Un Barone alle scuole di Catania

21 Mar 2012, 15:51 | a cura di


I saperi e i sapori dello Chef Peppe Barone approdano alla Città del gusto di Catania.  Il re dei fornelli ( e del ristorante La Fattoria delle Torri di Modica) ha sempre avuto a cuore la formazione dei giovani , tanto che il suo stile ha fatto scuola.  Dalle sue c

ucine hanno infatti preso l’ avvio diversi chef (tra cui Carmelo Chiaramonte) e molti altri ne seguiranno grazie al corso “Professione Cuoco”. 

Rivolto a giovani che intendono acquisire tutte le nozioni fondamentali ed i segreti per intraprendere la professione di chef, il corso che ha già riscosso ampi consensi a Roma e Napoli, è a numero chiuso e si articola in un trimestre (dal prossimo 16 aprile al 20 luglio). Tanto basta per apprendere  attraverso lezioni teorico-pratiche non solo tecniche di cucina ma anche la filosofia dei grandi chef, elementi di organizzazione, igiene e sicurezza, nutrizionismo  e molto altro ancora. Il metodo  è innovativo ed efficace (senza dimenticare l’importanza del proprio territorio) anche perché consente agli allievi di apprendere e assimilare tutte le nozioni e le tecniche più raffinate attraverso l'esecuzione completa, sin dall'inizio, di un grandissimo numero di ricette, selezionate in funzione delle categorie merceologiche e delle lavorazioni che richiedono, con ritmo crescente di complessità.

Barone, chef pluripremiato dalle guide gastronomiche come uno dei migliori ristoratori d'Italia, interpreta sempre se stesso e da vero protagonista dello “show food” incanta con la sua saggezza tutta siciliana fatta di tradizioni, genio e sregolatezza ma soprattutto metodo, nel rispetto delle ricchezze del territorio ma anche della personalità dell’allievo.

Lo chef è un sapiente dosatore di un ingrediente tanto segreto quanto indispensabile: la comunicazione. ll suo stile? "Cerco sempre l'equilibrio di sapori -spiega- il mio obiettivo è la celebrazione delle materie prime, il rispetto delle qualità organolettiche dei singoli ingredienti sapientemente combinati affinchè ospiti dotti e neofiti della cucina possano cogliere, riconoscere, individuare sapori, aromi, essenze". Ma soprattutto, possano essere stimolati a condividere con lo chef un progetto in cui il cibo diviene un raffinato gioco intellettuale e un efficace modo di prendersi cura di se e nobilitare lo stare insieme.

Michela Di Carlo

21/03/2012

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