Mangiare in Valtellina. I migliori ristoranti della valle

Terra di vini importanti e prodotti di eccellenza (bresaola, mele e Bitto su tutti), la Valtellina è una delle mete predilette dai bikelover e offre infinite possibilità di soggiorni green e sport outdoor. La “capitale”, Sondrio, è una città a misura d’uomo e la presenza di una ciclostazione – con tanto di officina e noleggio – nell’ex mensa ferroviaria di fronte alla stazione (gratuita per tutto il 2023) e del primo “metaborgo” d’Italia, non fa che confermare la sua vocazione a un turismo esperienziale e a un vivere sostenibile.

Dove mangiare in Valtellina

Sondrio

Cima 11

Trattoria. Nel cuore della città, un posto semplice ma ben curato, con alcuni tavoli all’aperto nel cortile interno, ideale per gustare una confortante cucina tipica che sa di buono e di tradizione. Vini del territorio in cantina. Meglio prenotare.

Cima 11 –via Pelosi, 3c – 0342 515040 – Pagina Facebook 

Olmo

Trattoria. Bottega, ristoro, bar panoramico, azienda agricola, accoglie gli ospiti al grido di “tutto il mondo in un mirtillo”. Già, perché nettari, confetture, succhi e birra fatti in casa sono a base di questa bacca, ovviamente di produzione propria. Il tutto si può acquistare al Bistrolmo, lo shop in centro, e degustare a tavola insieme a una sincera cucina valtellinese.

Olmo – p.zza Cavour, 16 – 0342 212210 – iolmo.it

Osteria Petrus 1935

Ristorante. Siamo in pieno centro storico, nel cuore di Sondrio vecchia, in un accogliente locale tutto legno dall’atmosfera calda e avvolgente. Pochi tavoli, un’interessante e ricca lista dei vini, una cucina di mercato basata su ingredienti selezionati. Meglio prenotare.

Osteria Petrus 1935 – v.lo Meneghini, 4 – 335 6822078 – petrus1935.com

Terra Vino

Wine Bar. Enoteca da asporto, birreria, enotavola, cocktail bar… sono tante le anime di questo locale del centro, piccolino ma con spazi all’aperto. La selezione di etichette punta su aziende meno note, che lavorano il vino secondo la filosofia del “naturale”. Ad accompagnare, sfizi vari secondo giornata e umore.

Terra Vino – p.zza Cavour, 5 – 340 5700262 – Pagina Facebook

Bianzone

Altavilla

Ristorante. Una realtà storica gestita dalla stessa famiglia dalla fine degli anni ’50. In carta le ricette tipiche del territorio: la selezione di bresaole, poi sciatt, polenta, pizzoccheri, grigliate di carne, ma anche funghi, selvaggina e formaggi locali. Carta dei vini ben fornita, comode camere.

Altavilla – via ai Monti, 46 – 0342 720355 – altavilla.info

Bormio

 Al Filò

Ristorante. In un antico fienile con pareti in pietra del ‘600, un locale accogliente e caratteristico, da molti anni sulla breccia. Si viene qui per trovare una cucina che interpreta il territorio e il ricettario tipico valtellinese concedendosi qualche colpo d’estro. Si beve bene.

Al Filò – via Dante Alighieri, 6 – 0342 901732 – ristorantealfilo.it

Al Fiume Apres Bike

Pausa Gourmet. Situato sulla ciclabile, proprio davanti al fiume Adda e circondato da un incredibile panorama, è un posto delizioso in cui è un piacere sostare a uno dei tavolini disponibili. Inoltre, taglieri curati, panini ben farciti, sfiziosi piatti del giorno, aperitivi e brunch.

Al Fiume Apres Bike – via S. Pellico, 15 – 347 5949092 – Pagina Facebook 

Umami Bistrot

Pizzeria. Qui la pizza è cosa seria, a partire dagli impasti realizzati a regola d’arte dallo chef Antonio Borruso, e dalla farcitura con ingredienti sceltissimi. Doveroso assaggiare l’Umami, con fiordilatte, gorgonzola di capra, carne salada, finferli e lamponi. I dolci, opera di Bianca, sorella di Antonio, sono da non perdere.

Umami Bistrot – via Stelvio, 23 – 0342 911734 – umamibistrot.it

Vecchia Combo

Trattoria. Oltre mezzo secolo di onorata attività alle spalle per questa insegna affacciata sulle piste da sci, molto gettonata da turisti e residenti. Interni semplici e lindi, dehors, piatti saporiti e genuini. Ad annaffiare il tutto vini della zona.

Vecchia Combo – p.zza Santuario, 4 – 0342 901568 – Pagina Facebook 

Chiuro

San Carlo

Ristorante. Che ci si accomodi in terrazza, nel giardino o in uno dei confortevoli spazi interni, l’assoluta certezza è quella di mangiare bene, in modo genuino e a prezzi correttissimi. Funghi e cacciagione in stagione. Etichette ben scelte in cantina.

San Carlo – via Stelvio, 48 – 0342 482272 – ristorantesancarlo.it

Delebio

Osteria del Benedet

Trattoria. Vittorio Citrini è saldamente al timone di questa insegna, molto frequentata dai buongustai. Dalla cucina escono piatti della tradizione affiancati a creazioni di stagione, spaziando dalle carni alla selvaggina, dai funghi al pesce d’acqua dolce e di mare. Ampia carta dei vini.

Osteria del Benedet – via Roma, 2 – 0342 696096 – osteriadelbenedet.com

Livigno

1816

Birreria. È il birrificio più “alto” d’Europa (1.816 è la sua altitudine) e produce birre artigianali di qualità, da accompagnare con formaggi, würstel, costine di maiale, hamburger, galletto allo spiedo… fino a concludere con il birramisù. Ambiente rustico, tavoli all’aperto.

1816 – via Pontiglia, 37 – 0342 996332 – 1816.it

La Piöda all’Hotel Astra

Ristorante. Nato da un’antica casa contadina ristrutturata, il locale si presenta con il classico ambiente rustico in legno e pietra, più un ampio dehors. La cucina attinge dalla tradizione, resa più interessante da tocchi di modernità. Cantina ricca e costruita con passione.

La Piöda all’Hotel Astra – via Saroch, 604 – 0342 997610 – lapioda.com

Madesimo

 dallAle Bistrot

Pausa Gourmet. Indirizzo perfetto per un pit stop poco impegnativo e goloso al punto giusto. Protagonisti dell’offerta succulenti panini (ma anche toast, club sandwich, focacce, piadine…) preparati ad arte con ingredienti di qualità, dal pane ai ripieni.

dallAlebistrot – via A. De Giacomi, 5 – 335 5727958 – Pagina Facebook 

Osteria Vegia

Trattoria. Qui si fa cucina tipica dal 1781, e da allora poco è cambiato, sia negli ambienti tutto legno, rustici e di atmosfera, sia nell’offerta. Si viene qui per gustare la tradizione locale, piatti saporiti e in porzioni generose. Ad accompagnare, valide etichette e tanta cortesia. Conto leggero.

Osteria Vegia – via Cascata, 7 – 0343 53335 – osteriavegia.it

Mantello

La Preséf dell’Agriturismo La Fiorida

Ristorante. All’interno di un agriturismo che da molti anni ha fatto della sostenibilità la sua bandiera, è una tavola convincente gestita con personalità da Gianni Tarabini, che lavora principalmente con prodotti a Km0. Valida cantina.

La Preséf dell’Agriturismo La Fiorida – via Lungo Adda, 12 – 0342 680846 – lapresef.com

Montagna in Valtellina

Trippi

Ristorante. I titolari Elena e Gianluca hanno come obiettivo valorizzare perlopiù i prodotti del territorio, specie le piccole realtà, seguendo il principio dei Presìdi Slow Food. I piatti, costruiti con armonia e un pizzico di estro, si fanno apprezzare e ricordare. Lista dei vini di livello. Acquisti enogastronomici nell’annessa bottega.

Trippi – via Stelvio, 297 – 0342 615584 – ristorantetrippi.it

Poggiridenti

Il Poggio

Ristorante. La famiglia Gianola gestisce da oltre 30 anni questo locale ben arredato e con dehors panoramico. Ai fornelli si punta sulla qualità dei prodotti, valorizzati in piatti godibili e di sapore. In cantina etichette valtellinesi e nazionali, mezze bottiglie, opzioni a calice e birre artigianali.

Il Poggio – via Panoramica, 4 – 0342 380800 – ilpoggioristorante.it

Ponte in Valtellina

Cerere

Ristorante. Una storica insegna che affonda le sue radici nei primi anni del secolo scorso e che oggi come allora costituisce un solido baluardo della tradizione enogastronomica valtellinese. In cantina etichette perlopiù del territorio, anche in annate rare.

Cerere – via Senatore E. Guicciardi, 7 – 0342 482294 – ristorantecerere.it

Teglio

Ai Tigli

Trattoria. Un valido indirizzo a gestione familiare, con parcheggio, dehors panoramico e spaziosi ambienti curati. Qui si assaggiano i piatti tipici, a partire dai pizzoccheri preparati secondo l’antica ricetta tutelata dall’Accademia del Pizzocchero che ha sede proprio a Teglio. Vini adeguati.

Ai Tigli – via C. Besta, 13 – 0342 780290 – ristoranteaitigli.it

A cura di Clara Barra e Valentina Marino