Baristi e camerieri costretti a salvare i clienti in overdose: la crisi degli oppioidi sta cambiando la ristorazione negli Stati Uniti

28 Ago 2023, 17:52 | a cura di
Mentre i morti a causa della dipendenza da farmaci oppioidi hanno superato i 100mila ogni anno, il settore della ristorazione si sta schierando in prima linea per salvare le persone in overdose intervenendo con il Narcan.

Gli Stati Uniti stanno vivendo una fase acuta della dipendenza da farmaci oppioidi che dagli anni ’90 causa decine di migliaia di morti ogni anno. La situazione nelle strade è sempre più preoccupante e non è raro imbattersi in persone in overdose. Ora, come racconta il New York Times, anche i bar e i ristoranti stanno iniziando a prendere provvedimenti per fronteggiare il fenomeno e sono sempre di più i locali che per essere pronti a ogni evenienza conservano dosi di Narcan, lo spray nasale al naloxone che contrasta gli effetti del sovradosaggio delle sostanze stupefacenti.

L’inchiesta del New York Times

Il New York Times ha raccolto diverse testimonianze di ristoratori che si sono trovati a fronteggiare casi di overdose e sono dovuti intervenire prontamente per salvare la vita di persone dipendenti dai farmaci oppioidi. Per esempio, Kevin Foehrkolb del Kent House Irish Pub di Towson ha raccontato che durante un normale sabato sera, mentre serviva birre a un tavolo, ha visto il volto di un cliente diventare giallo e i suoi occhi ribaltarsi all'indietro, sintomi tipici dell’overdose. A quel punto è corso dietro il bancone a prendere una dose di Narcan fornita al locale dall’organizzazione no-profit Love in the Trenches, poi ha inclinato la testa dell'uomo all'indietro e ha premuto lo stantuffo per rilasciare la dose, salvando la vita del cliente che si è svegliato ed è stato portato in ospedale.

Cocktail bar al Time Out Market New York 3 - CREDIT NITZAN RUBIN

Una crisi senza fine

La crisi degli oppioidi negli Stati Uniti continua a peggiorare ed è diventata oggetto di diversi documentari e serie tv che raccontano il fenomeno, l’ultimo dei quali è stato Painkiller, uscito recentemente su Netflix. I decessi causati dalla dipendenza da farmaci oppioidi sono più che raddoppiati negli ultimi anni e hanno raggiunto l’assurda cifra di 105mila morti ogni anno secondo i dati federali. Gran parte del picco di morti è dovuto al fentanil, un oppioide sintetico che può essere letale anche in quantità minime. A New York, il fentanil era presente nell'80% dei decessi per overdose nel 2021, secondo il dipartimento sanitario della città, mentre nel Maryland, dove si trova il Kent House Irish Pub di cui ha parlato il NY Times, il Centro di comando operativo per gli oppioidi dello Stato ha riferito che la droga ha ucciso 2310 persone da marzo 2022 a marzo 2023, circa 16 volte più dell'eroina.

Il narcan obbligatorio nei ristoranti e nei bar?

A differenza di quelli legati ad altri fenomeni sociali che hanno luogo in spazi e occasioni ben definiti – come possono essere le discoteche – i casi di overdose da farmaci oppioidi si verificano ormai con regolarità in occasioni più comuni, come possono essere le visite a ristoranti e bar. Per questo i funzionari della città e le organizzazioni no-profit stanno lavorando per rifornirli con il Narcan, che dallo scorso marzo è farmaco da banco con un provvedimento delle autorità statunitensi impegnate ad aumentarne la diffusione. L’idea è di renderlo disponibile – se non addirittura obbligatorio – come sono gli strumenti di primo soccorso negli ambienti pubblici.

Secondo Shreeta Waldon, direttrice esecutiva dell'organizzazione no-profit Kentucky Harm Reduction Coalition, che ha esaminato i codici di avviamento postale di Louisville da cui sono state effettuate chiamate ai servizi di emergenza per overdose, quasi tutti i casi sono avvenuti in quartieri pieni di bar, in cui la presenza di Narcan andrebbe normalizzata. Il fenomeno sta cambiando anche il lavoro dei dipendenti dei locali, che durante i loro turni possono trovarsi a invertire gli effetti di una overdose, anche se molti baristi e camerieri hanno dichiarato di essere intimoriti dalla prospettiva di dover fronteggiare uno scenario così delicato. Ma all’interno di una crisi sociale che sta assumendo dimensioni sempre più gravi negli Stati Uniti, anche il settore della ristorazione sta iniziando a contribuire per limitare il più possibile le conseguenze fatali.

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