Mondo blog. Tette e Cibo, la tavola da un altro punto di vista

6 Nov 2015, 16:00 | a cura di

Non è proprio un blog ma una pagina Facebook. Di quelle che spiazzano per la crescita esponenziale e l'efficacia del meccanismo semplice e ripetitivo. Lei si chiama Mary Stuart, la pagina Tette e Cibo. E a breve darà vita a un ricettario fotografico d'autore a favore della LILT.


Il blog

È una visione molto personale quella di Mary Stuart, fotografa con il pallino della pole dance e del cibo. Che guarda da una visuale che ingloba, come il titolo della sua pagina fa facilmente supporre, anche il suo generoso décolleté, sempre in primissimo piano e variamente (s)vestito. Sarà politically incorrect? Sarà volgare? Maschilista? No. In realtà è forte, brillante, ironico e spudorato. Di una carnalità esplicita, divertita e non volgare. Che gioca col corpo e col linguaggio, con la sana spregiudicatezza di chi con il proprio fisico è abituato a convivere con amore e allegria. E il cibo? Il cibo è quello di tutti i giorni: quello che prepara, che acquista già pronto, che mangia dentro e fuori casa, nei ristoranti etnici o in quelli tradizionali, quello dei pranzi in famiglia e quello acquistato per la via. “Ho sempre cucinato piuttosto bene, poi per motivi familiari ho dovuto fare più attenzione a quel che preparo”. Mary però non è una cuoca né una fanatica della cucina. Solo una persona che ha un rapporto sereno con il cibo. “Mostro l'alimentazione di una ragazza normale”, insomma senza fare il fenomeno con impiattamenti artistici e ingredienti col pedigree lungo un chilometro.

 

Le foto

Una foto al giorno, stessa inquadratura, stesso soggetto, stessa ora come nei migliori casi di meme. Cambiano i piatti (“Quelli che piacciono di più sono le ricette di mare e quelle più grasse e popolari” dice), lo sfondo e i “vestiti” a creare il tormentone del suo seno che invade la foto del piatto del giorno, raccontato con didascalie così semplici da risultare ironiche. Una presa in giro di quanto ruota attorno al mondo del cibo? Può darsi. Del resto lo slogan “Ti piacciono le tette? Ti piace magnà? Sei nel posto giusto” la dice lunga. Insomma il corpo si può mostrare e ci si può ridere su. Almeno quanto il cibo. Con buona pace di chi in questa sfacciataggine rileva qualcosa di scabroso.

 

Il fenomeno social e i followers

Ho pubblicato la prima foto per ridere sul mio Istagram, e poi l'ho rifatto ogni giorno: in due settimane è passato da 1.300 a oltre 3.000 contatti” spiega. Non è un'esordiente del web. “Ho altre pagine con più di 10mila followers, di argomento trash”. Perché tanto successo? “Capisco i meccanismi dei tormentoni, quel che diventa virale, e poi ho un umorismo molto popolare” spiega. E la pagina Facebook è oggi a 8.489 like, in crescita esponenziale (controllate voi stessi). A chi piace? “Giovani, uomini e donne, italiani (ma c'è un fan club di 160 persone a Shanghai) attirati soprattutto dall'umorismo. Non ci sono tantissimi esperti di cucina, anche se Chef Rubio è stato tra i primi fan” sorride Mary. Anche se, da quando abbiamo parlato con lei a oggi, qualcosa è ancora cambiato e di seguaci professionisti della cucina ce ne sono parecchi. Ma non è solo quello. “Mi scrivono molte ragazze con problemi di disordini alimentari per dirmi che faccio venire loro voglia di esporsi e smettere di nascondersi”. Del resto lei, ex modella, non fa mistero di un cambiamento nel suo corpo oggi più morbido di un tempo. Un trauma, all'inizio, non corrispondere più all'immaginario estetico dominante. Poi superato perché “puoi essere bella anche oltre la 40. E poi con i chili sono comparse anche le tette”.

 

Il ricettario Tette e Cibo

Se ci mettete che riflette l'estetica suicide girl, che conosce bene il mondo dei social e della comunicazione, che sa stare davanti e dietro l'obiettivo e ha un'indole decisamente artistica; che ci sa fare, insomma, allora capite perché un'idea così semplice e immediata sta fulminando la rete arrivando a espandersi anche fuori dal virtuale. In cantiere c'è un ricettario fotografico in stile Tette e Cibo con la collaborazione di diversi chef per raccogliere fondi per la LILT, la lega italiana per la lotta al tumore, a favore della ricerca contro i tumori al seno. Ingredienti? Piatti, foto, tette e illustrazioni.

Attiene alla sottocultura, Mary Stuart, e all'undergound, ma questo non le impedisce di dialogare con il mondo istituzionale, che guarda con occhio critico, ma non pedante. E ha qualcosa che funziona. Che sia personalità?

 

www.facebook.com/tetteecibo?fref=ts

 

a cura di Antonella De Santis

foto di Mary Stuart

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