Le Dolomiti celebrano le bollicine di montagna e le 51 cantine dell'Istituto Trento Doc con degustazioni itineranti all'interno di rifugi, bar, alberghi e ristoranti. La manifestazione Trentodoc sulle Dolomiti, resa possibile grazie alla collaborazione tra l'Istituto Trento Doc con l’Azienda di Promozione Turistica di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena e con l’Azienda di Promozione Turistica della Val di Fassa, è un vero e proprio viaggio alla scoperta del Metodo Classico trentino. Si comincia il 14 febbraio fino al 17, in una delle stazioni sciistiche italiane più rinomate dell'Arco Alpino, Madonna di Campiglio. Scenario mozzafiato saranno le Dolomiti di Brenta, luogo ideale per degustare le bollicine di montagna a più di 1500 metri di quota. Ma non finisce qui, perché le etichette saranno protagoniste anche il 27 e 28 febbraio e l’1, 2 e 3 marzo in Val di Fassa, nei comuni di Moena, Canazei, Pozza di Fassa e Vigo di Fassa.
Le bollicine di montagna del Trentino. La storia
Era il 1902 quando Giulio Ferrari, giovane enologo dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige individuò una certa somiglianza di terroir tra la Champagne e il Trentino. Da vero pioniere cominciò a impiantare le vigne di chardonnay e a produrre poche bottiglie di spumante, ossessionato esclusivamente dalla qualità. Così ha origine lo spumante Trentodoc Metodo Classico, primo spumante Metodo Classico a ottenere la denominazione nel 1993. Oggi, a distanza di più di un secolo, a tutelare e garantire la qualità degli spumanti ci pensa l'Istituto Trento Doc, attivo dal 1984, che oltre a promuovere il marchio collettivo territoriale Trentodoc, supporta gli associati con l’organizzazione di eventi. “Trentodoc sulle Dolomiti – spiega Sabrina Schench, Direttrice dell'Istituto Trento Doc – rappresenta una vetrina importante di visibilità del marchio Trentodoc nei momenti di maggior affluenza turistica durante l'anno. Non solo: questa manifestazione è un'opportunità per dialogare con gli operatori del territorio e con l'offerta ristorativa, sempre più consapevoli di proporre le bollicine del Trentino”.
Una festa per il territorio
E ancora l'iniziativa volta a far conoscere il terroir, i paesaggi e la cucina tradizionale permetterà di sostare in accoglienti rifugi, sciare, prendere parte a discese in notturna con sci e fiaccole, assaggiare prodotti del territorio, concedersi del relax in complessi termali e provare i menu d'alta quota proposti da chef stellati in abbinamento alle bollicine di montagna. Si succederanno ai fornelli Sabino Fortunato del Gallo Cedrone, Giovanni D’Alitta di Stube Hermitage e Davide Rangoni del Dolomieu, e ancora Paolo Donei di Malga Panna e Stefano Ghetta de ‘L Chimpl da Tamion. E per rimanere al passo coi tempi, Trentodoc sulle Dolomiti diventa social: gli scatti più belli postati su Instagram e Facebook con l’hashtag #TrentodocCampiglio comporranno l'album dell'intero evento.
Tutti gli appuntamenti in programma sono consultabili sul sito https://trentodoc.prezly.com/trentodoc-sulle-dolomiti-edizione-invernale
a cura di Stefania Annese