Chi ama scrivere di cibo, o meglio di enogastronomia, sa bene che non esiste un manuale dโistruzioni in italiano. A colmare questo vuoto ha pensato Mariagrazia Villa, esperta di comunicazione e docente allo IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia). Professione food writer โ Dario Flaccovio Editore, in libreria dal 15 novembre โ รจ il libro che ancora mancava nel bel paese. Lโintento รจ ancora piรน chiaro nel sottotitolo, โun ricettario di scrittura con esercizi sodi, strapazzati e ร la coqueโ. Infatti, lโautrice delinea le principali regole di una buona scrittura enogastronomica e propone una quarantina di esercizi, sia creativi che logico-razionali, per imparare a raccontare cibo e vino.
L'indice, come un menu
Lโindice รจ un vero e proprio menu con sei portate, tutte di enorme importanza. Si comincia allora con una โCrema scritta con gallette ai cinque cerealiโ, dove si pongono le basi e le giuste domande. Quali sono gli intenti e cosa serve a un buon food writer. Come รจ meglio fare i primi passi. Si passa poi alle sostanziose e saporite โPagine rigate alla mediterraneaโ, dove si prendono in esame il rapporto con lโeditore e i vari stili di food writing, non tralasciando nulla, nemmeno punteggiatura e ritmo. Un consiglio su tutti: โLa scrittura enogastronomica applicata alla sfera editoriale deve presentare, molto piรน di quando viene associata ad altri ambiti, aspetti di sperimentazione, innovazione e singolaritร , per non cadere in facilissimi clichรฉโ.
ร con i โBocconcini di blog con articoli al fornoโ che il food writer scopre la sua vera natura. Chi รจ. Per chi potrebbe scrivere. In che modo lo deve fare per essere corretto col suo lettore. โPratica il fact checking prima di pubblicare il tuo articolo o post, ossia verifica i fattiโ e ancora โRacconta la veritร , senza omissioni e senza esagerazioniโ. Giunta lโora della โFarinata social con claim trifolatiโ ci si immerge nella realtร , anche aziendale, del food writer, con consigli pratici e mirati per ottenere e comunicare le giuste informazioni, cosรฌ da โmettere appetito ai consumatoriโ.
โFresca misticanza di destinazioniโ ci riporta allโArtusi e allโarte di saper raccontare una bella storia, con un forte legame al territorio. Consigli necessari a qualsiasi narratore di storie enogastronomiche: โcondividi un poโ della tua emozione perchรฉ il pubblico entri in risonanza emotiva; sequestra i lettori e spediscili in un altro mondo; spingi i lettori a vivere, in prima persona, unโesperienza enogastronomica reale sul territorioโโฆe tieni sempre un'agenda con te.
Il dolce รจ un โTiramisรน perbene con peccato di golaโ, dove si indaga a fondo il rapporto che ci deve essere fra food writing ed etica: cosa cโรจ dietro il cibo che mangiamo? Far pensare, o meglio ripensare, i consumatori; invitare alla responsabilitร ; โtrasformare il lettore, che spesso รจ ancora un eterno e adorabile infante che pratica uno spensierato vagabond eating (mio marito a casa da solo con un frigorifero tentatore), in un individuo consapevole dellโimportanza dellโatto alimentareโ.
Il momento del caffรจ
Davanti al caffรจ โ โTi va un caffรจโ โ si tirano le somme: qui lโautrice fa un enorme salto indietro, tornando a quelle che sono le basi della corretta comunicazione: scrivere correttamente. Lโammonimento รจ dโobbligo: โCome uno chef, prima di avere un taglio di capelli allโultima moda, dovrebbe imparare a pelare una cipolla, cosรฌ un food writer, prima di andare in giro a fare il fenomeno da programma televisivo, dovrebbe imparare a scrivere qual รจ senza lโapostrofoโ.
Insomma, un libro piacevole che non impone di essere letto senza soluzione di continuitร . Anzi, รจ bello avanzare e indietreggiare a piacimento in base alla curiositร del momento.
Le molte e divertenti illustrazioni che si trovano nel libro sono state fatte da alcuni studenti del corso di laurea in Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale allo IUSVE.
Da segnalare anche la presenza di qualche ricetta di โamiciโ (allโinizio di ogni capitolo) e una quarantina di divertenti esercizi pratici di scrittura, per mettere in pratica ciรฒ che si รจ imparato (alla fine di ogni capitolo), che corredano un libro vivace, con uno scopo ultimo: cercare di โtrovare la propria voceโ.
Professione food writer โ Mariagrazia Villa - Dario Flaccovio Editore โ 312 pp. - 28 โฌ - in libreria dal 15 novembre
Marco Cambiaghi