakers, che ha confezionato alcuni degli assoli piรน memorabili della band. Tra cui quello di Winter, struggente dolcissima e triste ballad che lo vede svettare con la sua Les Paul in un pezzo di vera bravura. Al punto che ve ne suggeriamo unโ€™altra versione, che realizzerร  dopo aver lasciato i Glimmer Twins nel 1974. Lโ€™abbiamo pescata in un The best of Mick Taylor & Carla Olson, chitarrista e cantautrice texana di vero talento, che collaborรฒ con lui per alcuni anni tra la fine dei Novanta e i primi del nuovo millennio. Il remastering รจ del 2022, e dura ben 11:27 contro i 5:30 dellโ€™originale degli Stones. Un capolavoro assoluto, tra i dieci piรน grandi solo della storia del Rock.

Cosa bere? Con un pezzo che invecchia bene come un grandissimo vinoโ€ฆ Un grande rosso! Senza se e senza maโ€ฆ Lasciamo a voi la scelta. Per gli amanti del Barolo รจ Monfortino di Giacomo Conterno (ah, il 1985โ€ฆ pura energica poesia, come pure il 2004), se amate il Pinot Nero behโ€ฆ della stessa annata il Musigny VV di Comte Georges de Vogรผรฉ di qualche grande annata come lโ€™85, o il 2005. Insondabile infinita eleganza.

John Lennon & Yoko Ono: Happy Christmas (War is Over)

Il pezzo รจ del 1971, e nasce come canzone di protesta contro la guerra del Vietnam che andava avanti dai primi anni Sessanta e sarebbe finita con la caduta di Saigon solo nel 1975. La coppia era ormai nota oltre che per le performance artistiche anche per lโ€™attivismo pacifista. Dopo i bed-in di Amsterdam e Toronto del 1969, dopo la campagna di affissioni internazionale pagata dai Lennon con i giganteschi manifesti che recitavano โ€œWar is Over โ€“ If You Want It!โ€ che avevano sollevato lโ€™opinione pubblica mondiale era il momento di incidere musica.

Imagine, dal primo album solista di John dopo lโ€™era Beatles, grande inno pacifista, fu un successo globale, e cosรฌ lโ€™anno dopo la coppia registrรฒ questa canzone di protesta che sarebbe diventata una delle canzoni di Natale piรน amate del mondo, capace di tornare ai primi posti in classifica a piรน riprese nel corso degli anni nel periodo di natale come accadde nel 1980 dopo lโ€™assassinio di John, quando per settimane Imagine rimase al n. 1 e Happy Christmas al n. 2 in USA e in molti altri paesi. Dio solo sa se anche oggi cโ€™รจ bisogno di Pace in questo nostro tormentato mondo. Allora avviciniamoci a Natale con un poโ€™ di spirito militante e pacifista nella speranza che le nazioni coinvolte nei conflitti scelgano la ragionevolezza e la diplomazia anzichรฉ le bombe. La guerra puรฒ finire โ€“ Se anche noi lo vogliamo!

Cosa Bere? Qualcosa di dolce e rassicurante come le melodie di John e Yoko, ma dal carattere deciso. Un bel Passito di Pantelleria come Ben Ryรฉ di Donnafugata sarebbe perfetto. Ha un carattere solare e mediterraneo, unโ€™eleganza innata e una dolcezza intensa ma controllata che piace a tutti davvero. Da accompagnare ai dolci natalizi che vorrete.

Lucio Dalla: Lโ€™anno che verrร 

Non รจ una canzone di Natale ma parla della fine dellโ€™annoย e รจ uno dei piรน bei testi del grande Bolognese. La compose nel 1978 in seguito allโ€™arresto per motivi politici di un suo amico, Giuseppe โ€œRosโ€ Rossetti, pittore, scultore e poeta, con il quale volle condividere la notte di Capodanno in carcere. Un testo di struggente malinconia che ci riporta agli anni di piombo, aio gruppi estremisti e alla violenza degli attentati. Rossetti fu arrestato per errore (si pensava che fosse un militante di Prima Linea, un gruppo eversivo della lotta armata responsabile di numerosi ferimenti e omicidi), ma ci vollero alcune settimane per chiarire la situazione. Quello che ci rimane di quella triste esperienza รจ questa magnifica canzone, scritta da Lucio da solo proprio in casa dellโ€™amico arrestato, con un testo perfezionato insieme ad un altro suo grande amico, il frate domenicano Padre Michele Casali, di Bologna. La canzone รจ nellโ€™album Lucio Dalla del 1979 con lโ€™arrangiamento di Gian Piero Reverberi. Da allora รจ un grande classico della canzone italiana. Il suo testo, dopo oltre quarantโ€™anni, รจ straordinariamente attuale, e la lettera allโ€™amico (รจ nota anche come Caro Amico ti Scrivo) pur parlando di un presente problematico apre sul finale le porte alla speranza: dopo il periodo triste verrร  unโ€™epoca spensierata, dove sarร  tre volte Natale e sarร  festa tutto lโ€™anno, e anche i preti si sposeranno (ma solo a una certa etร โ€ฆ). Nata in unโ€™epoca difficile ma in cui si intravvedevano spiragli di luce per il futuroโ€ฆ Che ci faccia riflettere!

Cosa bere? Un grande vino che non ha paura di invecchiare, anziโ€ฆ Diciamo un maestoso Brunello di Montalcino, uno dei grandi dโ€™Italia. Ci viene in mente la Riserva di Poggio di Sotto, anchโ€™esso un classico intramontabile. Ha profonditร , pienezza, una struttura elegante come la canzone di Dalla. Lasciatelo respirare nel bicchiere se ha qualche anno, come dovrebbe. Tra le annate recenti la 2016 รจ una meraviglia, ma se riuscite a trovare la 2004โ€ฆ

Leonhard Cohen: Hallelujah

Se non ce lโ€™avete, recuperate lโ€™album Various Positions del 1984. รˆ denso di capolavori e vi trasporterร  nel mondo di questo straordinario poeta e cantautore canadese. Le sue canzoni e la sua poetica hanno esercitato unโ€™influenza incredibile su uno sterminato numero di musicisti, forse piรน abili di noi comuni ascoltatori a decifrare i criptici e evocativi versi di questo chansonnier-filosofo, conditi spesso solo di scarni e delicati arpeggi di chitarra. De Andrรฉ, Jeff Buckley, Dylan, Finardi, Bocelli, Bono e Jennifer Warnes sono solo alcuni degli artisti che si sono lasciati ispirare da Cohen o hanno interpretato le sue canzoni. Hallelujah non รจ propriamente un testo religioso anche se ha riferimenti biblici, e si presta – come tutte le composizioni del menestrello di Montreal – a vari piani di lettura. Ma la sua voce calda, ruvida e affilata, lโ€™andatura quasi liturgica sono un ottimo ascolto natalizio. Come tutto il resto dellโ€™album, che riflette sul mistero della vita, dellโ€™amore e della morte con pacata intimistica malinconia ma anche con un incredibile amore per la vita. Tra le nostre preferite la versione Live in London del 2009 con fantastici arrangiamenti di cori, tastiere e organo Hammond.

Cosa bere? Questa รจ terra di grandi rossi, caldi, vellutati e avvolgenti. Insomma, lโ€™Amarone della Valpolicella con la sua calda forza, la ricchezza e la profonditร  รจ perfetto. Scegliete unโ€™annata matura: un 1995, โ€™97 o โ€™98 sono pronte da bere ora. Leonard lo amava molto e quando lo beveva si levava il suo Borsalino con deferenzaโ€ฆ

Band Aid: Do they know itโ€™s Christmas?

La domanda sorge spontanea a noi come dovette apparire scontata a Bob Geldof e a Midge Ure degli Ultravox quando scrissero questo brano per raccogliere fondi per la terribile carestia che stava devastando lโ€™Etiopia nel 1984. Riguardare il video oggi fa stringere il cuore. รˆ una sorta di enciclopedia del Brit Sound degli anno Ottanta, non manca nessuno. Bono (U2), Sting (Police), Paul Weller (Style Council), Phil Collins (Genesis), Boy George, Tony Hadley (Spandau Ballet), Simon Le Bon (Duran Duran), George Michael (Wham!) sono solo alcuni degli artisti che nel giro di 24 ore registrarono questo straordinario video. Alcuni non sono piรน tra noi, ma questo pezzo rimarrร  per sempre nella storia della musica. รˆ una vera canzone di Natale, che ha lo scopo dichiarato dal coro: “feed the world, let them know it’s Christmas time”. Insomma, scalda il cuore, fa venire un poโ€™ di nostalgia per quegli anni ma ci fa capire che mettendosi insieme si possono fare cose importanti per lโ€™umanitร  e per la pace. Come hanno fatto lโ€™anno dopo gli americani di Usa for Africa con We are the World. Ma questa รจ unโ€™altra storiaโ€ฆ

Cosa bere? Domanda da un milione di Euro. Che non puรฒ avere una risposta precisa, perchรฉ in quel pezzo cโ€™รจ tutto. E sono tutti artisti di altissimo livello. Un grande vino a vostra scelta, allora. Vi consigliamo di sceglierlo nella nostra lista del Tre Bicchieri della guida Vini dโ€™Italia 2024. Li abbiamo assaggiati tutti, per voi, e ne abbiamo premiati 498. Ce nโ€™รจ per tutti i gusti e tutte le tasche. Ah, dimenticavamoโ€ฆ Buon Natale!

Tutte immagini, tranne la copertina, sono state create con un programma di Intelligenza artificiale

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