Libri. Professione food writer

11 Nov 2018, 13:00 | a cura di

Come sโ€™impara a scrivere di cibo e di vino? Quali sono le differenze tra scrivere sul proprio blog o per un sito aziendale? Quali sono gli strumenti e quali gli obiettivi? Un libro svela i segreti per essere un perfetto food writer.

 

Chi ama scrivere di cibo, o meglio di enogastronomia, sa bene che non esiste un manuale dโ€™istruzioni in italiano. A colmare questo vuoto ha pensato Mariagrazia Villa, esperta di comunicazione e docente allo IUSVE (Istituto Universitario Salesiano Venezia). Professione food writer โ€“ Dario Flaccovio Editore, in libreria dal 15 novembre โ€“ รจ il libro che ancora mancava nel bel paese. Lโ€™intento รจ ancora piรน chiaro nel sottotitolo, โ€œun ricettario di scrittura con esercizi sodi, strapazzati e ร  la coqueโ€. Infatti, lโ€™autrice delinea le principali regole di una buona scrittura enogastronomica e propone una quarantina di esercizi, sia creativi che logico-razionali, per imparare a raccontare cibo e vino.

L'indice, come un menu

Lโ€™indice รจ un vero e proprio menu con sei portate, tutte di enorme importanza. Si comincia allora con una โ€œCrema scritta con gallette ai cinque cerealiโ€, dove si pongono le basi e le giuste domande. Quali sono gli intenti e cosa serve a un buon food writer. Come รจ meglio fare i primi passi. Si passa poi alle sostanziose e saporite โ€œPagine rigate alla mediterraneaโ€, dove si prendono in esame il rapporto con lโ€™editore e i vari stili di food writing, non tralasciando nulla, nemmeno punteggiatura e ritmo. Un consiglio su tutti: โ€œLa scrittura enogastronomica applicata alla sfera editoriale deve presentare, molto piรน di quando viene associata ad altri ambiti, aspetti di sperimentazione, innovazione e singolaritร , per non cadere in facilissimi clichรฉโ€.

รˆ con i โ€œBocconcini di blog con articoli al fornoโ€ che il food writer scopre la sua vera natura. Chi รจ. Per chi potrebbe scrivere. In che modo lo deve fare per essere corretto col suo lettore. โ€œPratica il fact checking prima di pubblicare il tuo articolo o post, ossia verifica i fattiโ€ e ancora โ€œRacconta la veritร , senza omissioni e senza esagerazioniโ€. Giunta lโ€™ora della โ€œFarinata social con claim trifolatiโ€ ci si immerge nella realtร , anche aziendale, del food writer, con consigli pratici e mirati per ottenere e comunicare le giuste informazioni, cosรฌ da โ€œmettere appetito ai consumatoriโ€.

โ€œFresca misticanza di destinazioniโ€ ci riporta allโ€™Artusi e allโ€™arte di saper raccontare una bella storia, con un forte legame al territorio. Consigli necessari a qualsiasi narratore di storie enogastronomiche: โ€œcondividi un poโ€™ della tua emozione perchรฉ il pubblico entri in risonanza emotiva; sequestra i lettori e spediscili in un altro mondo; spingi i lettori a vivere, in prima persona, unโ€™esperienza enogastronomica reale sul territorioโ€โ€ฆe tieni sempre un'agenda con te.

Il dolce รจ un โ€œTiramisรน perbene con peccato di golaโ€, dove si indaga a fondo il rapporto che ci deve essere fra food writing ed etica: cosa cโ€™รจ dietro il cibo che mangiamo? Far pensare, o meglio ripensare, i consumatori; invitare alla responsabilitร ; โ€œtrasformare il lettore, che spesso รจ ancora un eterno e adorabile infante che pratica uno spensierato vagabond eating (mio marito a casa da solo con un frigorifero tentatore), in un individuo consapevole dellโ€™importanza dellโ€™atto alimentareโ€.

 

Il momento del caffรจ

Davanti al caffรจ โ€“ โ€œTi va un caffรจโ€ โ€“ si tirano le somme: qui lโ€™autrice fa un enorme salto indietro, tornando a quelle che sono le basi della corretta comunicazione: scrivere correttamente. Lโ€™ammonimento รจ dโ€™obbligo: โ€œCome uno chef, prima di avere un taglio di capelli allโ€™ultima moda, dovrebbe imparare a pelare una cipolla, cosรฌ un food writer, prima di andare in giro a fare il fenomeno da programma televisivo, dovrebbe imparare a scrivere qual รจ senza lโ€™apostrofoโ€.

Insomma, un libro piacevole che non impone di essere letto senza soluzione di continuitร . Anzi, รจ bello avanzare e indietreggiare a piacimento in base alla curiositร  del momento.

Le molte e divertenti illustrazioni che si trovano nel libro sono state fatte da alcuni studenti del corso di laurea in Scienze e tecniche della comunicazione grafica e multimediale allo IUSVE.

Da segnalare anche la presenza di qualche ricetta di โ€œamiciโ€ (allโ€™inizio di ogni capitolo) e una quarantina di divertenti esercizi pratici di scrittura, per mettere in pratica ciรฒ che si รจ imparato (alla fine di ogni capitolo), che corredano un libro vivace, con uno scopo ultimo: cercare di โ€œtrovare la propria voceโ€.

 

Professione food writer โ€“ Mariagrazia Villa - Dario Flaccovio Editore โ€“ 312 pp. - 28 โ‚ฌ - in libreria dal 15 novembre

 

Marco Cambiaghi

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