Guida Oli d’Italia 2017. Ecco tutti i Premi Speciali

10 Apr 2017, 12:41 | a cura di

Finalmente è stata presentata, a Verona, la guida Oli d'Italia 2017. In questa nuova edizione tanti gli extravergine premiati con le Tre Foglie e tanti Premi Speciali, agli oli, alle aziende e perfino ai frantoi.

Oggi, al Sol di Verona, Gambero Rosso e Unaprol presentano la guida Oli d’Italia 2017 che premia i migliori extravergine della Penisola, del Nord, Centro, del Sud e delle Isole già anticipati nelle scorse settimane. Alla manifestazione vengono consegnati gli attestati ai 20 Premi Speciali. Pubblichiamo 20 piccole interviste ai premiati, precedute dall’introduzione alla guida del curatore, Stefano Polacchi, che fa il punto sul senso di questi riconoscimenti in quali sintetizzano in modo esemplare cosa significa fare olio di oliva di qualità: partire sempre più dalla terra, molire senza rovinare le olive sane, confrontarsi sempre più tra agricoltori, frantoiani e agronomi, aggregarsi sul fronte produttivo e della promozione.

 

La Squadra Vincente

Come per Paolo di Tarso sulla via di Damasco, il percorso verso la conversione può avere le sue folgorazioni e le sue cadute.

L’importante è rialzarsi. E perseverare. Accade la stessa cosa sulla strada della qualità. Soprattutto per l’olio extravergine di oliva. È quanto dimostrano le etichette, le storie, i sacrifici dei 20 Premi Speciali 2017. Ognuno di questi campioni del made in Italy racconta come perseguire la qualità estrema in situazioni e realtà diverse in un paese che della diversità deve fare la sua bandiera.

 

Perché i Premi ex aequo

In particolare, è il caso di soffermarsi sui premi ex aequo. I due biologici premiati sono umbri: perché l’Umbria è la regione dove l’attenzione maniacale in campo e in frantoio ha permesso di non usare chimica in una stagione simile per molti versi a quella di due anni fa: quella lezione ha creato un plus di conoscenza e consapevolezza di cui le due aziende sono espressione massima. Gli olivicoltori dell’anno sono due frantoiani toscani che, ognuno a modo suo, partono dalle olive prima di affrontare la molitura e questo ha fatto la differenza in una regione che quest’anno ha comunque dato molto. I due migliori monocultivar: aziende che sono riuscite a dare la massima espressività e il massimo equilibrio lavorando in condizioni estreme varietà che normalmente danno oli con più spigoli e meno eleganza, ma che qui sono invece paradigmi di raffinatezza e armonia. Idem per i migliori blend: lavoro maniacale in campo puntato sull’idea di un olio che si comincia a costruire dalla pianta.

 

Dop e Igp

Così per le migliori Dop e le migliori Igp: le prime sono rappresentate da due oli che tutto sono meno che omologati e che riescono a esprimere la vivacità di territori assai diversi, ma entrambi non rappresentabili attraverso stereotipi da cartolina; anche le Igp, ritenute da alcuni figlie di un dio minore, danno il massimo del carattere di regioni come Toscana e Sicilia, le uniche insieme alla Calabria (al momento) a poter usare la certificazione europea. E ancora i migliori rapporti Qualità-Prezzo: oli sartoriali, millimetrici, a un prezzo davvero “giusto”, ma non ridicolo!

Oli d'Italia 2017 | Gambero Rosso | 432 pp | 13,90 euro | disponibile in edicola e libreria | clicca qui per acquistare la guida online

 

a cura di Stefano Polacchi

 

 

I PREMI SPECIALI 2017

 

 

Miglior Fruttato Leggero

Cetrone| De

Il De nasce dall’esigenza di avere un olio modulabile anche in abbinamento al cibo. Dai nuovi impianti su terreno argilloso appena sotto le colline di Sonnino, e una lavorazione ad hoc in frantoio"racconta Alfredo Cetrone, un pioniere dell’extravergine nelle Colline Pontine. Così, guardando al fruttato leggero con occhi abituati all’esuberanza dell’Itrana, ha ottenuto un extravergine tutto modulato sui sentori del pomodoro rosso, della valeriana e delle erbe aromatiche mediterranee.

Cetrone | Sonnino (LT) | Lazio | www.cetrone.it

 

Miglior Fruttato Medio

Tenute Librandi Pasquale| Monocultivar Nocellara del Belice Bio

In un momento di gran successo per le cultivar autoctone, il premio se lo prende un’oliva siciliana in terra di Calabria. “Ma qui sono clima e terroir a fare la differenza”racconta Lucia Librandi che con il fratello Michele segue l’azienda di famiglia “Siamo in collina, abbiamo il mare di fronte e la montagna alle spalle. Nella 'nostra' Nocellara si sente meno il pomodoro e più una freschezza erbacea”. Ed è proprio l’eleganza delle note di timo, ortica e citronella a dare emozioni complesse e nette al tempo stesso.

Tenute Librandi Pasquale | Vaccarizzo Albanese (CS) | Calabria | www.oliolibrandi.it

 

Miglior Fruttato Intenso

Intini | Monocultivar Coratina

Si fa presto a dire Coratina! E spesso a snobbarla con un semplice: “Troppoamara!”.Ma l’amaro, insegnano pittori come Rothko, è come un colore: vitalità ed espressività è tutta nello spessore dei toni! “L’annata ci ha dato una mano verso l’eleganza”si schermisce Piero Intini ma la Coratina deve essere anche ben lavorata per non avere un amaro medicinale: conoscere a fondo la maturità delle olive, controllare le temperature delle olive e della lavorazione. Poi, tenere a bada l’ossidazione e i giri del frangitore. Assaggio l’olio appena esce dal decanter e verifico il processo. Così ho un olio esuberante, ma al tempo stesso elegante”.

Intini | Alberobello (BA) | Puglia | www.oliointini.it

 

Miglior Monocultivar

Fisicaro Galioto | Monocultivar Moresca

Non è facile ottenere l’armonia in un monovarietale. In questo extravergine, estratto da una cultivar autoctona della Sicilia centrale e orientale, a dare eleganza è proprio la vivacità espressa da un frutto sanissimo lavorato a inizio invaiatura: la nota quasi smaltata del pomodoro verde si unisce alle note di erbe aromatiche come l’ortica e amare come il cardo, in un rincorrersi fascinoso di emozioni sensoriali. “La Moresca è delicata, ma con la raccolta anticipata abbiamo ottenuto una eleganza e freschezza importanti” spiega Giovanni Galioto.

Fisicaro Galioto | Ferla (SR) | Sicilia | www.frantoiogalioto.it

 

Doria| Lei Monocultivar Cassanese Bio

Bellissimo al naso, verde e raffinato, con note d’origano, pomodoro e cardo, sentori di mentuccia e altre aromatiche che rispondono perfettamente nel palato. Sempre più il mondo dei monovarietali evolve verso una maturità sconosciuta: grazie anche ai tempi di raccolta e di lavorazione. Terroir ed escursioni termiche fanno il resto: siamo nella piana di Sibari, tra i massicci di Sila e Pollino. “Crediamo molto nella Cassanese”spiega Alessandra Paolini Un’oliva da mensa che abbiamo voluto declinare sull’olio. Cultivar difficile con rese basse, anche del 6%, e invaiatura da controllare bene. Ma ha un’eleganza e un’intensità molto coinvolgenti”.

Doria | Cassano Allo Ionio (CS) | Calabria | www.agricoladoriasrl.it

 

Migliore Bio

Marfuga | L'Affiorante Monocultivar Moraiolo Bio

Questo Premio è il frutto di una programmazione del lavoro maniacale. Ci aspettavamo una stagione particolare, noi siamo tra i 400 e i 600 metri e questo ci ha aiutato a combattere attacchi dei parassiti, in particolare col Moraiolo” raccontaFrancescoGradassi:“Poi, abbiamo fatto 5 trattamenti biologici seguendo il tempo, giorno per giorno, con costi enormi. È il quarto anno che programmiamo il lavoro in primis sul Moraiolo per raggiungere obiettivi alti e su questo investiamo molto. I risultati che otteniamo mi danno un’enorme soddisfazione”.

Marfuga | Campello sul Clitunno (PG) | Umbria | www.marfuga.it

 

Viola| Costa del Riparo Bio

Questa campagna olearia dimostra ancora una volta che non c’è più spazio per gli olivicoltori della domenica”. È provocatorio Marco Viola. Ed è provocatorio anche assegnare all’Umbria la palma Bio, proprio quest’anno. “La qualità non è più solo legata all’acidità o al gusto”spiega Marco Viola “È fondamentale l’assenza di contaminanti: su questo è fondamentale il frantoio. Molti mercati sono attentissimi agli inquinanti (oli o plastiche) legate alla lavorazione. Poi, certo, il clima che cambia crea problemi forti anche in campo, come ha insegnato la disastrosa annata 2014”.

Viola | Foligno (PG) | Umbria | www.viola.it

 

Miglior Blend

Zuppini| Veneranda 19

La base è l’autoctona Tortiglione, ma io cerco l’equilibrio in ogni annata: ogni stagione è diversa e voglio capire ogni anno quale cultivar esprime le caratteristiche migliori sia in polifenoli che in flavour”afferma RinoMatoneIl mio è un lavoro maniacale: per la pulizia e tecnologia in frantoio, cura degli olivi in campo. Poi, grandissima selezione manuale di materia prima in frantoio”. Il blend?“Deve esprimere un grande equilibrio: io amo il fruttato intenso e una forte carica polifenolica. Ciò richiede una buona struttura che dia equilibrio”.

Zuppini | Torricella Sicura (TE) | Abruzzo | [email protected]

 

Fattoria Ambrosio| Vega

Itrana e Frantoio, blend dal naso intrigante e sfaccettato dove le note di pomodoro, rucola e cardo sono nitide e precise, sostenute da echi balsamici. Al palato è preciso, equilibrato e sontuoso. “È un blend che nasce dal campo: ho fatto un impianto proprio per fare il Vega”parla MassimoValentinoAmbrosio,agricoltore che arriva all’olio come degustatore “Il Frantoio, cultivar internazionalizzata, ha amaro e piccante importanti; l’Itrana è più delicata e aromatica con sentori di erba falciata e pomodoro”. E di blend così ne vedremo altri…

Fattoria Ambrosio | Salento (SA) | Campania | www.fattoriaambrosio.it

 

Migliore Dop

Paolo Bonomelli Boutique Olive Farm| Dop Garda Orientale Monocultivar Drizzar

Questo Monocultivar Drizzar (alias Casaliva) dà una rappresentazione del Garda fuori dagli stereotipi di dolcezza e leggerezza. “Io ho creato l’azienda sul legame col territorio e sono felice di un premio proprio su questo specifico tema. Le cultivar autoctone sono per noi elemento fondante”spiega PaoloBonomelliMa sono molto cauto nel collegare le intensità di un olio al terroir: dipende solo dal modo in cui l’oliva viene lavorata. E la lavorazione deve garantire la qualità, quindi la vitalità del prodotto. I prototipi non hanno senso rispetto al territorio. La tipicità è altra cosa”.

Paolo Bonomelli Boutique Olive Farm | Torri del Benaco (VR) | Veneto | www.paolobonomelli.com

 

Trappeto di Caprafico | Dop Colline Teatine

È un riferimento di stile e finezza: all’olfatto mostra un ventaglio di aromi sfaccettato e intenso, a ricordare la foglia di pomodoro e le conifere. In bocca è elegante come pochi. “È la nostra interpretazione di una Dop che tra i primi abbiamo voluto seguire”afferma TommasoMasciantonioquesto è un territorio aspro, ai piedi della Majella, ma anche gentile per le sue dolcezze: l’Intosso è una cultivar estrema, la Gentile è maggiormente morbida”. Quell’Abruzzo “forte e gentile” di cui parla il ferrarese Primo Levi dopo un viaggio nella regione.

Trappeto di Caprafico | Casoli (CH) | Abruzzo | www.trappetodicaprafico.com

 

Migliore Igp

Centonze | Case di Latomia Igp Sicilia

Per noi è un onore poter avere un olio che parla della nostra terra con le cultivar tipiche in questo primo anno di Igp che sta ottenendo un grande successo nei mercati”sorride AntoninoCentonzeQuesto blend è all’80% di Nocellara cresciuta nelle antichissime latomie, piante abbarbicate alla roccia, senza terra: hanno un’armonia maggiore dovuta al tufo che le nutre. Cerasuola e Biancolilla vengono dalle terre rosse dei dintorni. Le olive vengono frante insieme”. Uno splendido esempio per chi voglia fare Igp.

Centonze | Castelvetrano (TP) | Sicilia | www.oliocentonze.com

 

Violone | Agrifoglio Igp Toscano
Un olio di profumi e austerità, nitido e profondo, impreziosito dalla bella nota tostata che hanno i grandi oli della Toscana continentale e da un richiamo coraggioso all’aglio selvatico. Agrifoglio è un paesaggio, un viaggio. “Sono felice del premio, ma non sono molto contento per come vanno le cose nell’Igp per lentezze e lungaggini burocratiche”esclama GiacomoCertosi,agronomo responsabile della tenuta di Diego Della Valle “mentre la cosa in cui crediamo è la qualità, a prescindere dalle certificazioni in cui peraltro credo molto”. Un altro esempio di come fare Igp.

Violone | Incisa in Val d'Arno (FI) | Toscana | [email protected]

 

Frantoio dell’Anno

Marsicani

Io lavoravo in frantoio solo per le mie olive. Ma mi rendevo conto sempre di più di essere una cattedrale nel deserto. Così ho provato, con diversi olivicoltori giovani e motivati, a esplorare la possibilità di un terreno di lavoro comune” racconta Nicolangelo MarsicaniÈ nata una sorta di associazione e insieme abbiamo cominciato a confrontarci con le altre realtà importanti d’Italia”Aderiscono, al momento, le aziende San Salvatore, Tabano, Matarazzo, Marco Rizzo, Manuela Russo (tutti premiati in guida, ndr). “Presto saremo in dieci. Agricola Doria ha molito da me. Tutto ruota intorno al frantoio partendo dal campo e da un comune sentire. Questo aiuta tutti a crescere, me in primis”.

Marsicani | Morigerati (SA) | Campania | www.marsicani.com

 

Azienda dell’Anno

Agrestis

Soprattutto in questa annata, il risultato ci dà una enorme soddisfazione e una grossa spinta”sorride Giuseppe Paparone, presidente della Cooperativa “Dietro al nostro lavoro sicuramente non c’è guadagno: abbiamo perso il 70% di produzione e una resa media del 10%”. Il segreto per fare qualità in cooperativa? “Siamo soci, ma anche amici. Ci sono scontri, ma poi si risolvono. Vista l’annata, abbiamo anticipato tantissimo la raccolta al 20 settembre. Anche il clima, molto caldo, ci ha spinto a preferire la qualità piuttosto che un’aspettativa sulla resa. È un impegno quotidiano che ci prende almeno 12 ore”.

Agrestis | Buccheri (SR) | Sicilia | www.agrestis.eu

 

Olivicoltore dell’Anno

Frantoio Franci

Un Premio da olivicoltore per un frantoiano! Sorride GiorgioFranci: “Mi fa immenso piacere: questo lavoro deve partire dal campo. Quest’anno, seguire gli olivi ha comportato un’attenzione particolare: ci sono agronomi che mi affiancano e con loro ci si confronta” racconta, e continua “Ho girato tutti gli oliveti almeno una volta a settimana per ogni campo, per prendere campioni e analizzarli al microscopio. Tutto ciò ha fatto la differenza, in Toscana. Abbiamo indovinato le scelte di potatura e di concimazione con tantissimo letame di pecora. E le analisi sulle tracce di principi attivi sulle olive sono tutte negative”.

Frantoio Franci | Castel del Piano (GR) | Toscana | www.frantoiofranci.it

 

Fonte di Foiano

Loro, Paolo e Simone Di Gaetano, sono così legati agli olivi che hanno investito in uno stupendo frantoio a esclusivo servizio delle loro olive, per poterle lavorare al meglio dopo averle raccolte sanissime e al giusto punto di invaiatura. “Il lavoro nel campo è davvero difficile, con alternanze e patologie importanti e diverse” spiegaPaolo“È difficile avere un prodotto sano e quando riesci ad averlo non si può rovinare in frantoio. Poi, lavorando tutta la filiera puoi anche dare personalità a un lavoro che ti prende la vita. Noi crediamo fortemente nel mercato italiano, pur esportando in oltre 30 paesi”.

Fonte di Foiano | Castagneto Carducci (LI) | Toscana | www.fontedifoiano.it

 

Qualità/Prezzo

Doganieri Miyazaki | Podere San Giulio

Cura maniacale degli olivi e delle olive, scelta manuale drupa per drupa, un olio sartoriale, insomma. A un prezzo più che giusto. Quando chiediamo il costo della bottiglia, MaurizioDoganieririsponde con una domanda: “Non ci credevate? pensavate che fosse un errore? Devo aumentare?”. Poi, spiega: “Avere un olio di ottima qualità, quest’anno, a un prezzo competitivo, è una bella soddisfazione: io cerco solo di fare il massimo lavorando in campagna. Il prezzo buono significa che faccio il mio lavoro per passione e non per business”. Quest’extravergine è il massimo dell’espressione olivicola della Tuscia Viterbese.

Doganieri Miyazaki | Castiglione in Teverina (VT) | Lazio | 18 euro | [email protected]

 

Torre a Oriente | Cuore d'Ortice Monocultivar Ortice Bio |

Un altro emozionante olio sartoriale a prezzi incredibili. “Per l’olio diventa sempre più quasi eroico avere qualità, anno dopo anno”sorride soddisfatta PatriziaIannellaIo seguo gli olivi in campo, mio marito Giorgio Gentilcore segue il piccolo frantoio Mori che molisce solo per noi. Noi abbiamo 3 ettari di Ortice in un costone di olivi secolari, tutti inerbati con trifoglio sotterraneo che falciamo manualmente per avere anche fissazione di azoto: le piante sono un ecotipo locale molto antico e difficili da lavorare. Abbiamo scelto un prezzo giusto che ci aiuti a farci conoscere e ad avvicinare i consumatori in azienda”.

Torre a Oriente | Torrecuso (BN) | Campania | 18 euro | www.torreaoriente.com

 

Migliore Performance Territoriale

Accademia Olearia

Alessandro e Giuseppe Fois curano 25mila olivi su 250 ettari.“Noi produciamo da soli il 60% della Dop: è stata una scommessa, che ci ha spinto anche a fare il massimo sulla strada della qualità” raccontano i due, agricoltori da 4 generazioni “Il problema vero è decidere se fare tutti i passaggi della filiera in maniera maniacale o se invece ti accontenti. La campagna va frequentata, bisogna seguire le piante e le olive. Il frantoio è importante per non alterare le olive, ma la partenza è sempre da lì, dal campo, dalla terra. Non c’è altra strada. E noi in Italia, per essere competitivi, non abbiamo bisogno né di cultivar straniere, né di impianti superintensivi. La nostra ricchezza è la diversità”.

Accademia Olearia | Alghero (SS) | Sardegna | www.accademiaolearia.com

 

 

Per leggere Anteprima Oli d'Italia 2017. Sud&Isole: ecco gli extravergine premiati clicca qui

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