Soda caustica e acqua ossigenata nel latte (per conservarlo meglio), lo scandalo scoperto dai Nas

26 Apr 2024, 16:39 | a cura di
Il maxi blitz dei Nuclei Antisofisticazione e Sanità dei carabinieri in collaborazione con gli ispettori del Ministero è avvenuto nel caseificio Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, azienda controllata del Gruppo Trevalli Cooperlat

Soda caustica e acqua ossigenata. Sono queste le sostanze adulteranti impiegate per coprire il cattivo stato di conservazione di prodotti caseari destinati a finire sugli scaffali dei supermercati. È quanto è stato scoperto dai carabinieri dei Nas di Ancona e degli ispettori dell’ICQRF nel corso di un maxi blitz avvenuto il 22 aprile nel caseificio Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro, in provincia di Pesaro, azienda controllata del Gruppo Trevalli Cooperlat, con sede a Jesi, nell’Anconetano.

L’operazione di perquisizione e sequestro è stata disposta dalla Procura di Pesaro a carico di 10 persone e 3 società con l’obiettivo di bloccare un complesso fenomeno di adulterazione nel settore lattiero caseario. La notizia è stata riportata dal Corriere Adriatico e da Il Resto del Carlino, i due principali quotidiani marchigiani, e dall’ANSA.

Soda caustica e acqua ossigenata

Nel corso della perquisizione, disposta dalla procura di Pesaro, sono state rinvenute e sequestrate circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari, oltre a 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti per un valore di quasi 800mila euro. Nell’azienda pesarese sono poste sotto sequestro celle frigo, vani di conservazione, bancali con prodotti scaduti e le sostanze adulteranti usate per correggere l’acidità del latte avariato. Inoltre, sono stati perquisiti il laboratorio e i locali di stoccaggio, sono stati prelevati campioni e sequestrati documenti che riguardano i rapporti di Fattorie Marchigiane di Colli al Metauro con la casa madre.

L’indagine si basa sul sospetto dell’uso di sostanze adulteranti – la soda caustica e l’acqua ossigenata – che fermano il processo di acidificazione del latte intervenendo sulle cariche batteriche. Sostanze che sono volatili e che in un certo lasso di tempo spariscono o diventano difficilmente rintracciabili, ma che se assunte a lungo potrebbero essere nocive per la salute.

L’operazione ha impiegato oltre 60 ufficiali di polizia giudiziaria, tra carabinieri dei Nas e Ispettori dell’ICQRF (Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del Ministero dell’Agricoltura), l’ARPAM (Agenzia Regionale Protezione Ambientale Marche) e l’AST (Azienda Sanitaria Territoriale).

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