Il sistema "malato" della mance negli Stati Uniti crea dipendenti sottopagati

8 Gen 2024, 16:59 | a cura di
In un articolo sul Guardian Emma Baddington ha raccontato di essere rimasta "traumatizzata" dalle regole per il versamento delle mance a New York: "Mi sono sentita mortificata"

Prendere un caffè, un panino o andare al ristorante negli Stati Uniti per la scrittrice Emma Beddington si è trasformato in un incubo. Il motivo? Il sistema americano delle mance: «Mi ha fatto sentire mortificata» ha spiegato in un articolo pubblicato sul Guardian.

Le disavventure di Beddington

Scrive Beddington: «Ho bisogno di fare terapia dopo una settimana trascorsa a tormentarmi quotidianamente negli Stati Uniti, armeggiando con schermi e istruzioni», alla ricerca della percentuale giusta di mancia da lasciare. L’autrice racconta anche di un episodio, avvenuto in una caffetteria dove aveva ordinato un caffè d’asporto, dimenticandosi di dare la mancia: «Sono stata costretta a rimanere in attesa mentre il touchscreen mostrava agli altri clienti che ero tirchia e ignorante».

Il sistema delle mance negli Usa

Negli Stati Uniti il sistema delle mance segue regole ben precise. Quando si effettua il pagamento, in alcuni casi, è il proprietario del locale a impostare nel pos la percentuale di mancia che desidera ricevere. In altri locali, come bar e caffetterie, al momento di saldare il conto, al cliente vengono date diverse opzioni di pagamento delle mance, come 10%, 15% o il 20% del totale. E così via. È il cliente a scegliere (anche se non è obbligato a lasciare la mancia).

Nel suo articolo Beddington ricorda il caso di una giovane cameriera di New York che lo scorso anno aveva condiviso su Tik Tok un video, diventato virale, contro i clienti europei, da lei definiti «tirchi» in quanto lasciavano solo il 10% di mancia. La ragazza proponeva anche di impedire loro di viaggiare, finché non avessero imparato come comportarsi.

L’impatto sul salario dei dipendenti

Negli Stati Uniti le mance fanno parte della retribuzione dei dipendenti, giustificando e permettendo retribuzioni molto basse. I datori di lavoro statunitensi, infatti, possono pagare ai dipendenti la cifra di 2,13 dollari l'ora, se le mance costituiscono la differenza salariale minima. Un dato che Beddington definisce «scioccante».

Sottolinea la scrittrice: «Ho sentito gli americani sostenere che la mancia equivale a esercitare la libertà personale. Ma come si può sostituire così il pagamento adeguato delle persone?».

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