Carlo Piccinini (Cantina di Carpi e Sorbara) ha ottenuto la riconferma alla guida del Consorzio Emilia-Romagna. L’assemblea dei soci gli ha rinnovato la fiducia per il prossimo triennio. Sarร affiancato da Marco Nannetti (consigliere tecnico del Cda di Terre Cevico) e Giorgio Chiarli (Tenuta Santa Croce) in qualitร di vicepresidenti.
ยซAbbiamo la possibilitร di fare un salto di qualitร , sia in termini di promozione che di riconoscibilitร – รจ il commento di Piccinini – completando il percorso verso il riconoscimento delle sottozone della Doc e consolidando la sinergia con i produttori dei Colli Bolognesi. Si tratta di un progetto importante, che guarda alla tutela delle nostre denominazioni ma punta anche a rafforzare lโidentitร di unโintera regione, valorizzando la diversitร dei territori dallโEmilia alla Romagnaยป.
Rafforzare il posizionamento del Pignoletto รจ uno dei punti dell’agenda del Consorzio. Gli strumenti saranno le promozioni strutturate, continuative e mirate, con lโobiettivo di aumentare la riconoscibilitร di questo vino bianco verso un pubblico sempre piรน ampio. Altro obiettivo definito ยซcentraleยป dall’ente di tutela, nato nel 2024 ma che da gennaio 2025 comprende anche i produttori dei Colli Bolognesi (dopo la fusione per incorporazione dell’omonimo Consorzio), รจ il completamento del percorso per riconoscere le tre sottozone “Colli di Imola”, “Modena” e “Reno”.
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Giร presenti nella precedente Doc Pignoletto, le tre nuove sottozone (“Colli di Imola”, “Modena” e “Reno”) non sono ancora incluse nellโattuale disciplinare della Doc Emilia-Romagna. Ma il passaggio รจ considerato importante dai produttori, che vogliono valorizzare le specificitร produttive dei diversi territori, allโinterno dellโarea di produzione della Dop, rafforzando l’identitร del Pignoletto (unica tipologia di Doc Emilia-Romagna oggi ammessa) e garantendo una qualitร ancora piรน riconoscibile sui mercati.
Altro tema รจ legato al dialogo e al rapporto di collaborazione coi produttori dei Colli Bolognesi. Oggi questa fetta di imprese รจ parte integrante del nuovo Consorzio. Il Cda guidato da Piccinini (che a ottobre 2024 si era dimesso dalla carica di presidente di Fedagripesca) punta a mettere in piedi attivitร promozionali condivise che valorizzino sia la Docg Colli Bolognesi Pignoletto sia la Doc Colli Bolognesi, per dare spazio sia al Pignoletto coltivato in collina sia a quello della pianura.
Pignoletto – calici – foto Consorzio
Attualmente, sono circa 90 i produttori associati, per oltre 2mila viticoltori. La produzione annua sfiora i 16 milioni di bottiglie, a cui vanno aggiunte circa 1,3 milioni di bottiglie di Colli Bolognesi Doc (500mila bottiglie) e Colli Bolognesi Pignoletto Docg (850mila bottiglie annue). Il Pignoletto รจ attualmente lโunica tipologia ammessa dalla Doc Emilia-Romagna. Il target su cui si punta รจ legato a occasioni di consumo dallโaperitivo alla tavola. La composizione รจ mista: grandi cantine cooperative e piccoli artigiani per un distretto vasto suddiviso tra la pianura e la collina, Modena a Faenza.
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