A un’ora e mezza o poco più da Roma, Terni è una meta da prendere in considerazione per una gita o un week end. Nota per le acciaierie e per la fabbrica di armi, ma soprattutto per il tipico pane sciapo (fatto con lievito madre, farine selezionate e acqua di sorgente), la città conserva un nucleo medievale, storici palazzi, chiese e santuari che si riescono a visitare anche a piedi. Basta uscire dal centro di qualche chilometro, poi, per imbattersi nella spettacolare Cascata delle Marmore, un’opera romana del III secolo, e nel lago di Piediluco.
Dove mangiare le ciriole alla Ternana
L’Articolo
Trattoria. A pochi minuti dal centro, da anni è un indirizzo affidabile per mangiare bene in modo tradizionale. Arredi semplici e senza troppi fronzoli contraddistinguono gli ambienti, per la bella stagione c’è un curato dehors. La proposta culinaria poggia su ingredienti genuini perlopiù di prossimità e sulle mani esperte dello staff di cucina. Il ricco antipasto L’Articolo composto da crostini, formaggi e affettati di qualità precede le classiche ciriole alla ternana (pasta fresca e dolci sono fatti in casa). Poi misto di carni alla griglia, tagliata di manzo e costolette d’agnello. Semifreddo al pistacchio e zuppa inglese chiudono l’esperienza, che soddisfa anche per il conto, davvero onesto.
L’Articolo – strada statale Salaria, 118 – 0744 220506 – Facebook
Carpe Diem
Trattoria. Un indirizzo del centro molto gettonato, che affianca cucina tipica ternana a quella romana. In un clima di cordialità che mette ogni ospite a proprio agio si gustano piatti ben eseguiti, dai sapori decisi e in porzioni abbondanti. Un assaggio di coratella e di prosciutto tagliato a coltello fanno da apripista agli gnocchi al ragù di castrato, alle ciriole con una miriade di condimenti diversi (alla ternana classiche, al pomodoro, all’amatriciana, alla carbonara, al tartufo, al sugo di rane…), alle polpette, alla faraona alla leccarda, allo spezzatino di cinghiale, al luccio con patate e pomodorini. Non manca qualche buona bottiglia per accompagnare degnamente il tutto.
Carpe Diem – via G. Garibaldi, 124 – 389 4772120 – Facebook
La Fonderia
Ristorante. Non lontano dalla Piazza dei Tre Monumenti, all’interno del parco del Circolo Lavoratori Terni, dotato di un ameno dehors, è un locale moderno e arredato con gusto che accontenta ogni esigenza. Il punto di partenza è una grande attenzione alla qualità delle materie prime, carni e salumi in primis, ma anche ortaggi e legumi. Il pesce arriva da fornitori di fiducia. Ben fatte e ben guarnite le pizze, frutto di un impasto di farine macinate a pietra fatto lievitare almeno 48 ore. Qui le ciriole sono presenti condite in modo classico oppure in un’interessante versione con crema di carciofi e fonduta di pecorino o ancora con funghi sanguinelli e crema di prezzemolo. Selezione di etichette più che all'altezza.
La Fonderia – via L. A. Muratori, 3 – 0744 435306 – www.lafonderiaristoranteterni.it
Lillero
Trattoria. Nel cuore medievale della città, in una traversa di Corso Vecchio, Lillero è un locale che prende il meglio della tradizione e la traghetta nel presente. I due appassionati gestori, Alessio Avena e Federica Chitarrini, insieme al loro staff, garantiscono una sosta di rara piacevolezza in un ambiente semplice e curato, con pavimenti e arredi in legno. La carta varia spesso, punti fermi la selezione degli ingredienti, la pasta fresca e i dolci maison. Esempi: fagioli con le cotiche, frittata morbida al tartufo, ciriole alla ternana, faraona alla leccarda, una golosa tarte tatin. Carta dei vini ampia e ben concepita, in cui i classici vanno a braccetto con proposte artigiane e naturali.
Lillero – via A. de Filis, 8 – 339 5914140 – www.trattorialillero.it
La Mora
Trattoria. Risale al 1904 l’inizio dell’attività di questo locale appena fuori dal centro, non lontano dallo Stadio, ancora oggi un riferimento sicuro per chi a tavola vuole trovare gli schietti sapori della cucina ternana tradizionale. I punti di forza sono la selezione delle materie prime, in maggioranza a km0, e ricette consolidate che soddisfano fin dal primo boccone. Dopo i salumi in apertura si passa alle ciriole alla ternana (vanto della casa), in stagione condite con i funghi, oppure alle pappardelle con ragù di cinghiale. Per proseguire, le lumache in umido, la trippa e la tipica faraona alla leccarda. Lasciate un po’ di spazio per un assaggio di crostata maison, ne vale la pena.
La Mora – strada di San Martino, 44 – 349 7825692 – www.trattorialamora.it
Oste della Mal’ora
Wine Bar. Christian Rosignoli da alcuni anni ha preso il testimone del fondatore Renzo Franceschini, gestendo questo indirizzo come meglio non si potrebbe. Pochi coperti, una gradevole atmosfera conviviale, una carta dei vini da appassionati con etichette regionali, nazionali e d’oltreconfine. Quanto alla cucina, il punto di partenza sono prodotti della zona, specialmente fra gli antipasti in cui spiccano eccellenti salumi e formaggi. Qui le ciriole, oltre che con il tipico condimento alla ternana, sono proposte anche alla gricia e con asparagi selvatici guanciale e pepe. Si continua con la coscia d’anatra in confit, il coniglio in porchetta, la zuppa inglese e i tozzetti di Otricoli alle nocciole.
Oste della Mal’ora – via Tre Archi, 5 – 0744 406683 – www.ostedellamalora.com
La Trattoria da Maurizio
Trattoria. Fresco di restyling, questo indirizzo del centro, a pochi metri dalla Chiesa di San Francesco, è un affidabile avamposto di cucina tipica. Il menu parla di barbazza aceto salvia e pane bruscato, ciriole alla ternana (tutta la pasta fresca è fatta da loro), gnocchetti alla Collescipolana, polenta con spuntature, coniglio alla cacciatora, scottadito di agnello, padellaccia (carne di maiale, lardo e fagioli), salsicce e patate. Presenti quasi tutto l’anno piatti con tartufo nero pregiato. Chiusura con gli immancabili (e casalinghi) zuppa inglese e tiramisù. La lista dei vini, pur non smisurata, permette gli abbinamenti più appropriati.
La Trattoria da Maurizio – via del Leone, 52 – 320 2993880 – Facebook
Trattoria Umbra
Trattoria. Nel quartiere Borgo Bovio, a pochi minuti dal centro, laddove c’era un istituto bancario da circa tre anni c’è questo locale di solida conduzione familiare (i titolari per molti anni hanno gestito una storica insegna ternana) con un ampio cortile per la bella stagione. La filosofia è offrire una cucina genuina di stampo casereccio a prezzi accessibili. Il percorso inizia con affettati e bruschette, poi è la volta delle ciriole alla ternana e delle tagliatelle al tartufo o al ragù. Ai secondi, è il trionfo della brace, sulla quale vengono cucinati a puntino vari tipi di carne: salsicce, scottadito di agnello, bistecche, tagliate, braciole, fegatelli… Si va via più che soddisfatti.
Trattoria Umbra – via Romagna, 42 – 351 6220068 – Facebook