Affacciata sul Tirreno e legata indissolubilmente al mare, Livorno mantiene – tra i capoluoghi toscani – una sua identità molto caratterizzata. Trasformata in centro commerciale mercantile all’inizio del Seicento per impulso della signoria medicea, ancora oggi vi si respira una vivace contaminazione culturale che è merito dell’attitudine alla tolleranza preservata nei secoli, quando la Venezia nuova (il quartiere storico costruito sull’acqua) si popolò di perseguitati politici, religiosi e razziali che qui trovarono accoglienza.
Una passeggiata di un giorno tra le attrattive cittadine permette di scoprire il fermento della zona portuale, l’atmosfera rilassata degli stabilimenti allineati sul lungomare (fino alle scogliere di pietra rosata del Romito), tra giardini e chioschi celebrati da scrittori e artisti, le ville liberty che si confondono con le chiese seicentesche. Un centro storico da visitare a piedi, raccolto intorno al perimetro pentagonale dei Fossi Medicei, visitabili in battello, che delimitano il parco pubblico della Fortezza Nuova.
Anche sul fronte gastronomico la città labronica mantiene una personalità ben definita, terreno di incontro tra tradizioni diffuse lungo tutta la costa tirrenica – come la cecina chiamata dai livornesi torta di ceci, servita anche in versione 5 a 5 (in passato 5 centesimi di torta e 5 centesimi di pane), racchiusa in una focaccina che richiama alla mente il pane e panelle palermitano – e varianti locali di piatti della cultura gastronomica mediterranea come la zuppa di pesce, che con l’aggiunta di pomodoro si trasforma nel celebre cacciucco a base di pesce, molluschi e crostacei servito denso su pane bruscato.
Ma l’identità gastronomica livornese passa anche attraverso il ponce, la mistura da corsari ideata agli inizi del Seicento, quando le imbarcazioni saracene portarono con sé chicchi di caffè e barilotti di rum. Oggi i bar storici (nella città che ha visto nascere i primi caffè letterari in Italia nel corso dell’Ottocento) continuano a servire questa bevanda ricostituente a base di caffè rinforzato con rum caldo.
Ecco per voi i migliori suggerimenti gastronomici tratti dalle guide del Gambero Rosso, per trascorrere una piacevole giornata alla scoperta di Livorno senza rinunciare al piacere della buona tavola. Ce n’è per tutti i gusti.
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In Vernice: due forchette per questa insegna aperta solo a cena, che d’estate si trasferisce presso lo stabilimento Lo Scoglietto, e garantisce un ottimo rapporto qualità prezzo con un’offerta che privilegia i piatti di terra e l’utilizzo in cucina di Presidi Slow Food. Pane, pasta e dolci sono fatti in casa.
La Barrocciaia: si trova nel cuore del centro storico questa tradizionale trattoria dall’ambiente informale e divertente, ideale per un pranzo veloce o una cena per assaggiare i grandi classici della tradizione locale – tra pappardelle al cinghiale, baccalà fritto e moscardini in umido con patate - accompagnati da etichette regionali.
Locanda Garzelli: un indirizzo un po’ defilato (una forchetta), sulla costa a pochi chilometri dalla città in direzione delle belle scogliere del Romito. In località Quercianella, questa locanda di charme in stile liberty propone una raffinata cucina di mare, tra crudi di pesce e ingredienti del territorio.
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Da Cecco: la tradizionale torta di ceci (anche in versione 5 a 5) dal 1958 al porto.
Torteria da Gagarin: un altro indirizzo da non perdere, nel mercato cittadino, per gustare l’originale torta di ceci, cotta in tegame in forno a legna.
L’Ostricaio: il baracchino storico sul lungomare è un punto di riferimento per acquistare un cartoccio di frutti di mare da passeggio, ostriche e un calice di vino. Ma anche crudi di pesce e piatti semplici della tradizione con vista mare.
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Bar Civili: un’insegna storica nelle vicinanze della stazione ferroviaria dove ritrovare il fascino di un’atmosfera d’altri tempi. Clientela abituale, arredi e il tipico ponce caldo garantiscono un’esperienza autentica. Ottima scelta di cocktail.
Drupa Caffè: Nella sua caffetteria Luca Mosconi, specializzato come il resto del suo staff in Latte Art, serve caffè di piantagione selezionati.
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Pasticceria Cristiani: dagli anni Sessanta è uno dei migliori laboratori della provincia e offre un’ampia varietà di dolci della pasticceria tradizionale italiana e locale, tra biscotteria tipica, schiacciata livornese, torte, panettoni e colombe artigianali. Disponibile anche il panino labronico, con salsa verde, melanzane e prosciutto crudo.
a cura di Livia Montagnoli
In Vernice | Livorno | via Sproni, 32 | tel. 0586.219546 | aperto solo la sera, chiuso domenica | [email protected]| www.loscogliettorosignano.it
La Barrocciaia | Livorno | piazza Felice Cavallotti, 13 | tel. 0586.882637 | chiuso domenica a pranzo e lunedì | www.labarrocciaia.it
Locanda Garzelli | Quercianella (LI) | via Giovanni Pascoli, 32 | tel. 0586.491027 | chiuso il mercoledì | [email protected]| www.locandagarzelli.it
Da Cecco | Livorno | via dei Cavalletti 2 | tel. 0586.881074 | www.pizzeriaceccolivorno.com
Torteria da Gagarin | Livorno | via del Cardinale, 24, Livorno | tel. 0586.884086 | chiuso la domenica
L’Ostricaio | Livorno | viale Italia, 100 | tel. 0586.581345 | www.facebook.com/pages/LOSTRICAIO-STUZZICHERIA-DI-MARE/262730769992
Bar Civili | Livorno | via del Vigna, 55 | tel. 0586.401332 | chiuso la domenica |ÂÂÂÂÂÂ www.barcivili.it
Drupa Caffè | Livorno | via Marradi, 144 | chiuso la domenica | tel. 339.3568676
Pasticceria Cristiani | Livorno | via di Salviano, 6 | tel. 0586.856598 | chiuso il mercoledì | [email protected]ÂÂÂÂÂÂ | www.pasticceriacristiani.it
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